
Una Giuria di critici cinematografici assegna ogni anno le statuette d’oro raffiguranti Valentino ad attrici, attori e registi che abbiano raggiunto i vertici del successo nazionale ed internazionale. Nell’elenco degli artisti premiati compaiono in effetti molti tra i più grossi personaggi della storia della cinematografia e del cinema.
Intervista a Carlo Apollonio
Come è nato il “Premio Valentino”?
Era il 1972, una sera tornando a Lecce sono passato da Castellaneta sbagliando strada ed ho visto una statua di Rodolfo Valentino. Visto l’emarginazione geografica, politica ed economica della Puglia di allora ho pensato che l’immagine di Rodolfo Valentino, un pugliese diventato un mito nel mondo del cinema e conosciuto in tutto il mondo, ci sarebbe servita per far conoscere e promuovere la Regione Puglia nel mondo. Io all’epoca studiavo all’Università e vivevo a Roma, dove avevo diverse amicizie. Ero un giovane di provincia alle prime armi ma già molto determinato e decisi dal nulla di creare un premio che chiamai Premio Rodolfo Valentino. Tornando a Roma grazie a degli amici giornalisti individuai uno dei più grossi pr del cinema dell’epoca Mario Natale al quale mi presentai in maniera sfacciata dicendo che volevo creare un nuovo premio del cinema dedicato a Rodolfo Valentino. La mia idea piacque subito e riuscii ad avere i giusti appoggi nonostante la mia inesperienza e così nacque la prima edizione del Premio Valentino.
Il Premio Valentino premia i migliori artisti cinematografici con una statuetta raffigurante Rodolfo Valentino.
All’inizio feci realizzare ad uno scultore 2 statuette in oro raffiguranti Rodolfo Valentino ed infatti per 20 anni il Premio Valentino è stato una statua preziosa in oro mentre adesso la statua è in argento placcato oro.
Una volta questi premi avevano un peso diverso anche perché non esistevano altri grandi eventi. Presidente Lei fin dalla prima edizione è riuscito a premiare i più grossi nomi dello show-bizz internazionale.
Nella prima edizione ho offerto il Premio,tramite amici comuni, a due artisti emergenti: Richard Burton ed Elisabeth Taylor che hanno accettato di prendere il premio a Lecce, una città di cui non avevano mai sentito parlare ma che era la terra di Rodolfo Valentino. Per i primi nove anni il Premio Valentino si è tenuto a Lecce nel Teatro Politeama.
Successivamente Lei ha trasferito il Premio Valentino negli Stati Uniti e in molti altri paesi.
Infatti io avevo intuito che il Premio Rodolfo Valentino poteva farci arrivare in America come regione di Rodolfo Valentino. Il Presidente della Regione Puglia era un mio carissimo amico che purtroppo non c’è più, Salvatore Fitto, padre dell’attuale Ministro Raffaele Fitto ed era anche un produttore di olio. Insieme abbiamo deciso di presentare la Regione Puglia ed i prodotti pugliesi con il nome di Valentino, già conosciuto nel mondo. Era il 1980, presi un aereo ed andai in America da conoscenti e grazie ad Elisabeth Taylor conobbi l’allora governatore della California e gli ho proposi di fare un evento italiano intitolato a Rodolfo Valentino che in California divenne il mito il grande “Rudolph”. Sia il Governatore sia il Presidente del Senato che era un oriundo italiano mi diedero il loro appoggio ed io riuscii a tenere il premio in California per ben 12 anni. L’allora sindaco di L.A. l’Avvocato Bradley, che è rimasto in carica per 14 anni, ha pensato di inserire il Premio Valentino nei progetti culturali della città di Los Angeles.
Quindi avete avuto un grosso riscontro
Si ed io non mi spiego ancora come! Il Premio Valentino era l’unico premio straniero inserito nelle manifestazioni di Cinema della città di Los Angeles dove esiste ed esisteva un certo premio che si chiama “Oscar”! Abbiamo avuto la fortuna di essere stati appoggiati politicamente ma non economicamente.
Avete sempre lavorato con dei vostri sponsor?
Si noi abbiamo sempre avuto degli sponsor solo istituzionali, noi abbiamo lavorato solo con la credibilità dell’iniziativa e solo con l’appoggio della terra di Valentino, non abbiamo avuto soldi da nessuno, tanto che ancora oggi il premio non ha alcun sponsor commerciale. Ho sempre pensato che gli attori e gli artisti che premiavamo, che non ricevevano alcun compenso se non un rimborso per le spese di viaggio, vitto ed alloggio si sarebbero sentiti usati come propria immagine.
Però tutte le manifestazioni hanno degli sponsor
Anche noi da quest’anno abbiamo deciso come Associazione Premio Valentino, che è una Associazione senza scopo di lucro di inserire alcuni sponsor, anche la cultura ha bisogno di essere sostenuta.
Da qualche anno avete riportato il Premio Valentino in Europa e nelle ultime edizioni in Italia.
E’ stato Umberto Vattani, attuale Presidente dell’ICE, dopo aver partecipato al Premio Valentino a L.A. e con l’avvento della Comunità Europea a chiedermi di riportare il premio in Europa e di riportare l’Italia in giro anche attraverso il Premio Valentino. Dal 1996 lo abbiamo riportato in Europa con edizioni a Berlino, Parigi, Londra, Madrid e Roma. Nel 2002 a Rio de Janeiro. Le ultime due edizioni si sono svolte in Sardegna,in Costa Smeralda nella splendida cornice di Poltu Quatu.
Il Premio tutti gli anni sostiene un progetto umanitario
Anche questo è un aspetto al quale tengo molto. Negli anni abbiamo sostenuto vari progetti nel campo scientifico a favore del cancro per esempio negli ultimi anni a favore dei bambini malati di tumore all’Ospedale di Rio de Janeiro dove c’e’ un padiglione che è stato creato grazie a noi ed al Governo Italiano. Infatti è esposta una targa che ringrazia il Premio Valentino ed il Governo Italiano. Nei 12 anni in cui siamo stati a Los Angeles abbiamo collaborato con l’Associazione Thalliance che fa capo al Sinal Hospital che è sempre un centro ospedaliero per bambini. A Parigi abbiamo dato il nostro sostegno alla Signora Chirac che era la Presidente degli ospedali Riuniti di Parigi. A Londra con sua Altezza Charles il Principe di Galles abbiamo dato un contributo alla sua Associazione per i sordomuti. Ultimamente il nostro sostegno è andato a Telethon.
Le prossime edizioni del Premio si terranno ancora in Italia oppure ha in mente qualche altra destinazione?
Mi piacerebbe portare il premio a Dubai o ad Abu Dhabi e mi piacerebbe premiare anche le personalità italiane che si sono distinte all’estero e che non siano necessariamente coinvolte con il mondo del cinema per esempio grandi scienziati, economisti, imprenditori, finanzieri che sono riusciti con il proprio lavoro a portare in tutti i campi il nome dell’Italia nel mondo. Il premio è nato da questa mia idea nel 1972 e quest’anno siamo già alla 37ma edizione.