Intervista a Angelo Martinelli
di Emma Rossi Bernardi
Come è nata la sua azienda?
Mio nonno nel 100 era considerato uno dei primi mugnai e pastai italiani, fondò la banca di credito meridionale a Candela e fu il primo ad esportare in Argentina i primi grani da seme ed è per questo che oggi uno dei miglior grani si chiama "Candeal Argentino".
Io invece ho creato nel 1970 la Candeal Commercio.
Di cosa si occupa questa società?
Questa società si occupa del commercio dei cereali che la mia azienda produce. Insieme a mio fratello e ai miei figli posseggo una delle più conosciute aziende della Puglia dove produciamo grano duro di ottima qualità e lo utilizziamo per la nostra azienda molitoria. La nostra azienda possiede circa 1200 ettari di terreno e un silos per la raccolta di grano che si produce.
Quanto grano produce la sua azienda?
La mia azienda macina circa 700 tonnellate al giorno. Noi lavoriamo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno e siamo considerati leader nella produzione di semola. Siamo fornitori dei pastifici più importanti tra cui Barilla, Colussi, Ferrara, Rummo, Liguori e tanti altri pastifici che naturalmente esportano le loro paste in tutto il mondo. Le sembrerà strano, ma in Italia, noi esportiamo nel mondo più pasta di quella che consumiamo.
In Italia esiste una legge, la n. 580, che regola la pastificazione?
Sì, noi siamo l’unico Paese al mondo ad avere una legge che regola la produzione della pasta che deve essere unicamente prodotto solo con semola di grano duro.
Il grano italiano è da considerarsi qualitativamente il migliore a livello mondiale?
Tutti pensano che la qualità del grano italiano sia la migliore, ma non è così. Il grano italiano è un buon prodotto, deve essere però miscelato con dei grani con alto contenuto proteico che noi importiamo da tutto il mondo: Normalmente importiamo grano dal Canada e dagli stati Uniti, in quanto la produzione italiana non copre nemmeno il fabbisogno nazionale, quindi la pasta italiana viene prodotta in Italia con gran parte di grano estero. La pasta italiana made in Italy è sicuramente qualitativamente la migliore nel mondo, anche se prodotta con grano estero, un po’ come la produzione di cioccolata svizzera dove il cacao viene importato interamente dall’estero, nonostante questo la Svizzera è leader nel mondo nella produzione di cioccolato.
In questo periodo anche il vostro settore risente della crisi?
Noi, come imprenditori, rischiamo molto perché paghiamo in anticipo la fornitura che magari arriva dopo un mese, ciò richiede notevoli capitali e sicuramente non tutti possono ricorrere al credito bancario. Il settore dei mugnai è un settore sempre in crisi, ma capace di resistere. Secondo me in questo momento la crisi si avverte più al nord, il sud è abituato ad essere in crisi.
Pensa che anche in questo settore si creerà disoccupazione?
No, in questo settore non ci sarà disoccupazione, casomai ci sarà un incremento di occupazione. Se è vero che c’è una crisi e la gente vuole risparmiare, la pasta sicuramente non solo rappresenta un piatto nazionale, ma dal punto di vista nutritivo fornisce il giusto apporto di carboidrati e proteine ed è sicuramente l’alimento più completo e meno caro sulla tavola degli italiani.