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SUMMIT ARTE E CULTURA. LA CULTURA, ASSET COMPETITIVO PER LA CRESCITA DELL’ECONOMIA NAZIONALE
L’arte e la cultura rappresentano asset distintivi e competitivi per il Made in Italy: ma qual è il potenziale del patrimonio culturale italiano in termini di indotto economico e di crescita? I tagli imposti dalla recente manovra finanziaria si riflettono sul futuro del settore: esistono strumenti alternativi ai finanziamenti statali per la valorizzazione dei beni culturali, dei piani strategici di lungo periodo? Questi i temi che affronterà il Summit ARTE E CULTURA, in programma il 1° dicembre a Milano, presso la sede del Sole 24 ORE in via Monte Rosa 91, dalle ore 9.00 alle ore 14.00, per offrire alle aziende e ai professionisti del settore un’occasione di confronto per analizzare, attraverso significative testimonianze, gli aspetti più attuali: dalle problematiche del fund raising al legame tra cultura e impresa, dalla misurabilità dell’indotto culturale alle politiche territoriali che istituzioni e imprenditoria privata potrebbero attuare per gestire il governo dei beni culturali in una logica di sistema. Il Summit sarà l’occasione per presentare i risultati della ricerca “Il Valore della Cultura” condotta dal Centro Studi Gianfranco Imperatori dell’Associazione Civita, con The Round Table, Astarea, Unicab, che risponderà alle domande: quale è l’effettivo impegno economico delle imprese italiane in cultura? Cosa frena gli investimenti? Quali condizioni ne favorirebbero l’aumento? Il programma completo dell’evento è disponibile su: www.formazione.ilsole24ore.com/artecultura
AL MUSEO NAZIONALE ETRUSCO DI VILLA GIULIA TORNA IL CRATERE DI EUPHRONIOS
A conclusione della mostra Tessere di un patrimonio ritrovato, ospitata alla Ca’ d’Oro di Venezia fino al 7 novembre scorso, torna a Villa Giulia, sua sede d’appartenenza, il cratere di Euphronios, straordinario capolavoro della ceramografia attica a figure rosse della fine del VI sec. a.C. . Restituito all’Italia dal Metropolitan Museum of Art di New York, è da oggi definitivamente esposto in una delle ventidue sale del Museo, recentemente riaperte al pubblico. Il cratere, firmato da Euphronios come ceramografo e dal vasaio Euxitheos, raffigura sul lato principale il celebre episodio della guerra di Troia, la morte di Sarpedonte, l’eroe figlio di Zeus e Laodamia, cantato da Omero nell’ Iliade. Il dio Hermes, in qualità di messaggero di Zeus e conduttore delle anime dei morti, guida le personificazioni del Sonno (Hypnos) e della Morte (Thanatos) che trasportano per il funerale il corpo dell’eroe caduto nella sua patria, la Licia.
I DUE IMPERI L’AQUILA E IL DRAGONE
La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma inaugura la seconda sezione della mostra I due imperi. L’aquila e il dragone a Palazzo Venezia, prestigiosa sede della Soprintendenza per il patrimonio Storico-Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma. Qui, più di 400 capolavori italiani e cinesi ricostruiscono le tappe e i momenti salienti del sorgere e dello sviluppo dei due imperi mettendo in luce aspetti della vita quotidiana, della società, del culto e dell’economia. È questa la prima volta in cui i due più importanti imperi della storia – quello romano e le dinastie cinesi Qin e Han nel periodo che va dal II secolo a.C. al IV secolo d.C. – vengono messi a confronto. Risultato della cooperazione pluriennale tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana e lo State Administration for Cultural Heritage della Repubblica Popolare Cinese, questo progetto rappresenta un tassello importante di una positiva collaborazione tra le due Amministrazioni sottolineata anche dall’Anno Culturale della Cina cominciato lo scorso mese di ottobre. L’accordo stipulato tra i due paesi prevede l’istituzione di un partenariato pluriennale attraverso un rapporto strutturato, che darà un forte impulso allo scambio di mostre e collezioni museali, all’organizzazione e coproduzione di progetti espositivi. Aspetto nodale della collaborazione sarà la partecipazione attiva del MiBAC al progetto di musealizzazione del nuovo Museo Nazionale della Cina di Piazza Tien nan men, che dopo un lungo ed importante intervento di restauro riaprirà i battenti la prossima primavera (192.000 mq espositivi – uno dei più grandi musei al mondo). Una collaborazione esclusiva che prevede la realizzazione di un museo statale della cultura italiana – una vetrina delle civiltà e delle testimonianze storico artistiche che si sono sviluppate nel territorio della penisola italiana. Allo stesso modo, in spirito di reciprocità, l’Italia offre un prestigioso spazio espositivo nelle Sale Monumentali del Palazzo di Venezia, al fine di ospitare un museo statale della cultura cinese.
BOTTICELLI NELLE COLLEZIONI LOMBARDE
In occasione del cinquecentenario della morte dell’artista fiorentino, la mostra Botticelli nelle collezioni lombarde, in programma al Museo Poldi Pezzoli fino al 28 febbraio 2011, riunisce per la prima volta le opere di uno dei più grandi maestri del Rinascimento italiano conservate nelle collezioni pubbliche milanesi e lombarde. "È un’occasione unica – dichiara Annalisa Zanni, direttore del Museo – per poter ammirare uno accanto all’altro alcuni dei capolavori di Botticelli "dispersi" in alcuni dei più importanti musei lombardi e forse non noti al grande pubblico, anche perché "immersi" tra altre grandi opere, quanto quelli conservati a Firenze". L’esposizione intende valorizzare la presenza nelle collezioni lombarde dell’artista fiorentino e guidare il visitatore alla scoperta della sua produzione attraverso una rappresentazione completa delle tecniche in cui si manifestò l’arte di Botticelli e della sua bottega, nel periodo più significativo della sua attività, che va dall’inizio degli anni ottanta alla fine degli anni novanta del Quattrocento.
DAME E DONNE LONGOBARDE. LA SOCIETA’ FEMMINILE DELLA NECROPOLI DI ROMANS
Il 23 novembre scorso, grazie alla pluriennale sinergia instaurata tra il Comune di Romans d’Isonzo e la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia, è stata riaperta la sala espositiva dei Longobardi, ospitata presso la sede municipale, con l’inaugurazione della mostra "Dame e donne longobarde. La società femminile della necropoli di Romans" che si affianca ed integra la precedente mostra "I guerrieri di San Giorgio" dedicata alla visione del mondo maschile in armi. L’esposizione offre all’attenzione del pubblico un gruppo di corredi femminili indicatori di diversi stati sociali e appartenenti a più fasce cronologiche: in particolare, è tornata a Romans la donna della tomba 97, rinvenuta nel 1988 e concessa in prestito dal Museo Archeologico Nazionale di Cividale; esposti anche insiemi corredali di recentissimo ritrovamento. Ed è proprio dalle sepolture venute alla luce durante l’ultima campagna di scavo, condotta nel 2007 a Romans, che proviene l’anello di bronzo, graficamente reinterpretato quale logo dell’iniziativa. Fino al 15 aprile 2012.
MARIO CRESCI. FORSE FOTOGRAFIA ATTRAVERSO L’ARTE
La Mostra è il primo episodio di un progetto, ideato da Luigi Ficacci, che comprende due ulteriori edizioni: una a Roma, all’Istituto Nazionale per la Grafica, e la successiva a Matera, al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata. Ogni mostra presenta un nucleo di lavori inediti realizzati specificatamente per ogni sede espositiva e una parte retrospettiva comune alle tre edizioni. A Bologna, oggetto di elaborazione dell’Artista e luogo della specifica realizzazione di opere, è la Pinacoteca Nazionale. I dipinti della collezione, la loro discendenza dall’Accademia di Belle Arti, le incongruenze dell’apparato attuale del museo, il rito tradizionale e ogni volta nuovo che il visitatore attiva con la sua contemplazione, sono le varie facce ideali e reali della Pinacoteca che hanno ispirato l’inventiva artistica di Cresci e prodotto la disseminazione dei suoi interventi installativi lungo il percorso espositivo. Fino al 31 gennaio 2011.