Inter campione d’Italia ma…

di | 1 Giu 2009

Champions League, campagna acquisti ed arbitri
                                                                                                      di Massimo Castellani

    

L’Inter ha ancora vinto il campionato di calcio. Viva l’Inter! Viva Mourinho!

Ma… è stato troppo facile. Quando i nerazzurri sono andati in testa, all’inizio del campionato, la loro vittoria non è stata mai in dubbio. Malgrado una flessione nel mese di febbraio, malgrado non abbia espresso un gran gioco, di certo non migliore di quello che aveva con Roberto Mancini.
Quest’anno, stranamente ci sono stati tantissimi infortuni in quasi tutte le squadre al vertice, Inter compresa, ma Roma e Juve detengono il primato, che fanno pensare con apprensione agli staff medici ed alle preparazioni atletiche.

     In tali condizioni vince chi ha una doppia squadra, con le riserve pari ai titolari. Moratti ha avuto il coraggio ed i soldi per farlo tanto che Mourinho si è permesso di lasciar fuori fior di giocatori. Mancini, ad esempio, ha giocato con il contagocce malgrado fosse stato pagato 15 milioni di euro ed avesse giocato molto bene nella Roma degli anni passati. Per non parlare del portoghese Quaresma, pagato 30 milioni di euro, lasciato fuori tutto il girone d’andata e ceduto durante il mercato di gennaio. Ibrahimovic è stato grande contro le squadre del campionato italiano, ma è stato quasi nullo contro quelle del resto d’Europa. E l’Inter, in Champions League, non è andata molto lontana.

          D’altra parte, come detto, il suo gioco non è neppure lontanamente paragonabile a quello del Barcellona e del Manchester United. A proposito, gran partita quella vinta dagli spagnoli che, dopo i primi 10′ non hanno permesso agli inglesi di toccare palla, o quasi.
D’altra parte abbiamo visto giocare meglio dei nerazzurri altre squadre, come il Chelsea e l’Arsenal. Stiamo parlando di squadre inglesi perché il loro campionato ed il loro gioco è profondamente cambiato da quando in queste squadre sono stati innestati giocatori di tutte le latitudini e sono stati ingaggiati allenatori italiani, francesi e brasiliani.

     Anche la Juventus, il Milan e la Roma non sono andate lontano in Champions League. Intanto perché non hanno riserve all’altezza dei titolari e gli infortuni sono stati tanti; poi perché quest’ultimi non sono pari ai loro colleghi delle squadre inglesi e spagnole. Son finiti i tempi in cui i Presidenti italiani potevano permettersi di spendere più di quelli del resto d’Europa!

     L’Inter sembra abbia già acquistato Thiago Motta, sta trattando Savio, Deco e Carvalho, quest’ultimo fortemente voluto da Mourinho per rafforzare la difesa. La Juventus ha acquistato Cannavaro dal Real Madrid contro il volere dei tifosi che lo tacciano di essere un traditore per aver abbandonato la squadra quando il Giudice Sportivo l’ha relegata in Serie B. Quasi certamente lascerà andare via Trezeguet che potrebbe sostituire con Pandev della Lazio e sta contendendo all’Inter il 18enne brasiliano Savio. Iaquinta è confermato. Si sta facendo sotto a Quagliarella che, però, l’Udinese avrebbe promesso al Napoli. Ha mandato via l’allenatore Ranieri per rimpiazzarlo con Conte, reduce da un brillante campionato con il Bari. Se l’ex giocatore juventino non dovesse arrivare potrebbe confermare Ferrara che ha sostituito, bene, Ranieri nelle ultime partite.

     Il Milan ha sostituito Ancelotti, andato ad allenare il Chelsea, con il brasiliano Leonardo. Non avrà più il grande Maldini, che attacca gli scarpini al chiodo, e lo sostituirà con Thiago Silva. Dovrebbe rientrare dalla Francia Gourcuff se il Bordeaux non pagherà i 15 milioni di euro concordati per il riscatto. Per l’attacco è in predicato Adebayor o Toni. Kaka va al Real Madrid, quasi certo, e la linea d’attacco della squadra rossonera sarà formata da Gourcuff, Pato, Adebayor (o Toni), Ronaldinho; non male! Se va via Pirlo, come si dice insistentemente, non si vede però chi potrà governare il gioco.
Delle altre squadre ne parleremo al prossimo numero.

     Collina, come designatore degli arbitri, sta facendo un buon lavoro. Molte giornate storte per i fischietti, ma alcuni giovani si stanno affermando e non si sono visti tanti "aiutini" come negli scorsi campionati. Se son rose fioriranno!