G8 Ambiente

di Luana Tolomeo

foto dal Sito ufficiale del Ministero dell’Ambiente sul G8 www.g8ambiente.it

 Il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo


     A Siracusa, nell’incantevole cornice del castello Maniace – la fortezza sveva di Federico II – il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, ha fatto gli onori di casa, e ha presieduto i lavori, delle delegazioni dei paesi più industrializzati; oltre agli otto classici: Stati uniti, Giappone, Canada, Russia, Francia, Germania, Regno Unito e Italia, erano presenti: Cina, India, Brasile, Messico, Indonesia, Sudafrica, Australia, Corea, Egitto, Repubblica Ceca, Danimarca e la Commissione Europea.

     Nel giorno dell’Earth day – che ricorda il 22 aprile del 1970 quando 20 milioni di americani, rispondendo a un appello del senatore democratico Gaylord Nelson si mobilitarono in una storica manifestazione a difesa del nostro pianeta – i “Grandi” della Terra si sono confrontati sui grandi temi della salute dei bambini, della promozione di uno sviluppo ecosostenibile e della salvaguardia delle biodiversità. La parola d’ordine del summit mondiale è stata efficienza per un’energia pulita : un’ economia verde per sfidare i cambiamenti climatici.

                                                                                              
     Il nostro ministro dell’ambiente, ha lanciato l’appello ai governi del mondo affinché i piani energetici siano orientati a favore delle nuove tecnologie. Per limitare le emissioni è stato siglato un accordo tra il ministro italiano Stefania Prestigiacomo e il ministro australiano Tony Burke Italia, insieme con l’amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti sulla “cattura" dell’anidride carbonica prodotta dalla combustione e lo stoccaggio della stessa nel sottosuolo.

     Oltre a ridurre le emissioni di carbonio, il vertice internazionale si è prefisso l’obiettivo di aiutare i paesi in via di sviluppo a progredire nel rispetto dell’ambiente.
A tal proposito, il ministro italiano ha siglato un’ intesa con il ministro sudafricano Marthinus Van Schalkwyk, che impegna i due paesi alla cooperazione in attività mirate alla protezione ambientale e alla lotta ai cambiamenti climatici. L’accordo mira, inoltre, a intensificare la cooperazione tecnologica ma anche a facilitare l’approdo delle imprese italiane nello stato africano con le possibilità di produrre energia fuori dal nostro paese.

     Per salvare le specie, la Carta di Siracusa, “Carta della biodiversità” ha proposto di preservare la diversità biologica anche nella lotta al riscaldamento globale, in quanto
“la biodiversità è l’elemento chiave per lo sviluppo e il benessere dell’umanità: e dalla sua perdita deriverebbe il peggioramento di vita delle popolazioni e l’impoverimento delle risorse naturali del pianeta” come illustrato dal ministro italiano.

 

 

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