2011, Anno Europeo del Volontariato
Il 2010 è stato proclamato dall’Unione europea Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale.

Il Santo Padre Benedetto XVI ha dato il suo autorevole contributo al lancio dell’iniziativa europea, visitando, domenica 14 febbraio 2010 (memoria di Cirillo e Metodio, santi patroni d’Europa), l’ostello della Caritas diocesana di Roma "Don Luigi Di Liegro", in via Marsala, a Roma. I vescovi di tutta Europa sono stati invitati a visitare a loro volta un servizio per i poveri nelle rispettive diocesi.
LA CAMPAGNA
Caritas Europa, in collaborazione con le Caritas nazionali, ha promosso, allo scopo, un’articolata campagna, intitolata "Zero Poverty – Povertà Zero", alla quale Caritas Italiana ha invitato ad aderire.
I materiali disponibili
I poster, le spille, le magliette, stampate dai detenuti del carcere di Genova (nell’immagine, il poster – nel quale è raffigurata la spilla – e la maglietta).
Il sussidio "La povertà in mezzo a noi" (Poverty Paper – con elementi di analisi teorica e testimonianze sulla povertà in Europa – Suggerimenti per utilizzare il "Poverty paper" pdf).
Caritas Italiana ha inoltre preparato un inserto speciale, pubblicato nel numero di febbraio 2010 delle riviste "Italia Caritas" (scarica l’inserto – pdf 797 kb) e "Scarp de’ tenis" (scarica l’inserto – pdf 2,24 Mb), giornale di strada sostenuto da Caritas Italiana e diffuso da persone senza dimora o gravemente emarginate in dieci diocesi italiane; e un kit per l’animazione nelle scuole e nei gruppi, utilizzabile nel prossimo anno scolastico.
Nell’Unione, 78 milioni di persone (il 16% della popolazione e il 19% dei bambini) sono attualmente esposti al rischio di povertà, ovvero vivono, sulla base della definizione concordata a livello Ue, con un reddito inferiore al 60% del reddito medio familiare registrato nel loro Paese. In ogni caso nel 2004 (ultime cifre disponibili), circa 23,5 milioni di cittadini si trovavano a dover tirare avanti con meno di 10 euro al giorno. Da quando l’Ue ha avviato, nel 2000, il suo metodo di coordinamento delle politiche nazionali, tutti i 27 Stati membri hanno sviluppato piani d’azione nazionali pluriennali; prima del 2000 soltanto tre di essi avevano attivato strategie del genere: l’Ue incoraggia standard elevati, basati su obiettivi fissati di comune accordo, mentre ciascun Paese può attuare politiche adattate al contesto nazionale.