Progetto “One Dream, One City”

di | 1 Mar 2010

dal sito www.esteri.it del Ministero degli Affari Esteri

Nuove opportunità di crescita professionale e culturale per gli studenti e ricercatori stranieri in Italia con l’accordo sottoscritto nei giorni scorsi tra il Mae, il Miur ed il Comune di Milano che va a rafforzare il progetto del Comune "One Dream, One City".

     Sia la Farnesina, sia il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca si impegnano a rendere disponibile e a condividere il proprio consolidato patrimonio di relazioni internazionali per consentire l’individuazione delle aree di intervento e di collaborazione prioritarie, nonchè la definizione delle modalità di scelta dei giovani talenti da selezionare per l’inserimento nei possibili programmi di accoglienza, di formazione e di qualificazione professionale.

     "Il progetto "One Dream, One City" – ha detto Francesco Maria Greco, Direttore Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Mae – oltre ad essere un buon esempio di coordinamento fra Enti pubblici centrali e locali, con il coinvolgimento del settore privato, è volto a sostenere – in un’ottica sistemica- uno dei due volet dell’internazionalizzazione delle università: l’attrazione di talenti stranieri".

     A Milano ci sono sportelli ad hoc in grado di fornire con immediatezza informazioni in materia di riconoscimento dei titoli di studio e accademici, nonchè corsie preferenziali per il rilascio dei permessi di soggiorno. E’ anche in fase di studio la costituzione di una "cittadella dei talenti", dotata delle più avanzate facilities, che contribuirà ad offrire soluzioni abitative di qualità per gli ospiti stranieri.

     L’obiettivo del progetto "One Dream, One City’" è duplice: gli studenti che, conclusi gli studi, resteranno in Italia costituiranno un valore aggiunto per lo sviluppo del Paese; coloro che rientreranno diventeranno "Ambasciatori del Made in Italy". Al contempo gli Atenei milanesi, internazionalizzandosi e divenendo maggiormente competitivi, oltre a risalire posizioni nei ranking delle migliori Università mondiali, contribuiranno all’internazionalizzazione del territorio.

     Mae, Miur, Crui (Conferenza Rettori) e Cun (Consiglio Universitario nazionale) – ha annunciato Greco – "hanno realizzato un gruppo di lavoro a geometria variabile, nonchè sostenibile grazie al coinvolgimento del settore privato e degli Enti locali.
Il gruppo si avvarrà, quale base conoscitiva per le strategie a sostegno dell’internazionalizzazione delle università, anche di una piattaforma interattiva (http://accordi-internazionali.cineca.it) , che consente di rendere finalmente visibili in modo dinamico gli accordi vigenti fra atenei italiani e del resto del mondo. In soli dieci mesi, 77 atenei italiani vi hanno inserito 5.975 accordi, di mobilità o di ricerca. Tale strumento è pertanto divenuto la fonte informativa in materia di accordi interuniversitari e contribuisce ad accrescere le interazioni fra mondo accademico e sistema produttivo. Infatti – sottolinea Greco – solo attraverso un approccio basato su vasi comunicanti si può assicurare la competitività del Sistema Italia nel mercato globale della conoscenza".