Intervista a Stefania Morici
Stefania Morici, produttrice e curatrice del progetto "Albero di Luce", decide di celebrare il Futurismo con questo evento unico nell’arte contemporanea, un progetto mai realizzato fin d’ora.
Nata in Sicilia, Stefania Morici vive e lavora a Milano da 13 anni. Il suo percorso lavorativo comincia nella comunicazione, come addetta alle relazioni esterne di importanti agenzie ed aziende che si occupano di grossi eventi: fiere come il MiArt – Fiera d’Arte Moderna e Contemporanea di Milano, lo stesso Comune di Milano, Cornice Venice Art Fair e Italian Factory. Oggi Stefania Morici come giovane art producer presenterà nei prossimi giorni il progetto “L’albero della Luce”, evento unico nell’arte contemporanea.
Intervista a Stefania Morici di Emma Rossi Bernardi
D. L’albero della luce sarà la più grande installazione del mondo realizzata solo da aziende italiane?
R. Esatto un team di ingegneri straordinari sarà supportato dalla OSRAM e dalla AEMI, mentre della parte meccanica si occuperà EUROSTAND, società di grandi installazioni. L’albero della Luce verrà installato a Milano di fronte al Castello Sforzesco e sarà visibile da tutta via Dante. L’albero girerà su se stesso ad una velocità di circa 50 giri al minuto e l’effetto sarà di grosso impatto sia per l’altezza che per la visibilità che avrà.
D. Che cosa rappresenta quest’opera per Milano e per Milano nel mondo?
R. Milano è la capitale del design, della moda, qui è nato il Futurismo. Milano simboleggia quello che è il significato dell’opera. L’opera è un mix di arte, quindi passato, ma anche di ricerca tecnologica cioè Futuro. Il progetto Albero di luce, rappresenta la più grande installazione di arte cinetica mai realizzata che celebrerà il centenario del Futurismo e Milano. E’ un vero e proprio simbolo della nazione, è incontro tra arte, design e tecnologia.
D. Da chi è stata progettata l’opera?
R. L’opera è stata ideata da Antonio Barrese che è stato il primo a realizzare progetti innovativi nell’arte cinetica. Nel 1963 Antonio Barrese fonda il MID che viene considerato fra i protagonisti dell’Arte cinetica e Programmata ed è stato l’unico gruppo di artisti anonimi, nel senso che tutte le opere erano firmate collettivamente e non dai singoli artisti. Barrese ha ricevuto molti riconoscimenti tra cui 7 compassi d’Oro.
D. Come verrà realizzato l’albero della Luce?
R. Innanzitutto essendo una installazione cinetica, L’albero della Luce è in continuo movimento ed è composto da una parte meccanica ed una parte illuminotecnica. Per poter realizzare l’opera ci sono voluti 2 mesi di lavori che sono già quasi ultimati. Un video di backstage documenterà le varie fasi di questa avventura. All’inaugurazione che è prevista a Milano il 18 Dicembre, presenteremo sia il video sia il catalogo che sarà realizzato da Fontegrafica. Tutto quello che gira intorno al nostro progetto deve rappresentare l’ingegno, l’eccellenza e la qualità del prodotto italiano nel mondo e quindi non solo Milano, ma tutta l’Italia.
D. Pensa di esporre L’albero in altre città nel Mondo?
R. Il progetto partirà da Milano a dicembre, poi lo porteremo il prossimo anno a Chicago. Vogliamo portarlo in tutte le capitali gemellate con Milano ossia Tel Aviv, Tokyo, Rio de Janeiro. Tornerà a Milano nel 2015, l’anno dell’EXPO.
D. L’albero della Luce sarà quindi il simbolo di Milano, e quindi anche dell’Italia nel mondo?
R. Ormai in un mondo globale, la comunicazione non può essere standard. Sono felice che questo progetto nasca e parta da Milano che rappresenta nel mondo il Made in Italy, la capitale del design, della moda e della comunicazione. E’ un omaggio che noi facciamo al Futurismo che è energia, ma anche voglia di stupire di dare segnali che diano nuovi stimoli.
D. L’albero della Luce accenderà il Natale dei milanesi?
R. Esatto, per me la luce è la speranza, l’albero simboleggia il movimento, l’energia e la follia che l’arte è in sé. Ma anche una speranza per ognuno di noi, la fiducia di poter cambiare e di costruire un mondo diverso.