Focus-Libia: Azioni mirate, la decisione dell’Italia dopo richieste Alleati e CNT

dal sito www.esteri.it del Ministero degli Affari Esteri
“Un atto di coerenza verso il Comitato Esecutivo di Transizione e per assolvere in pieno ai nostri doveri di solidarietà atlantica” nel rispetto della risoluzione Onu. Così il governo italiano spiega la decisione “di aumentare la flessibilità operativa dei propri velivoli con azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati sul territorio libico, nell’intento di contribuire a proteggere la popolazione civile libica. Con ciò, nel partecipare su un piano di parità alle operazioni alleate, l’Italia si mantiene sempre nei limiti previsti dal mandato dell’operazione e dalle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Le azioni descritte – si afferma in una nota di Palazzo Chigi – si pongono in assoluta coerenza con quanto autorizzato dal Parlamento, sulla base di quanto già stabilito in ambito Onu e Nato, al fine di assicurare la cessazione di ogni attacco contro le popolazioni civili e le aree abitate da parte del regime di Gheddafi. Sugli sviluppi e sugli aggiornamenti il Governo informerà il Parlamento e i Ministri degli Esteri e della Difesa sono pronti a riferire davanti alle Commissioni congiunte Esteri-Difesa’’.

"Grande apprezzamento” e’ stato espresso dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dopo la decisione dell’Italia di ricorrere con gli Alleati ad una "pressione supplementare” per rafforzare la missione di protezione dei civili, mentre un responsabile dell’Alleanza Atlantica ha dato "il benvenuto all’annuncio dell’Italia”. La scelta del governo fa seguito alla richiesta avanzata dal segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, per avere maggiori forze operative avanzata nella ministeriale di Berlino del 14 aprile scorso.
 

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