Il nuovo servizio, attivo dallo scorso 17 giugno ed esteso anche ai familiari, consiste nel mettere a disposizione delle vittime i contatti di psicoterapeuti, una rete di professionisti individuati nelle scuole di psicoterapia pubbliche e private riconosciute, di Roma e del Lazio, che hanno aderito all’invito dell’ Ordine degli Psicologi del Lazio. "L’iniziativa – commentano dall’Unità di Crisi – è ispirata dalla constatazione che il nostro impegno, pur animato da buone intenzioni, non può sostituirsi, negli stati di disagio psichico, al lavoro di uno psicoterapeuta". "Noi – sottolineano – assistiamo le vittime e i loro familiari in tutte le fasi più difficili degli eventi sui quali interveniamo, e restiamo in contatto con loro anche nelle fasi successive creando rapporti di amicizia e solidarietà duraturi, ma spesso ci rendiamo conto che non basta". Soprattutto nei casi di rapimento, si fa notare, i disagi patiti dalle vittime sono così traumatici da richiedere interventi specifici di carattere professionale.
Sono 400 gli psicoterapeuti pronti a intervenire in tutta Italia a "costi di utilità", in un’iniziativa avviata nell’ambito della responsabilità sociale.
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Unità di Crisi