Gli Eventi culturali. Mostre ed eventi in Italia

dal sito www.beniculturali.it del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
 
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DOPO LO TSUNAMI SALERNO ANTICA

   La mostra archeologica "Dopo lo tsunami Salerno antica" propone un grande viaggio nel tempo, dalla preistoria, per ritrovare le origini remote e le persistenze della città di Salerno e del suo territorio alla scoperta della Storicità del Presente. Un allestimento fortemente evocativo con un migliaio di oggetti esposti di grande pregio, installazioni e ambientazioni, visite narrate quotidiane per consentire ai visitatori della mostra di conoscere, riconoscere, vivere e rivivere il rapporto fra la terra salernitana e il suo mare, da quello mostruoso del maremoto e delle tempeste, a quello degli scambi di uomini, merci, idee, linguaggi che ha consentito la nascita delle civiltà mediterranee. Fino al 28 febbraio 2012 a Salerno, Complesso Monumentale di Santa Sofia.

EST LOCUS … IRPINIA POSTUNITARIA

   La mostra “EST LOCUS…Irpinia postunitaria”, inaugurata l’11 novembre scorso, resterà aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2012 presso l’ex Carcere Borbonico ad Avellino. L’iniziativa è organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino – Soprintendenza Archeologica di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta – Soprintendenza BSAE di Salerno e Avellino – Archivio di Stato di Avellino, dal Comune e dalla Provincia di Avellino con la sponsorizzazione di: Calcestruzzi Irpini, De Vizia, Novolegno e Polisud.

DA SUD. LE RADICI MERIDIONALI DELL’UNITA’ NAZIONALE

   Da Sud. Le radici meridionali dell’Unità nazionale si svolge nell’Appartamento Storico del Palazzo Reale di Napoli. Per gli incontri con i curatori è obbligatoria la prenotazione. Una grande esposizione invita a riflettere sui sessant’anni che hanno preceduto il Plebiscito dell’ottobre del 1860. Dalla Rivoluzione del 1799, ai moti del ’48 alla spedizione dei Mille. Quattro generazioni di meridionali che hanno vissuto e creato la Storia e l’hanno intessuta di infinite, piccole e grandi storie. Una mostra dove documenti, quadri, cimeli unici, molti mai esposti, non sono solo pezzi museali ma tornano a vivere e a trasmettere l’emozione del momento. E, insieme, un grande esperimento di multimedialità per far entrare il visitatore nel cuore vero dei fatti. Fino al 15 gennaio 2012. Aperto gratuitamente al pubblico anche il nuovo spazio museale del Teatro San Carlo, MeMus posto all’interno del percorso museale del Palazzo Reale. Questo si configura come un centro polifunzionale, dotato delle più moderne tecnologie, diviso in un’area espositiva, galleria virtuale, sala per eventi e centro documentazione sulla prestigiosa storia del Lirico di Napoli.  Il Museo inaugura le sue attività con la mostra “Arte all’Opera. Opera ad Arte”, in programma fino al 30 marzo 2012 proponendo oltre sessanta opere accompagnate da immagini e video dei prestigiosi allestimenti (alcuni dei quali sono valsi al San Carlo sei ‘Premi Abbiati’) firmati per il Lirico di Napoli da artisti del Novecento.

GLI ANNI FOLLI. LA PARIGI DI MODIGLIANI, PICASSO E DALI’. 1918-1933

   Il fascino irresistibile della Parigi degli anni Venti rivive a Palazzo dei Diamanti a Ferrara attraverso le creazioni di grandi maestri della modernità all’apice della loro carriera. Monet, Matisse, Mondrian, Picasso, Braque, Modigliani, Chagall, Duchamp, De Chirico, Miró, Magritte e Dalí furono allora i protagonisti di un periodo di eccezionale vitalità artistica che ebbe come palcoscenico Parigi all’indomani della Grande Guerra. Attraverso dipinti, ma anche sculture, costumi teatrali, fotografie, ready made, disegni, provenienti dai più importanti musei e collezioni private del mondo, la mostra, organizzata da Ferrara Arte, rievoca quella stagione irripetibile che ha visto intrecciarsi le principali tendenze artistiche del Novecento, prima che l’ascesa del Terzo Reich in Germania cambiasse in maniera irreversibile il clima europeo. Fino all’8 gennaio 2012.

SOTTO LE TAVOLE DEI MALATESTA. TESTIMONIANZE ARCHEOLOGICHE DALLA ROCCA DI MONTEFIORE CONCA

Pezzi rari o comuni, oggetti destinati a occasioni speciali o alla vita di tutti i giorni, richiami alla cultura antica o imitazioni di temi orientali. C’è tutto, armonia, equilibrio e colore, nelle decine di ceramiche in mostra a Montefiore Conca, piatti, vasellame e boccali forgiati dai maestri dell’arte del fuoco nel periodo che va dalla metà del ‘300 al ‘500. Ma la mostra “Sotto le tavole dei Malatesta” che rimarrà aperta fino al 24 giugno 2012 alla Rocca Malatestiana di Montefiore Conca, nel riminese, non è solo questo. Gli scavi archeologici condotti dal 2006 al 2008 nella Rocca hanno restituito anche utensili, spille, bicchieri in vetro e molte ossa di animali, probabilmente resti dei pasti. E poi monete, oggetti per il cucito o la cura del corpo e un magnifico sigillo in bronzo del ‘300 perfettamente conservato.

ABITAVANO FUORI PORTA. GENTE DELLA PIACENZA ROMANA

   Nella primavera del 2007, durante gli scavi per la costruzione di garage interrati in Via Venturini, a Piacenza, furono rinvenute tredici sepolture distribuite senza ordine in un’area ristretta di un centinaio di metri quadri. La zona, collocata a sud della città a circa 800 metri dalle mura urbiche, in epoca romana si trovava tra le due strade che puntavano verso la riva destra del Trebbia, uscendo dalla città. A poco più di quattro anni da quel ritrovamento, la mostra "Abitavano fuori porta. Gente della Piacenza romana” presenta al pubblico i corredi di cinque di quelle tredici tombe che costituivano la piccola necropoli utilizzata per circa un secolo, dall’età augustea ai primi decenni del II sec. a.C. Dopo un attento lavoro di restauro, i visitatori possono adesso ammirare una sessantina di reperti in grado di offrire un interessante panorama di oggetti d’uso quotidiano tra l’inizio del I secolo d.C. e i primi anni del seguente: suppellettili da mensa, lucerne, anfore, vetri, manufatti in osso e ferro. Sono le offerte che i parenti gettavano sulla pira insieme alla salma o lasciavano al defunto nella sepoltura per le necessità della vita ultramondana. Fino al 31 dicembre 2011 a Piacenza, Museo Archeologico – Musei Civici di Palazzo Farnese.

RIVELAZIONI. QUATTRO SECOLI DI CAPOLAVORI

   Quattro secoli di capolavori artistici provenienti da collezioni pubbliche e private, per offrire al pubblico un percorso organico di opere d’arte tra Cinque e Ottocento, in un intreccio di stimoli e confronti, e nel segno della valorizzazione del patrimonio storico artistico e culturale del territorio; intorno a queste premesse ruota la mostra curata ed organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, "Rivelazioni. Quattro secoli di capolavori" che rimarrà aperta fino al 15 gennaio 2012 negli spazi espositivi di Palazzo della Torre. Un progetto che nasce in stretta collaborazione con la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia e che riunisce, in un articolato percorso, le opere acquisite nel tempo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e quelle provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Trieste.

FOTOGRAFARE LA STORIA. STEFANO LECCHI E LA REPUBBLICA ROMANA DEL 1849

   Al Museo di Roma Palazzo Braschi 35 fotografie Ottocentesche di Stefano Lecchi a confronto con 15 stampe moderne illustrano i luoghi dell’assedio della Repubblica Romana. Fino al 15 gennaio 2012 con apertura straordinaria del museo il sabato sera dalle ore 20.00 all’ 1.00 fino al 7 gennaio 2012. 

ROMA AL TEMPO DI CARAVAGGIO 1600 – 1630

   Roma al Tempo di Caravaggio. Si intitola così la mostra che fino al 5 febbraio 2012 sarà visitabile a palazzo Venezia a Roma. In esposizione i capolavori di Caravaggio e quelli dei suoi compagni di strada, da Annibale Carracci ai Gentileschi. L’importante rassegna allestisce 140 opere provenienti da chiese, musei, collezioni internazionali e non manca un inedito, il Sant’Agostino, rinvenuto in Spagna, la cui attribuzione alla mano del Merisi ha suscitato accese discussioni tra gli storici dell’arte. L’obiettivo è quello di ricostruire il tessuto connettivo in cui ha operato Caravaggio, ponendo l’accento sui suoi compagni di strada, a cominciare da Annibale Carracci, arrivato nella città eterna in quegli anni, caposcuola della pittura classicista bolognese, una corrente che arriverà fino al ‘700".

HOMO SAPIENS. LA GRANDE STORIA DELLA DIVERSITA’ UMANA

   Duecentomila anni fa Homo sapiens ha iniziato, da una piccola valle dell’odierna Etiopia, il viaggio che lo ha portato a colonizzare l’intero pianeta e a convivere con altre specie umane formando la grande varietà di popolazioni e di culture che conosciamo. Per la prima volta un gruppo internazionale di scienziati, appartenenti a differenti discipline e coordinati da Luigi Luca Cavalli Sforza, ha ricostruito le radici e i percorsi del popolamento umano. Genetisti, linguisti, antropologi e paleoantropologi hanno unito i risultati delle loro ricerche in un meraviglioso affresco della storia dell’evoluzione umana. Il risultato è una mostra internazionale, interattiva e multimediale che racconta in sei sezioni le storie e le avventure degli straordinari spostamenti, in larga parte ancora sconosciuti, che hanno generato il mosaico della diversità umana. A Roma, Palazzo delle Esposizioni, Azienda Speciale Palaexpo, fino al 12 febbraio 2012.

LUCI CINESI 1981/2011. REPORTAGE DI ENRICO RONDONI

   Un reportage in oltre 100 fotografie a colori e bianco e nero per raccontare il grande balzo in avanti compiuto dalla Repubblica Popolare Cinese in questi ultimi 30 anni. Dal primo viaggio nel 1981 all’ultimo in Tibet nel 2011, l’autore ha documentato i complessi cambiamenti del paese, colti nella vita quotidiana. La mostra “Luci cinesi 1981/2011. Reportage di Enrico Rondoni”, nella Sala Mostre del Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano fino al 26 febbraio 2012 nell’ambito della Biennale Internazionale di Cultura Vie della Seta, è realizzata e curata da Enrico Rondoni, con l’allestimento dell’architetto Donata Tchou e con il contributo di Gioco del Lotto, Bologna Fiere, Yamamay, Carpisa, Cruciani, Antica Fratta.

LEONARDO E MICHELANGELO. CAPOLAVORI DELLA GRAFICA E STUDI ROMANI

   Sessantasei disegni per una mostra da non perdere dei due Maestri del Rinascimento italiano, a cura di Pietro C. Marani e Pina Ragionieri, a Roma, Musei Capitolini fino al 19 febbraio 2012. Sessantasei disegni capolavoro: quelli di Leonardo da Vinci provengono dalla collezione della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, quelli di Michelangelo Buonarroti dalla Fondazione Casa Buonarroti di Firenze. L’esposizione nasce infatti dalla collaborazione – attiva da tempo – tra la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, depositaria di uno sterminato patrimonio grafico leonardesco e la Fondazione Casa Buonarroti di Firenze che conserva oltre duemila autografi di Michelangelo tra disegni e carte dell’Archivio Buonarroti.

INDIAN HIGHWAY

   A cura di Julia Peyton-Jones, Hans Ulrich Obrist, Gunnar B. Kvaran con Giulia Ferracci, Assistant Curator MAXXI Arte, e organizzata in collaborazione con Serpentine Gallery, Londra e Astrup Fearnley Museum of Modern Art, Oslo, Norvegia. Indian Highway è una rassegna collettiva itinerante che presenta, attraverso una vasta scelta di opere, il panorama complessivo della scena artistica indiana contemporanea. La mostra al MAXXI di Roma rappresenta un’emozionante e attesa opportunità per conoscere l’innovativa ricerca artistica indiana e costituisce il primo approfondimento affrontato da un museo italiano sull’arte di questo affascinante paese. Fino al 29 gennaio 2012.

NERONE

   E’ stata prorogata fino al 15 gennaio 2012 la mostra sull’imperatore Nerone. La mostra si tiene a Roma nell’area espositiva al II ordine del Colosseo, nella Curia Iulia e nel Tempio di Romolo al Foro romano, nel Criptoportico neroniano e nel Museo sul Palatino e comprenderà un percorso di visita nei luoghi neroniani dell’area archeologica centrale di Roma. Con questa mostra sull’ultimo imperatore giulio-claudio, si intende rivisitare la figura di Nerone, fortemente penalizzata ai suoi tempi dalla propaganda dell’aristocrazia, e valorizzare le novità riguardanti due aspetti del regno: l’incendio, che distrusse buona parte della città nel 64 d.C., e la conseguente politica di ricostruzione avviata dall’imperatore a Roma dal 64 al 68 d.C. 

VAN GOGH E IL VIAGGIO DI GAUGUIN

  Nel 1897 le condizioni di salute di Paul Gauguin, che ormai vive a Tahiti, non sono buone. Gli pesano la malattia, la lontananza da Parigi ed è straziato alla notizia della morte della figlia Aline poco più che ventenne.Gauguin decide che lascerà il mondo dopo avere dipinto il suo capolavoro, un ultimo grande quadro che riassuma il senso del suo viaggio nel mondo e dentro le luci della pittura. Si fa così cucire una tela enorme, quattro metri di lunghezza e uno e mezzo di altezza. Ricoverato in ospedale per problemi cardiaci, ne esce subito e pone mano al quadro epocale, uno dei dipinti più celebri dell’intera storia dell’arte. Alla fine di dicembre 1897 è terminato e il giorno prima della fine dell’anno Gauguin tenta il suicidio ingurgitando arsenico. Ma la quantità è talmente alta che immediatamente rigetta il veleno e in preda alle convulsioni e a dolori atroci resta tra le montagne per un’intera giornata, fino a che barcollando scende verso il suo villaggio per essere curato. Rimane di tutta questa esperienza il quadro celeberrimo, Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?, che sarà  al Palazzo Ducale di Genova fino al 15 aprile 2012, quale gemma assoluta di una mostra peraltro già straordinaria.

GIAN GIACOMO POLDI PEZZOLI. L’UOMO E IL COLLEZIONISTA DEL RISORGIMENTO

   A Milano la mostra dedicata alle esperienze e alla collezione di opere d’arte del fondatore del museo omonimo. Fino al 13 febbraio 2012.

REGINA MARGHERITA

   La mostra “Regina Margherita” si fa sempre più ricca e preziosa. È stata inaugurata ufficialmente il 19 settembre scorso, l’esposizione alla Villa Reale di Monza che il 29 luglio ha aperto per la prima volta al pubblico le stanze del primo piano nobile. La villa ospita, oltre agli importanti oggetti provenienti dalle collezioni del Quirinale, nuovi pezzi tra cui le riviste “Margherita” dell’epoca della Regina, nuovi volumi de “Il Giornale delle donne” della Biblioteca Braidense di Milano e alcuni significativi oggetti di collezioni private. Attiva un’ampia sezione dedicata a visite guidate e ad attività didattiche con percorsi inediti e curiosi, i quali, partendo dalla Villa, continuano nel Parco, fino a raggiungere la città. La visita alla Reggia, patrimonio artistico e culturale della Lombardia, diventa un momento di svago e approfondimento a 360 gradi grazie alle numerose attività del Parco, come il trenino o il giro in carrozza, grazie al Caffè Reale della Villa e al bookshop, che propone divertenti gadget e volumi di altissima qualità. Fino all’8 gennaio 2012.

MIRKO. NEL TEMPO E NEL MITO

   La vasta esposizione cagliese è tesa a ben rappresentare in tutta la sua complessità un artista come Mirko che sempre spinge la sua ricerca plastica e pittorica instancabilmente verso molteplici direzioni. Un artista che peraltro fin dalle esperienze giovanili manifesta un deciso interesse per l’arte orafa alla quale è stato non a caso ora in mostra a Cagli dedicato un giusto spazio. In questa retrospettiva è stato evidenziato il fecondo sodalizio con Corrado Cagli (1910-1975): un legame che solo in certi momenti sembra far trasparire un’eco dell’influsso di Cagli su Mirko che, peraltro, sono legati dalla stessa costante curiosità necessariamente onnivora verso nuovi linguaggi e tecniche da sperimentare senza però dimenticare la grande tradizione. A Cagli (Pesaro e Urbino), Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli, fino all’8 gennaio 2012.

HO VOLUTO ESSERE PITTORE E SONO DIVENTATO PICASSO

   A Pisa, al Palazzo Blu, la terza grande mostra del ciclo dedicato ai grandi maestri del secolo scorso le cui radici culturali affondano sulle sponde del Mediterraneo. Dopo i sogni felici di Marc Chagall che hanno preso corpo nella luce del sud della Francia, dopo la poesia di Joan Mirò legata alla sua terra catalana, è la volta di Pablo Picasso, genio assoluto dell’arte del Novecento, la cui furia creativa, nata a Barcellona, ha segnato tutto il XX secolo. Fino al 12 febbraio 2012, le sale dello storico palazzo sul Lungarno pisano ospiteranno 200 opere – tra dipinti, ceramiche, disegni e opere su carta, alcune celebri serie di litografie e acqueforti, libri, tapisserie – che consentiranno al pubblico di comprendere come la volontà di essere pittore del giovanissimo Picasso nella Barcellona degli ultimi anni dell’Ottocento, lo abbia condotto, attraverso una continua manifestazione del suo genio creativo, a esplorare ogni possibile percorso artistico. 

LA BELLA ITALIA. ARTE E IDENTITA’ DELLE CITTA’ CAPITALI

   Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia Firenze, seconda capitale (1865 – 1870) del Nuovo Regno che aveva offerto proprio Palazzo Pitti come residenza al Re Vittorio Emanuele II e alla sua corte, non poteva mancare di rendere omaggio a tale felice ricorrenza. Lo fa ospitando, in seconda sede, nelle sale di Palazzo Pitti presso il Museo degli Argenti, la Galleria Palatina, la Galleria d’Arte Moderna e la Galleria del Costume la mostra La Bella Italia. Arte e identità delle città capitali. Oltre 300 opere in mostra, tra dipinti, le sculture, i manufatti d’arte italiana, opere che ricordano la storia di tali città e della civiltà italiana come i ritratti di personaggi illustri che ne sono stati protagonisti, o i grandi letterati e famosi uomini di pensiero: a cominciare da Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, poi Machiavelli fino all’Alfieri. Fino al 12 febbraio 2012.

LE STANZE DEI TESORI. MERAVIGLIE DEI COLLEZIONISTI NEI MUSEI DI FIRENZE

   Ideato dal progetto Piccoli Grandi Musei con l’iniziativa Le stanze dei tesori. Meraviglie dei collezionisti nei musei di Firenze (fino al 15 aprile 2012) – sintesi a Palazzo Medici Riccardi di un percorso espositivo che si snoda tra i vari musei figli di quelle raccolte: Bardini, Horne, Palazzo Davanzati nel centro storico, la Fondazione Romano in Oltrarno (Piazza S. Spirito), lo Stibbert nel quartiere di Rifredi e il "museo sacro" Bandini a Fiesole.

DENARO E BELLEZZA. I BANCHIERI, BOTTICELLI E IL ROGO DELLE VANITA’

   Capolavori di Botticelli, Beato Angelico, Piero del Pollaiolo, i Della Robbia, Lorenzo di Credi – l’élite del Rinascimento – illustrano come il fiorire del moderno sistema bancario sia stato parallelo alla maggiore stagione artistica del mondo occidentale: la mostra collega quell’intrecciarsi di vicende economiche e d’arte agli sconvolgenti mutamenti religiosi e politici dell’epoca. Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità racconta la storia dell’invenzione del sistema bancario moderno e del progresso economico cui ha dato origine, ricostruendo la vita e l’economia europea dal Medioevo al Rinascimento. A Firenze, Palazzo Strozzi fino al 22 gennaio 2012. 

MUSEO NAZIONALE ETRUSCO DI CHIUSI + 110

   Il 21 agosto scorso si sono festeggiati i 110 anni di “vita” dell’edificio che ospita il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi. Il 22 agosto 1901, infatti, fu inaugurata in via Porsenna, di fronte al fianco sinistro del medievale Duomo di Chiusi, la costruzione ad un piano con facciata neoclassica, colonnato e timpano triangolare, progettata dall’architetto senese Giuseppe Partini. L’edificio rappresenta uno dei rari esempi in Toscana, e più in generale in Italia, di costruzione appositamente progettata, tra fine ‘800 e inizio ‘900, per ospitare un Museo. L’esposizione visitabile fino al 15 giugno 2012 illustra con oggetti e documenti il progetto museologico dal quale dipende la nascita dell’Etrusco Museo Chiusino nonché i successivi progetti museografici che hanno accompagnato l’esposizione dal 1901 al 2003. Gli oggetti , in buona parte mai esposti prima, i disegni ottocenteschi di oggetti e monumenti, i documenti d’Archivio, i Progetti architettonici raccontano una storia di ritrovamenti, di scavi, di raccolte, di uomini, di oggetti, di idee lunga 180 anni che, attraverso i cambiamenti di gusto e di prospettiva storiografica e museografica, parla di Chiusi e del suo territorio nell’antichità.

GINO SEVERINI. 1883 – 1966

   La mostra ricostruisce l’itinerario artistico di Severini attraverso una selezione di circa ottanta opere, provenienti dalle più importanti collezioni pubbliche e private italiane e internazionali. Protagonista del movimento futurista, Gino Severini svolse un ruolo fondamentale come punto di contatto tra l’arte italiana e francese nel periodo delle avanguardie e, successivamente, del ritorno al classico. La mostra è una coproduzione del Mart e dei Musées d’Orsay e dell’Orangerie, Parigi. A Rovereto (TN), presso il MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto fino all’8 gennaio 2012.

IL SETTECENTO A VERONA. TIEPOLO, CIGNAROLI, ROTARI. LA NOBILTA’ DELLA PITTURA

   Una grande rassegna espositiva che vuole approfondire un momento della civiltà pittorica scaligera finora mai indagato. La mostra è incentrata sulle peculiarità che la cultura e la tradizione pittorica assunsero nel Settecento a Verona, città che riuscì a mantenere sempre autonomia e originalità rispetto alle correnti dominanti nella vicina Venezia. Con 150 capolavori tra dipinti, disegni, stampe e documenti, provenienti da importanti musei stranieri come l’Ermitage di Pietroburgo, il Prado di Madrid, il Victoria and Albert di Londra, la Gemäldegalerie di Dresda, il Kunsthistorisches di Vienna, lo Szépmuvészeti di Budapest, oltre che dai principali musei italiani, la mostra porta Tiepolo e i suoi contemporanei al Palazzo della Gran Guardia, a Verona, fino al 9 aprile 2012.

OMAGGIO A LORENZO LOTTO. I DIPINTI DELL’ERMITAGE ALLE GALLERIE DELL’ACCADEMIA

   A Venezia la mostra che nasce dall’eccezionale prestito concesso dal museo di San Pietroburgo alle gallerie veneziane di due dipinti raramente – o mai – prima visti in Italia: il Doppio ritratto di coniugi e la Madonna col Bambino ed angeli. La mostra offre un percorso ricco e composito che pone in dialogo le due opere, rispettivamente degli anni Venti e degli anni Quaranta del ‘500, con altri dipinti lotteschi provenienti da musei europei e dalla collezione delle Gallerie dell’Accademia. L’itinerario della mostra comprende inoltre dipinti e sculture coeve derivate da opere del maestro veneziano e documenti che contribuiscono a crearne il contesto storico artistico. A Venezia, Gallerie dell’Accademia fino al 26 febbraio 2012.

IL SIMBOLISMO IN ITALIA

  Il tema e l’ambito sono ben noti: a cavallo tra Otto e Novecento, l’inconscio irrompe nell’arte e nulla sarà più come prima. E’ la scoperta di un mondo "altro", affascinante, intrigante, di una nuova lente che vira la percezione di ogni realtà, si tratti di un paesaggio fisico e di un moto dell’anima. E’ la storia di un movimento che si estende velocemente su scala europea ma che qui viene compitamente – ed è la prima volta – indagato nella sua fondamentale vicenda italiana. A Padova, Palazzo Zabarella, fino al 12 febbraio 2012.
 

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