Anche il nuovo modo di comunicare senza enfasi e proclami, ma con discrezione e rispetto della collegialità rappresenta un segnale positivo che dovrebbe ulteriormente rasserenare il positivo confronto in Parlamento. Sicuramente è servito a rasserenare l’opinione pubblica che mostra di apprezzare parecchio il nuovo stile e manifesta attesa fiduciosa per le prossime decisioni operative.
Decisioni che dovranno essere rapide e rispondenti a quei criteri di rigore ed equità di cui c’è bisogno e di cui ha parlato sin dall’inizio il presidente Monti. Il viaggio in Europa diventa allora l’altra indicazione di sostanza e di metodo.
Si tratta per Monti di ribadire la doverosità delle risposte alle stringenti richieste dell’Europa e altresì – attraverso il vertice con la Merkel e Sarkozy – di affermare la presenza dell’Italia come co-protagonista delle scelte e decisioni che riguardano il futuro dell’Europa. Sul tema degli euro bond e del finanziamento del fondo salva-stati il contributo di Mario Monti potrà rivelarsi oltremodo utile, confermando quel nesso Roma – Bruxelles come assolutamente indispensabile.