La Consulta sceglie il suo nuovo Presidente.

di | 1 Giu 2011

La Consulta sceglie il suo nuovo Presidente. Il nuovo Presidente della Corte Costituzionale è Alfonso Quaranta. E’ il trentacinquesimo presidente della Consulta. Il Presidente Quaranta sostituisce Ugio Di Siervo. Il mandato del neo eletto scade il 27 gennaio del 2013. Quaranta è stato eletto con 10 voti a favore e 3 schede bianche. I votanti erano 13 su 14. Quaranta, napoletano, 65 anni, è stato consigliere di Stato dal 1970 al 1981. Dal 1981 al gennaio 2004, è stato eletto presidente di sezione del Consiglio di Stato ed è giudice della Corte Costituzionale dal 27 gennaio 2004. Il Presidente Quaranta insieme ai Giudici Costituzionali è stato chiamato, si può dire appena eletto, a giudicare sull’ammissibilità del conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevato sul nuovo quesito referendario sul nucleare come riformulato dalla Cassazione.
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G8 – Gli otto grandi scommettono sulla “primavera araba”. Il vertice del G8 tenutosi a Deauville, città francese della Normandia, apre a uno storico finanziamento principalmente per Tunisia ed Egitto; 20 miliardi di dollari per il biennio 2011-2013 da erogare attraverso banche multilaterali di sviluppo. Fondi da utilizzare per sostenere il cammino delle riforme intrapreso da Tunisi e dal Al Cairo. E’ il piano Marshal rilanciato dal Presidente americano Obama. I 20 miliardi non sono solo l’unica risorsa messa a disposizione della “primavera araba”. Il FMI ha fatto sapere di poter stanziare fino a 35 miliardi di dollari per sostenere le riforme in tutta l’area. Anche l’Europa si sta attivando: a Dauville si ragiona sull’ipotesi di riconvertire la Bers (la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, nata per sostenere: i paesi dell’Europa centro-orientale) e strumento di supporto ai paesi della sponda sud del Mediterraneo. Il G8 apre ai paesi africani, tra cui Egitto e Tunisia, destinatari dei primi interventi finanziari. Il vertice esaminerà anche importanti dossier quali cambiamenti climatici, questioni nucleari, congiuntura economica mondiale.
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Morto poeta Giovanni Giudici. Grande poeta del ‘900, Giovanni Giudici, è morto all’età di 87 anni. Uno dei maggiori autori lirici italiani. Giudici esordì nel 1953 con la sua prima raccolta di versi pubblicata a Roma dal titolo “Fiori d’improvviso”. Nel 1956 si trasferì a Ivrea per lavorare alla Olivetti in qualità di bibliotecario dedicandosi alla conduzione del settimanale “Comunità di Fabbrica”. Da Ivrea si spostò prima a Torino e poi a Milano dove lavorò presso la Direzione Pubblicità e Stampa dell’Olivetti. All’attività poetica, Giudici ha affiancato fino alla metà degli anni novanta un rilevante impegno nel campo giornalistico e della critica letteraria.
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Manovra Tremonti. Non è affatto sfuggita agli addetti ai lavori la sostanziale convergenza di vedute tra il ministro Tremonti del Governo Berlusconi e il Procuratore Generale della Corte dei Conti Luigi Mazzillo. Il ministro Tremonti si è impegnato con la UE di arrivare ad un sostanziale pareggio di bilancio nel rapporto tra deficit e Pil nel 2014. Necessitano 40 miliardi e quest’anno si inizia con una manutenzione che dovrebbe riguardare il rifinanziamento delle missioni militari, la messa all’asta delle frequenze digitali, lo smaltimento di cause civili e contenziosi fiscali con concordati.Il tutto per 5-7 miliardi. Il grosso, pari a 30-35 miliardi verrà spalmato nel biennio successivo. Dal 2015 se le situazioni rimangono così come sono scatta il piano di rientro automatico dal debito previsto dall’Europa. Bisogna anche vedere per il 2015 quale governo e quale Premier sarà in sella.
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Proseguono le proteste dei lavoratori di Fincantieri che non mollano la presa. Anche con toni meno accesi delle settimame passate, gli operai continuano a manifestare contro il piano anticrisi annunciato dalla Fincantieri che prevede 2550 esuberi, la chiusura degli stabilimenti di Castellammare e Sestri ponente e il ridimensionamento di un terzo dei cantieri. In attesa dell’incontro del 3 giugno a Roma con il Governo, una delegazione di operai è stata a Roma per un confronto tra il Commissario trasporti della UE Tajani ed i sindacati.
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Contratti – Istat. Ad aprile retribuzioni stabili +1’8% su anno. A fine aprile i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 6,3% degli occupati dipendenti e al 58,5% del monte retributivo osservato.
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Decreto Omnibus. Sì della Camera: stop al nucleare. Referendum vanificato: 301 sì – 280 no. La maggioranza è risicata, il dl passa grazie ai 22 assenti: 9 Fli, 10 UDC. Il decreto Omnibus è arrivato alla Camera dei deputati. Il sì definitivo nel quale erano contenute anche le norme riguardanti la moratoria sull’energia nucleare. Vanificato così il referendum sul tema che avrebbe dovuto tenersi nei giorni scorsi 12 e 13 giugno 2011.
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Il Giappone rivede il piano energetico nazionale secondo quanto affermato da un rapporto emesso il 25 maggio. Il sisma che ha colpito il Giappone in modo violento nel marzo scorso per il momento non ha ancora condizionato l’economia mondiale in termini diretti. La Tokio Electric Power ha comunicato che sulla base dei calcoli dell’acqua inquinata fuoriuscita dai reattori della centrale nucleare di FuKushima, i contenitori di pressione dei due reattori potrebbero essere stati danneggiati subito dopo il sisma. Il Premier giapponese ha riferito che il Paese trarrà una importante lezione dall’incidente e rivedrà il piano energetico nazionale.
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Svizzera. Addio al nucleare. Mentre in Italia il nucleare viene boicottato in ogni modo, ci sono Governi in Europa che ascoltano i cittadini e le loro leggittime proteste. E’ il caso della Svizzera. La Svizzera dice addio al nucleare. Sulla base di alcuni conti economici la Svizzera ha deciso che il nucleare finirà nel 2034, data in cui il reattore che è stato costruito per ultimo, avrà la scadenza naturale. Dopo Fukushima, la Svizzera avrebbe dovuto costruire nuove centrali, ma il disastro giapponese ha fatto tornare a più miti consigli il governo svizzero. L’ottimismo degli ambientalisti svizzeri è quello di spegnere le cinque centrali nucleari immediatamente anche se l’obiettivo non è stato raggiunto.
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Pompei, la cura del Ministero dei Beni Culturali costa 100 milioni di euro e si ispira al modello Roma. Nelle prossime settimane sarà presentato un programma quadriennale di manutenzione per Pompei applicando il metodo inaugurato nell’area archeologica capitolina. Un grande piano di manutenzione, costante, sotto traccia, senza interventi-spot, nè proclami altisonanti. E’ questa la cura suggerita dal dossier elaborato dal Mibac in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’università di Architettura di Genova che sarà presentato nelle prossime settimane. I controlli saranno continuativi e gli interventi costantì ciò per evitare di ricorrere all’emergenza. Costo dell’operazione 105 milioni spalmati su quattro anni e mezzo. Denaro che il Mibac conta di rastrellare ricorrendo ai fondi UE e con l’aiuto dei privati. A prevedere per Pompei un programma straordinario e urgente di interventi conservativi di prevenzione, manutenzione e restauro è anche il decreto Omnibus convertito in legge.
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Fondo Monetario Internazionale. Il ministro dell’economia francese Christine Legarde ha ufficialmente avanzato la sua candidatura alla guida del FMI. Nell’autocandidarsi ha aggiunto che la sua candidatura dovrebbe essere valutata non per la sua nazionalità ma per la sua esperienza. “Essere europea non dovrebbe essere uno svantaggio e neanche un vantaggio” secondo quanto riportato da Blooberg. Una dichiarazione indirizzata verso tutti quei paesi che hanno sollevato obiezioni sulla rielezione di un rappresentante del vecchio continente alla guida del FMI. Il ministro economico francese Lagarde ha dichiarato: “Se venissi eletta porterei al FMI le mie abilità, competenze, conoscenze come avvocato, ministro economico e l’essere donna”.
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Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è collegato con gli astronauti. Nel corso del collegamento con il Presidente della Repubblica gli astronauti Nespoli e Vittori hanno dispiegato la bandiera italiana. Il tricolore è stato dispiegato per la prima volta da due astronauti che contemporaneamente si trovavano nella stazione spaziale. Sicuramente è stato un modo molto speciale per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia.
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Internet. 140 progetti verso il futuro. Sono progetti per rafforzare Internet su cui la Commissione europea punta e di cui sta seguendo lo sviluppo. L’obiettivo è quello di rafforzare le infrastrutture per aumentare la competitività europea sul mercato. Con il dibattito avvenuto a Budapest e organizzato dall’UE il 3 maggio 2011 la commissione europea ha destinato 600 milioni di euro per sostenere il progetto “Internet”.
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Annullati i voli per l’Islanda. Cenere eruttata dal vulcano islandese Grimsvotn. Le ceneri eruttate per il momento hanno costretto le autorità a decretare lo stop forzato dello spazio aereo ai voli di Islanda e Scozia. Nel frattempo i voli spingono la nube verso la penisola scandinava. La nube è stata spinta dai venti verso est ed ha raggiunto anche la Scandinavia.
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Ocse. Prodotto interno lordo mondiale al 4,2% nel 2011, Italia al + 1,6% nel 2012. L’Italia centrerà i suoi obiettivi di risanamento dei conti pubblici, lo afferma l’Ocse nell’ultimo rapporto semestrale sull’economia mondiale che prevede per il nostro paese un calo del deficit di bilancio al 3,9 per cento del Pil quest’anno e al 2,6 % per il prossimo anno con una disoccupazione stabile all’8,4% e in calo all’8,2% nel 2012. Secondo l’Ocse la ripresa globale è saldamente in corso, ma si svolge a velocità differenti a seconda dei paesi e delle regioni.
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La benzina verde è sempre in aumento. Segnali di rialzo per la benzina verde di 0,5 centesimi. Non ci sono variazioni di rilievo per il prezzo del diesel. Nel nostro Paese la media dei prezzi praticati per la benzina va dall’1,56 euro a litro degli impianti Esso all’1,57 euro a litro dei punti di vendita Tamoil 1,47.
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Cei-63 Assemblea. I vescovi: padrini e madrine diventino “tutor” per la fede. Rivalutare i nonni per accompagnare i giovani nella crescita cristiana e trasformare padrini e madrine della cresima in “tutor” che restino come testimoni di fede: è l’esortazione dei vescovi riuniti in Vaticano per la Assemblea generale.