Lettera aperta al sindaco di Roma Gianni Alemanno
molti nostri Connazionali all’estero in visita a Roma, ci hanno segnalato una tale quantità di cose che non vanno che le abbiamo sintetizzate in questa lettera aperta. Sicuramente non è facile amministrare la Capitale. Le sue promesse in campagna elettorale, ad oggi, sono ancora tali.
Roma è sempre più sporca, maleodorante, ingombra di macchine, trasporti inefficienti ed in più si assiste al desolante proliferare di altissimi edifici mostruosi lungo la Cristoforo Colombo e in altre zone, e inoltre viviamo nel terrore, da un giorno all’altro, di essere sommersi dall’immondizia. E tanti tanti altri problemi irrisolti e ingigantiti, pensiamo solo alla strillata sicurezza.
Gli alberghi sono cari, non parliamo dei ristoranti. Il turista a Roma è accolto solo dalla millenaria storia della Capitale e non certo da personale idoneo. I turisti, o sono truffati o sono vittime di estenuanti file per vedere tutto. Il suo Vicesindaco non propone per Roma una vera proposta organizzata del turismo ma solo una infinità di chiacchiere a costose pubbliche manifestazioni. Inoltre bisognerà, prima o poi, pensare ad un numero contenuto di turisti, perché i servizi pubblici non sono più sufficienti nemmeno più per i residenti.
Per non parlare dei segni di cambiamento rispetto ai fasti di chi l’ha preceduto: ancora il muretto dell’oltraggio dell’opera di Meier che copre la Chiesa di San Rocco all’Ara Pacis, non è stato rimosso! Fallita anche la proposta del circuito di corse automobilistiche all’Eur, questo però non è stato un male! Non si comprendono nemmeno i tortuosi percorsi culturali della sua Giunta: le novità si sono rivelate veri e propri scimmiottamenti di quanto propinato dalle giunte precedenti e intanto, come dicevamo prima, assistiamo al proliferare scriteriato del cemento armato.
Se le concessioni edilizie, di brutti e ingombranti edifici, non sono state concesse dalla sua Giunta, lo denunci e impedisca lo scempio della città. Così come dovrebbe fare qualcosa per combattere gli altri obbrobri che scaturiranno dal piano casa della Regione Lazio. E a tal proposito, bene ha fatto il Sen. Pedica a denunciare i "machiavellismi" urbanistici camuffati.
Inoltre quello che doveva essere il suo fiore all’occhiello, la sicurezza dei cittadini, ad oggi si è rivelato uno slogan obsoleto: l’esercito dei questuanti è in forte crescita! Eppure la sua Giunta gode di diverse fortune: i fondi per Roma Capitale ed una pressoché inesistente opposizione in Consiglio comunale. Il vero problema sta nel fatto che la Giunta Capitolina non riesce ad affrancarsi dai vecchi e logori sistemi con approccio culturale nuovo, concreto e diretto per realizzare il bene comune.
Signor Sindaco, con la nuova Giunta lei può fare ancora molto per Roma, anche se sicuramente la strada è in salita, ma lei con un po’ di coraggio e di slancio può farcela, almeno ce lo auguriamo.