Intervista a Jaqueline Zanà-Victor
Da quanti anni esiste la settimana della cultura italiana a Parigi?
Siamo arrivati alla decima edizione di questa manifestazione a Parigi. Abbiamo un programma ricco di eventi dal teatro al cinema, a gli incontri letterari, ai concerti, alle mostre, ed anche la cucina italiana, che da noi è molto apprezzata, è una delle protagoniste della settimana culturale italiana.
Roma – Parigi città gemelle?
C’è un gemellaggio esclusivo tra le città di Parigi e Roma da 52 anni e che ha creato un ulteriore gemellaggio tra le 2 circoscrizioni il 13° arrondissement di Parigi ed il 3°Municipio di Roma. Visto l’affinità dei nostri quartieri abbiamo deciso di gemellarci anche tra di noi da 7 anni. Nel marzo scorso abbiamo organizzato la prima edizione della settimana francese “ Les jours de France a Rome “anche se la comunità francese a Roma non è così numerosa come la comunità italiana a Parigi. Alla settimana Italiana sono intervenute 48 Associazioni Italiane presentando i loro programmi e poi la radio italiana Italian Directe ha seguito tutta la manifestazione.
Hanno partecipato solo italiani alla settimana della cultura italiana?
Intanto voglio sottolineare che questo avvenimento qui a Parigi è atteso da tutti sia dagli italiani sia dai francesi. Dieci anni fa abbiamo promosso questo evento per dare una identità al nostro municipio che guarda caso si trova a Place d’Italie. Molte idee ci vengono proposte da artisti italiani che sono anche i protagonisti della settimana della Cultura Italiana. Quest’anno per esempio abbiamo avuto anche una artista italiana di Roma, Alice Combaci.
Avete anche organizzato dei dibattiti?
Abbiamo organizzato il dibattito “Possiamo ancora criticare i poteri” una tavola rotonda con il giornalista Michele Canonica, Presidente della Dante Alighieri, ed anche un dibattito sul cinema italiano moderato da Paolo Modugno. Abbiamo organizzato una mostra dei più’ grandi vignettisti italiani e un dibattito sulla libertà di stampa.
Anche per il cinema avete avuto una programmazione molto curata.
Prima abbiamo avuto una prima “La Bocca del Lupo” di Pietro Marcello che è stato già premiato al Festival di Torino come miglior film. Tra gli altri films presentati: “Questioni di Cuore”, “La doppia ora” di Giuseppe Capodonni, “Cosa voglio di più di Silvio Soldini, “Mine Vaganti” di Ferzan Ozpetek e molti altri grandi nomi. Abbiamo avuto per tutta la settimana una programmazione molto intensa ed abbiamo proiettato anche tanti film di repertorio.
Per quanto riguarda i concerti?
Ogni sera c’è stato un aperitivo concerto. Come da buona tradizione italiana si beve, si mangia e poi si ascolta un bel concerto. Tra gli altri abbiamo avuto musica classica con il Concerto Vivaldi-Boccherini. Musica jazz con un trio composto da 2 italiani ed un francese, il contrabbassista Fabrizio Cecca, il pianista Giovanni Ceccarelli, ed il batterista Hervè Morisset si sono riuniti ed hanno tenuto un concerto sulla Place d’Italie. Abbiamo avuto anche un Concerto di Musica Lirica dove gli allievi del Conservatorio si sono esibiti interpretando brani dell’Opera lirica Italiana. Diciamo che tutti i cantanti ed i musicisti sono stati molto bravi.
Avete organizzato anche un Atelier per bambini.
Quest’anno come nelle precedenti edizioni, abbiamo organizzato degli atelier per bambini per sensibilizzarli alla lingua e cultura italiana.
Un bilancio della Settimana della Cultura Italiana?
Oramai quest’anno abbiamo concluso la decima edizione della Settimana della Cultura Italiana, abbiamo una manifestazione densa di appuntamenti culturali che riflette una piccola parte di quello che è il panorama culturale italiano: non c’è paese al mondo denso di attività ed avvenimenti culturali come il vostro. Tutti gli anni a Parigi questo evento ha un grosso successo e richiama cittadini non solo francesi ed italiani ma anche da tutte le altre parti del mondo. Mi auguro che anche la settimana francese a Roma “Les jours de France a Rome" continui con molte altre edizioni con una grossa affluenza di pubblico come è stata la prima edizione.