Il parere del sociologo Francesco Petrucci
Certamente l’analisi comportamentale dei nostri politici è molto complessa. I giudizi che fra loro si scambiano sono inattendibili perché prevalentemente ispirati dalla faziosità ideologica. Mi riferisco ai recenti accadimenti riguardanti il Presidente del Consiglio.
Sicuramente il grande impegno dimostrato per affrontare il terremoto in Abruzzo, la creazione del nuovo Partito delle Libertà e la soluzione per affrontare l’emergenza spazzatura di Napoli e della Campania e non ultimo lo slancio per contenere la grave crisi economica, sono stati formidabili fiori all’occhiello, per le già consolidate popolarità e affidabilità di Berlusconi.
Al bianco dei successi, il grigio pilotato del gossip politicamente scorretto: dalla vicenda delle esternazioni della moglie separanda, dalle veline candidate europee alle insopportabili puntante della noiosa telenovela Noemi. Molto fumo, poco arrosto e tanti cuochi arruffoni. Aggiungiamo i distillati di veleno fatti dalla condanna inflitta all’avv. Mills, alle minacce di possibili infiltrazioni mafiose negli elaborandi appalti dell’Expo di Milano, alle polemiche interne nel centro Destra, ora con il Presidente della Camera On. Fini, ora con esponenti della lega, ora con i nervosismi dell’On. Lombardo, Governatore della Regione Sicilia, che ha di fatto mandato a casa gli assessori della Giunta da lui presieduta per incompatibilità interne alla maggioranza e otteniamo un quadro assai obliquo del contesto nel quale il presidente del Consiglio si muove.
Diamo, però atto, che il Presidente Berlusconi, ormai, non è più il disorientato politico del 1994, ma è diventato personaggio politico stimato e consultato dai potenti della terra e quando si vede attaccato direttamente cerca di far parlare i suoi uomini più vicini, prima di scendere direttamente in campo.
Diamogli ancora atto che ha uno sterminato consenso popolare, che si è saputo costruire nel tempo anche grazie alla grande ambiguità fra il suo essere proprietario dei grandi mezzi di informazione ed essere rappresentante istituzionale. Occorrerebbe che il Presidente Berlusconi, mostrasse di se la parte dell’uomo anche nel ritirato rispetto dello Stato, solo così potrebbe essere uno statista amato e preso nella considerazione che merita.