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DIPINTI NAPOLETANI DEL SEI E SETTECENTO DAL VENETO

I DIPINTI DEL SALONE DEL RISORGIMENTO DI LUIGI PIZZARDI
La mostra verrà inaugurata venerdì 7 gennaio 2011, presso la Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio, a Bologna, e resterà aperta fino a domenica 23 gennaio, a cura dell’Istituzione Musei Civici del Comune di Bologna e del Museo civico del Risorgimento. In seguito alle sconfitte subite ad opera delle truppe franco-piemontesi a Palestro e Magenta, la notte del 12 giugno 1859 gli Austriaci, che con alcune migliaia di soldati sostenevano il traballante governo pontificio, dovettero sgomberare anche Bologna. Ne seguì un clima di positiva novità ed ansia di progresso che portò la città ad eleggere, come «primo sindaco di Bologna libera», il marchese Luigi Pizzardi, eccellente esempio di quella moderna nobile borghesia nata da una costola dell’aristocrazia locale più progressista. Nell’anno in cui ricoprì la carica di primo cittadino, Pizzardi fece realizzare per il suo sontuoso palazzo un Salone del Risorgimento che celebrasse degnamente il passaggio alla nuova autorità statale e la gloria del nuovo Regno. L’esposizione dei dipinti oggi, dopo un accurato restauro, è dunque tanto più significativa perché i dipinti tornano ad essere visibili insieme in coincidenza con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
La Sezione Arte in Scena dell’Ass.ne culturale AMI.BE.C (Amici Beni Culturali) di Roma, promuove ed organizza la mostra “Quattro Stagioni-Inverno” per artisti non catalogati, soci ed associati AMI.BE.C.
Arte in Scena si prefigge lo scopo di incentivare eventi che favoriscano l’incontro tra arti figurative e arti dello spettacolo, nella ferma convinzione che tutte le manifestazioni del sentimento e dello spirito umano, incontrandosi e dialogando, possano soddisfare la ricerca del bello e l’amore per l’arte insita in ogni persona. La mostra si inaugurerà l’8 gennaio alle ore 16,30 presso lo spazio espositivo della Biblioteca Angelica sita in Piazza S. Agostino, 8 Roma.
TERRAE MOTUS
L’allestimento presenta un nucleo significativo di opere della collezione conservata dal 1992 alla Reggia di Caserta, che raccoglie oltre 70 lavori di 66 artisti contemporanei internazionali, chiamati da Lucio Amelio a rappresentare il terremoto che sconvolse Napoli e l’Irpinia nel 1980. Dopo la partecipazione al Forum Universale delle Culture di Valparaiso con la rassegna “da. napoli: l’arte condivisa / el arte en común”, introdotta citando con documenti d’archivio gli anni immediatamente successivi al terribile sisma del 1980 e la contemporanea affermazione di un progetto esemplare come “Terrae Motus” di Lucio Amelio, il PAN Palazzo delle Arti Napoli propone la mostra “Opere di Carlo Alfano, Bruno Di Bello, Sergio Fermariello, Nino Longobardi, Gianni Pisani, Ernesto Tatafiore dalla collezione Terrae Motus del Palazzo Reale di Caserta”, frutto di una prima importante collaborazione del PAN con la Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento e la Direzione Regione per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania. Fino al 4 febbraio 2011.
CARAVAGGIO. LA BOTTEGA DEL GENIO
Per le celebrazioni del quarto centenario dalla morte di Caravaggio, il 21 dicembre scorso la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, diretta da Rossella Vodret, ha presentato una mostra del tutto inedita e in forma sperimentale e didattica per ricostruire la bottega di Caravaggio nelle cosiddette “Sale Quattrocentesche” di Palazzo Venezia. L’idea nasce dal fatto che, nonostante l’imponente bibliografia su Caravaggio, la sua tecnica esecutiva – cioè in che modo Caravaggio realizzava i suoi splendidi capolavori – è ancora un mistero, oggetto ancora oggi di studi approfonditi e specialistici. Per cercare di capire meglio i suoi processi creativi ed entrare nei meccanismi delle sue composizioni e del suo singolare approccio alla realizzazione delle sue opere di sconvolgente modernità, è stata presentata nelle “Sale Quattrocentesche” un’ipotesi di allestimento dello studio di Caravaggio negli anni romani. Alla mostra è abbinato un ciclo di conferenze, che si svolgeranno tra gennaio e febbraio, a Palazzo Venezia, con cadenza settimanale. In esso, i curatori della mostra e i membri del comitato di studio avranno modo di spiegare e illustrare i processi creativi e tecnici di Caravaggio. Fino al 29 maggio 2011.
MOSTRA "CARAVAGGIO E BAROCCI. DUE CAPOLAVORI A CONFRONTO"
Nella Galleria Nazionale delle Marche – Palazzo Ducale di Urbino fino al 30 gennaio prossimo saranno esposti due dipinti del Caravaggio di proprietà del FEC uno raffigurante "San Francesco in meditazione" già nella chiesa di San Pietro a Carpineto Romano e uno che è la versione del medesimo soggetto proveniente dalla chiesa della Concezione dei Cappuccini in Via veneto a Roma. I due dipinti sono messi a confronto con due dipinti del Barocci di pertinenza della Galleria Nazionale delle Marche