Intervista a Antonio Longo
Intervista al Presidente del Movimento Difesa del Cittadino
Antonio Longo
1) Presidente , il consumatore nel nostro Paese ha una sua centralità nell’ambito delle attività di produzione/vendita o è ancora l’anello debole del sistema economico?
Il consumatore italiano ha assunto ormai da anni un ruolo consapevole e attento. Ha conquistato una posizione centrale nel sistema economico, riconosciuta non solo dalle aziende, ma anche dalle istituzioni. Soprattutto, ha preso coscienza di avere nelle sue mani uno strumento fondamentale: la possibilità di scegliere. Ma per farlo, ha bisogno anche di essere sempre informato. In un mercato sempre più concorrenziale – e che deve essere mantenuto tale, senza monopoli, oligopoli e cartelli più o meno mascherati – il consumatore informato può muoversi, può decidere di cambiare, può effettuare delle scelte che hanno conseguenze sul mercato.
Per questo, anche le aziende sono sempre più attente ai bisogni e ai comportamenti dei loro clienti. Anche sul fronte dei disservizi subiti, il consumatore è maggiormente tutelato. Persistono comunque delle resistenze, rappresentate per esempio dalle clausole vessatorie di alcuni contratti, dalle varie truffe perpetrate da aziende scorrette, dalle pratiche commerciali sleali. Insomma, il consumatore non può e non deve mai abbassare la guardia, per evitare di tornare indietro e perdere i diritti e le garanzie finora conquistati.
2) Quali risultati significativi avete ottenuto recentemente nel processo della tutela dei consumatori?
Le Associazioni dei consumatori hanno giocato un ruolo fondamentale nella tutela dei diritti dei consumatori. Non è stato facile, ma le conquiste finora sono state molte. Dall’indennizzo diretto, che permette in caso di incidente stradale all’assicurato danneggiato di essere risarcito direttamente dalla propria compagnia assicurativa, al Codice del Consumo, che raccoglie tutte le leggi in materia di consumatori, entrato nell’ordinamento italiano per merito delle Associazioni come anche la normativa sulle pratiche commerciali sleali. Fino ad arrivare alla conciliazione, ossia la risoluzione delle controversie tra cittadino e azienda in via extragiudiziale, che è non solo uno strumento alternativo alla giustizia ordinaria, ma anche una soluzione semplice, veloce ed economica al disservizio subito.
3) Cosa fate per i Nostri Connazionali all’estero ? Quali servizi primari offrite? Quali tutele? In particolare quali sono le proposte di offerta si servizi del Movimento Difesa del Cittadino?
Su questo fronte, il lavoro da fare è tanto. Per essere efficace, un’associazione dei consumatori deve essere presente nel territorio, conoscerne profondamente i problemi, relazionarsi costantemente con le istituzioni e i soggetti economici in loco. Proprio dalla nostra associazione, però, è nata l’idea di dare uno sguardo oltre i confini dell’Unione Europea e di avviare un confronto tra le associazioni dei Paesi dell’area Mediterranea. Idea che si è concretizzata nel 2006 in Consumed, una rete per la tutela dei diritti dei consumatori del Mediterraneo con altre associazioni, istituzioni regionali, università e centri di ricerca. Oltre all’Italia con Regione Siciliana e Regione Liguria e le due università dei capoluoghi, i primi paesi ad aver aderito con l’obiettivo di rendere compatibili i rispettivi sistemi di protezione dei consumatori, sono stati Egitto, Cipro, Tunisia, Libano e Spagna. È un primo passo, a cui speriamo facciano seguito molti altri.
I cittadini consumatori sono più tutelati in Italia che all’estero ?
Possiamo certamente dire che tra i Paesi dell’Unione Europea le differenze, in termini di tutela degli interessi, della salute e della sicurezza dei cittadini/consumatori, si stanno affievolendo sempre di più, anche grazie all’ottimo lavoro e impegno del Commissario europeo per la tutela dei consumatori, Meglena Kuneva. Le politiche di ogni paese membro, insomma, si stanno sempre più uniformando e ciò garantisce senza dubbio anche una maggiore tutela per il consumatore anche quando si deve spostare all’interno dell’Europa. Guardando oltre oceano, negli Stati Uniti i consumatori hanno sicuramente da anni uno strumento di tutela fortissimo, ben funzionante e molto ambito, che noi ancora non abbiamo: la class action.
4) Con l’esplosione dei costi si è aggravata nel Paese “ il sistema bilancio familiare”, già in crisi, come possiamo difenderci?
Con l’attuale crisi economica che sta investendo non solo l’Italia, ma Europa e mondo intero, tutte le categorie sono messe in ginocchio: lavoratori, famiglie, banche, aziende, istituzioni. Tutti perdono qualcosa, ma sicuramente chi ne risente di più sono le famiglie, soprattutto quelle economicamente più deboli. La difficoltà di arrivare non alla quarta, ma addirittura alla terza settimana del mese, il non riuscire più a pagare la rata del mutuo o a onorare i prestiti, magari perché si è diventati improvvisamente disoccupati, o semplicemente perché sono aumentate le uscite (rincari in bolletta e benzina alle stelle, importi dei mutui cresciuti, prezzi gonfiati dei prodotti alimentari e non, tasse, ecc.), sono problemi con i quali molte famiglie oggi si trovano a dover fare i conti. Per difendersi da questo, la prima regola in tempi di crisi come l’attuale, è non indebitarsi ulteriormente e cercare di fare scelte lucide e ragionate in famiglia. Sono le istituzioni, poi, governo ed enti locali, che dovrebbero mettere in atto misure efficaci e concrete per contrastare la crisi ed aiutare le famiglie.
5) Cosa fate per combattere i tempi lentissimi della Giustizia per ottenere i risultati delle lotte dei consumatori?
Ho già parlato dello strumento della conciliazione. Per una bolletta dall’importo eccessivo non si può pretendere di andare davanti a un giudice e ottenere la risoluzione della controversia in poco tempo. Per tutti i problemi singoli, con cui tutti noi ci ritroviamo a fare i conti ogni giorno, ricorrere alla conciliazione stragiudiziale delle controversie è sicuramente la strada migliore e più efficace. Per i problemi che riguardano un certo numero di consumatori, speriamo e lottiamo per un’azione collettiva veramente efficace.
6) Class Action , Mister Prezzi e altre novità nella tutela del consumatore hanno cambiato qualcosa?
La nomina di una figura istituzionale per sorvegliare l’andamento dei prezzi e delle tariffe è certamente stata molto positiva. All’inizio si era partiti col piede giusto: con il primo Mister Prezzi, Antonio Lirosi, i benefici erano sotto gli occhi di tutti e soprattutto erano tangibili. Con il passare del tempo, però, e con il turnover degli uomini in carica, la figura di Mister Prezzi ha perso in efficacia. In linea generale, poi, un garante dovrebbe essere dotato di forti poteri sanzionatori con efficacia immediata, arrivando fino alla sospensione o revoca di licenze e autorizzazioni nei casi più gravi.
C’è ancora da lavorare molto anche sul fronte della class action, l’azione collettiva risarcitoria, che permette a un gruppo di cittadini di ottenere il risarcimento del danno subito a causa dello stesso illecito. Purtroppo, in Italia, la class action, che entrerà nel nostro ordinamento a partire dal 2010, è tutta da rivedere: così com’è, porterà solo un’enorme confusione e nessun beneficio per il consumatore.
7) A che punto sono corsi dell’educazione al consumo?
Tutte le associazioni dei consumatori, compresa la nostra, sono impegnate nell’educazione al consumo. Nelle scuole, per esempio, le iniziative rivolte ai ragazzi, realizzate e in corso, sono molte: dall’educazione al credito, al risparmio energetico, dall’uso consapevole di Internet e delle nuove tecnologie fino ad arrivare alle abitudini per un’alimentazione sana e corretta. Ma i nostri destinatari, oltre ai cittadini nella loro complessità, sono anche gli anziani e i cittadini extracomunitari che vivono nel nostro paese (abbiamo, per esempio, realizzato di recente un progetto molto interessante con il Ministero del Welfare dal titolo “Sportello Arcobaleno”, con l’obiettivo di orientarli e informarli dei loro diritti come cittadini consumatori).