“L’avvocato del Duce”

Dal 16 dicembre al 6 gennaio in scena al Teatro Golden, a Roma in Via Taranto, lo spettacolo scritto da Vincenzo Sinopoli e Alessandro Capone "L’avvocato del Duce". L’atto unico interpretato da Massimo Vanturiello, Andrea Tidona e Irma Ciaramella, inaugurerà la riapertura dello spazio teatrale dopo 15 anni di chiusura.

     In un immaginario processo regolare, che non fu mai fatto, a Benito Mussolini, all’indomani del 25 luglio 1943, cioè dopo la fine del regime fascista, l’avvocato protagonista del testo teatrale viene contattato da Claretta Petacci per prendere accordi sulla possibile difesa dello statista. Si chiama Francesco Carnelutti, un autorevole esponente del Foro che al di là dei capi di imputazione, intende approfondire il perché di ogni comportamento e di ogni responsabile decisione del dittatore. Nell’interrogatorio al quale viene sottoposto Mussolini Carnelutti fa quindi la parte del “diavolo”.

     Lo spettacolo scritto da Vincenzo Sinopoli e Alessandro Capone, per la regia di quest’ultimo, presenta un testo accattivante e una scrupolosa ricerca storica. Cosa sarebbe accaduto a Mussolini se invece di essere ucciso fosse stato processato? L’avvocato Carnelutti, nell’immaginaria analisi che compie sulle colpe di Mussolini, si fa accusatore per poter capire bene la personalità del Duce, e accettare poi di diventarne difensore: ma non è un giustiziere. E alla fine se non si registra tra loro un incontro di idee, c’è sicuramente un parlarsi sul piano umano.

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