Gli Eventi culturali. Mostre ed eventi in Italia

di | 1 Lug 2011

dal sito www.beniculturali.it del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
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XU LONGSEN. Dall’alto di due Imperi

   Inaugurata martedì 21 giugno a Roma, presso il Museo della Civiltà Romana, la prima personale in Italia di Xu Longsen, uno dei protagonisti dell’arte cinese contemporanea.  Xu Longsen (Shanghai, 1959) è uno dei maggiori rappresentanti della nuova generazione di artisti cinesi e le sue opere monumentali sono state ospitate in prestigiose sedi museali in Francia, Germania, Belgio, Stati Uniti e Inghilterra. Questo respiro internazionale è uno degli elementi che caratterizzano anche la grande mostra di Roma, che offre al visitatore italiano la possibilità di immergersi completamente nel fascino e nelle suggestioni del mondo orientale. Il percorso espositivo abbraccia l’intera carriera di Xu Longsen, dalle ultime maestose tele di grandi dimensioni, che segnano il confine delle più recenti ricerche, ai lavori di dimensioni più contenute, che contribuiscono a fornire uno sguardo più completo sul suo lavoro di artista. In occasione della mostra sarà realizzato un prezioso catalogo in italiano, inglese e cinese edito da Beyond art space con un testo critico di Angelo Capasso, curatore della mostra e testi di Fan Di’an, direttore del Museo Nazionale d’Arte della Cina e di Xing Xiaozhou, uno dei maggiori critici d’arte cinesi. Fino al 24 luglio 2011.

MAXXI YAP / Young Architects Program

   Un arcipelago di isole verdi, 18 fiori luminosi di 5 metri, e uno specchio d’acqua nella piazza del Maxxi a Roma. Balle di fieno alte un metro e 60 cm sono state scaricate nella piazza del MAXXI. Cominciano infatti i lavori per la realizzazione del progetto WHATAMI dello studio romano stARTT, vincitore del concorso MAXXI YAP, in collaborazione con il MoMA PS1. Nei prossimi giorni dunque parte della piazza si trasformerà in un arcipelago di isole verdi che, a partire dal 21 giugno prossimo, accoglierà il pubblico e ospiterà un ricco programma di eventi estivi. Le balle di fieno provenienti dalle campagne delle Marche e del Lazio, serviranno a costruire un arcipelago di isole mobili ricoperte con 700 metri quadri di prato lavato (normalmente usato per i campi di calcio); una grande isola centrale fissa alta circa 2 metri e sette isole minori su ruote, che il pubblico potrà spostare secondo le sue esigenze, creeranno un paesaggio sempre diverso, illuminato la notte da 18 fiori in vetroresina rossa alti 5 metri che di giorno proietteranno invece zone di ombra. A completare questo paesaggio artificiale anche uno specchio d’acqua corrente per rinfrescare e allietare i visitatori. Un progetto non solo affascinante ma molto attento all’ambiente: l’allestimento infatti prevede un processo di riciclo. Alla fine della stagione (16 ottobre 2011) le colline già realizzate con una prevalenza di materiali di riuso (paglia, membrana geotessile, plastica), dopo lo smontaggio, saranno donate al Comune per essere riutilizzate, insieme con i fiori luminosi, dal quartiere. 

MOSTRA FOTOGRAFICA "LA VIA APPIA. LABORATORIO DI MONDI POSSIBILI TRA FERITE ANCORA APERTE"

   La mostra fotografica “La via Appia. Laboratorio di mondi possibili” vuole essere un contributo alla conoscenza della storia recente dell’Appia. È allestita nella sede di Capo di Bove, sulla Via Appia, acquistata nel 2002 dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma per accrescere il patrimonio pubblico dell’Appia e incrementare la conoscenza di questi luoghi dell’antichità. Oggi Capo di Bove è laboratorio di molteplici attività: punto di incontri culturali, sosta per la visita dell’antica strada e dei suoi monumenti, sede dell’archivio di Antonio Cederna e del Sistema Informativo dell’Appia. Le circa 80 immagini fotografiche presentate sono solo una minima parte del repertorio ricchissimo che ha interessato l’Appia e si riferiscono a diversi periodi: dall’800 all’ inizio del ‘900, gli anni tra il 1950 e il 1970 e oggi. Si tratta di vedute eseguite per lo più da chi ha frequentato e frequenta l’Appia con occhio attento per motivi di studio, ricerca, cronaca. In questo arco di tempo il paesaggio dell’Appia si è radicalmente modificato, a volte in meglio, per lo più in peggio come è illustrato, se pur in modo parziale, da alcune situazioni. Gli autori delle foto storiche sono, tra gli altri, John Henry Parker (1806 -1884), Dora e Agnese Bulwer (1890-1930 ca.), Esther Boise Van Deman (1862-1937), James e Domenico Anderson (1813-1877), Thomas Ashby (1891-1925). Alcune foto esposte fanno parte dell’Archivio Cederna, le più recenti sono state realizzate da Stefano Castellani. La mostra è accompagnata da una raccolta di saggi nella collana Pesci Rossi edita da Electa dal titolo La via Appia, il bianco e il nero di un patrimonio italiano. Fino all’11 dicembre 2011. 

LE STORIE DELL’ARTE. GRANDI NUCLEI D’ARTE MODERNA II

   Dopo il successo riscontrato con la prima serie dei Grandi Nuclei della propria collezione, la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma prosegue il ciclo con una mostra dedicata ad alcuni protagonisti del panorama artistico italiano di fine Ottocento e del Novecento, da Medardo Rosso a Pino Pascali, che include alcune opere mai esposte fino ad oggi alla Gnam. Si tratta di un’esposizione concepita, come la precedente, per grandi gruppi monografici, una sorta di mostra nella mostra di ogni singolo autore, di cui il visitatore potrà approfondire il percorso creativo attraverso il cospicuo numero di lavori – disegni, dipinti, sculture – giunti in Galleria lungo tutto il secolo scorso e nei primi anni duemila ed esposti per la prima volta integralmente. L’allestimento e i pannelli esplicativi permettono, inoltre, di conoscere il “dietro le quinte” di una collezione museale nelle diverse modalità della sua formazione, dalle generose donazioni da parte degli stessi artisti o degli eredi, alle concessioni in deposito temporaneo, agli acquisti spesso connotati da lunghe e non sempre pacifiche trattative. Protagonisti di questa seconda edizione, ospitata nelle sale al secondo piano del museo, sono Giacomo Balla, Filippo De Pisis, Mario Mafai, Arturo Martini, Roberto Melli, Giorgio Morandi, Pino Pascali, Enrico Prampolini, Antonietta Raphael, Medardo Rosso e Mario Sironi. Fino al 23 ottobre 2011.


DONADEL. OPERE RECENTI

   La mostra Donadel. Opere recenti riunisce circa 50 dipinti realizzati dall’artista nel corso dell’ultimo anno. E’ sostenuta e realizzata dal Gruppo Euromobil ed è curata da Michele Beraldo e Dino Marangon. Completa le iniziative che negli ultimi anni hanno consentito la riscoperta di questo autore: la mostra a Cà dei Carraresi di Treviso nel 2009 e nello stesso anno, in occasione dei sui ottant’anni, la grande antologica, organizzata a Villa Brandolini – Centro Culturale Fabbri di Solighetto da parte del Comune di Pieve di Soligo e promossa dai fratelli Lucchetta. Questa esposizione costituisce un ulteriore contributo per collocare in una adeguata prospettiva storica il lavoro di questo solitario protagonista dell’arte italiana. Fino al 10 luglio 2011 al Museo Nazionale Villa Pisani, a Stra (Ve).

UNA STORIA A RICAMO. LA RICOMPOSIZIONE DI UN RARO CICLO BOEMO DI FINE TRECENTO

   La recente restituzione da parte del Museum of Fine Arts di Boston di un prezioso pannello a ricamo, realizzato intorno al 1390-1391, ha permesso al Museo Diocesano Tridentino di ricomporre il più esteso ciclo figurativo di ricami boemi di quest’epoca che ancora si conservi: quello raffigurante scene della vita di San Vigilio, patrono di Trento, che la città si appresta a celebrare il 26 giugno portando in processione la preziosa urna con le reliquie. L’insieme, composto da una croce di pianeta e da “bruste” di dalmatica destinate a decorare un parato da messa solenne in velluto turchino, fu commissionato ad un laboratorio di Praga dal nobile moravo Giorgio Liechtenstein che si apprestava a divenire principe vescovo di Trento. In questi giorni è stato ultimato il restauro della “brusta” mancante: il museo può ora presentare al pubblico questo straordinario e raro corredo, finalmente reintegrato. E lo fa allestendo una mostra, di taglio fortemente didattico, incentrata sulla raffinata committenza di un presule di ampi e variegati orizzonti culturali. La mostra intende anche affrontare il tema della dispersione dei beni culturali, un fenomeno di portata internazionale che solleva la questione, tanto attuale quanto delicata, delle restituzioni museali. Fino al 7 novembre 2011 al Museo Diocesano Tridentino, a Trento.

FESTIVAL DEI DUE MONDI

   Fino al 10 luglio la cittadina umbra si trasformerà in palcoscenico itinerante per gli spettacoli di nomi eccellenti della scena artistica italiana internazionale a partire da Luca Ronconi, Claudio Santamaria, Aszure Barton, Andrea Griminelli, Julia Migenes e Andrea Camilleri. Quest’anno il Festival pone l’accento sulla ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e così a dare il via alla kermesse sarà proprio lo spettacolo di Camilleri “Cannibardo e la Sicilia” nel quale si racconta la storia di Garibaldi e la Sicilia post-unitaria attraverso alcuni brani tratti da cinque romanzi storici dello scrittore siciliano. In programma anche due spettacoli musicali legati all’Unità d’Italia: “Grande Suite – Garibaldi in Sicilia” diretto dal maestro Mauro Ceccanti e il “Concerto Finale – Viva L’Italia!” previsto il 10 luglio in piazza Duomo che sottolinea l’indissolubile legame tra Giuseppe Verdi, il Risorgimento e l’Unità d’Italia. Altra importante ricorrenza da festeggiare quest’anno è il centenario dalla nascita del compositore e librettista Gian Carlo Menotti, fondatore nel 1958 del “Festival dei Due Mondi” di Spoleto. Il pubblico potrà assistere alla messa in scena della sua opera buffa “Amelia al ballo” composta nel 1936 su libretto proprio, che rappresenta il primo grande successo operistico del compositore. Da segnalare inoltre il “Concerto per Gian Carlo Menotti” della JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.