Gli Eventi culturali. Mostre ed eventi in Italia
dal sito www.beniculturali.it del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
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ANTICHI TELAI E NUOVE GRIFFE. L’ARTE DELLA TESSITURA DAL ‘400 AL 2000
Antichi telai e nuove griffe nasce dall’esigenza di far conoscere la storia di un’arte, la tessitura, incredibilmente importante nel passato della nostra economia. L’obiettivo di questa Mostra è presentare, accanto all’antico, il mondo attuale, dove la creatività si veste di “storia” per costruire nuove prospettive di lavoro e produzione nella legalità e nel rispetto della Comunità. I tessuti antichi in seta e ginestra (es. pianeta del XVI secolo in tessuto di ginestra ricamata) sono accostati ai tessuti attuali prodotti nella Locride dal Consorzio Sociale Goel e dall’Associazione Culturale Maria SS. di Crochi; questi tessuti diventano gli abiti della griffe Cangiari, che saranno nell’esposizione accostati ad eleganti vestiti dell’Ottocento. Fino al 30 giugno 2012 a Reggio Calabria, Archivio di Stato di Reggio Calabria-Sala Conferenze.
"UN ESERCITO DI CARTA: ARRIVANO I PIEMONTESI!"
A conclusione delle celebrazioni per i 150 dell’Unità d’Italia, nella Certosa e Museo di San Martino, a Napoli, sarà presentata una inedita sfilata di soldatini dell’Esercito italiano del 1860-1870: bersaglieri con la fanfara, artiglieri a cavallo, cavalleria in alta uniforme, una minuziosa ricostruzione di un intero esercito di carta in miniatura. Gli acquerelli furono eseguiti, a metà Ottocento, da Emanuele e Filippo Emilio Gin, padre e figlio, appartenenti ad una famiglia di origine francese, i Gin de Grenville, trasferitasi a Napoli ai primi dell’Ottocento, acquerellisti animati da un’autentica e comune passione per il costume e le uniformi dell’epoca. La serie di acquerelli – esposti per la prima volta al Museo – è parte di una raccolta di oltre duemila ’figure’ -acquistate nel 1923 per la somma, allora considerevole, di 13.000 lire- che arricchì ulteriormente le collezioni del Museo di San Martino. Dal 5 aprile al 30 settembre 2012.
SOROLLA PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA
La mostra che Palazzo dei Diamanti, a Ferrara, ospita fino al 17 giugno 2012 presenta per la prima volta nel nostro paese l’opera di Joaquín Sorolla (1863-1923), straordinario interprete della pittura spagnola moderna. Esponente di spicco della Belle Epoque, celebrato ritrattista accanto a Sargent e Boldini, Sorolla è oggi considerato una delle personalità più affascinanti del panorama artistico spagnolo in quel periodo cruciale, tra Ottocento e Novecento, segnato dalla diffusione delle poetiche impressioniste e simboliste. Ferrara Arte rende omaggio al maestro valenciano con una mostra organizzata in collaborazione con il Patronato de l’Alhambra y Generalife di Granada, il Museo Sorolla e la Fundación Museo Sorolla di Madrid, che la ospiteranno dopo l’esordio italiano, e curata da un comitato di esperti quali Tomàs Llorens, Blanca Pons-Sorolla, María López Fernández e Boye Llorens. L’esposizione mette a fuoco un momento cruciale della parabola creativa del pittore: gli anni della piena maturità e, in particolare, le opere nate dalla fascinazione per il tema del giardino e dall’incontro con l’Andalusia. In questa fase della sua vita, nonostante il successo e gli incarichi ufficiali, Sorolla continua a riflettere sulle possibilità della propria pittura e sviluppa una produzione originale caratterizzata dalla poetica del silenzio e dell’intimità e da un linguaggio raffinato, che rivelano sorprendenti assonanze con la sensibilità simbolista e modernista del suo tempo.
SOTTO LE TAVOLE DEI MALATESTA. TESTIMONIANZE ARCHEOLOGICHE DALLA ROCCA DI MONTEFIORE CONCA
Pezzi rari o comuni, oggetti destinati a occasioni speciali o alla vita di tutti i giorni, richiami alla cultura antica o imitazioni di temi orientali. C’è tutto, armonia, equilibrio e colore, nelle decine di ceramiche in mostra a Montefiore Conca, piatti, vasellame e boccali forgiati dai maestri dell’arte del fuoco nel periodo che va dalla metà del ‘300 al ‘500. Ma la mostra “Sotto le tavole dei Malatesta” che proseguirà fino al 24 giugno 2012 alla Rocca Malatestiana di Montefiore Conca, nel riminese, non è solo questo. Gli scavi archeologici condotti dal 2006 al 2008 nella Rocca hanno restituito anche utensili, spille, bicchieri in vetro e molte ossa di animali, probabilmente resti dei pasti. E poi monete, oggetti per il cucito o la cura del corpo e un magnifico sigillo in bronzo del ‘300 perfettamente conservato. Tutti i reperti provengono dalle “fosse da butto”, le discariche interne visibili al pianterreno della rocca, usate per liberarsi dell’immondizia e sigillate, una volta piene, per evitare i cattivi odori. Il ritrovamento di queste fosse ci ha rivelato non solo l’attenzione per gli aspetti igienici e funzionali dell’eliminazione dei rifiuti ma ha consentito di ricostruire tre secoli di vita della rocca e le abitudini dei suoi abitanti.
LUX IN ARCANA. L’ARCHIVIO SEGRETO VATICANO SI RIVELA
Sarà la prima e forse unica volta nella storia che valicheranno i confini della Città del Vaticano. E lo faranno per essere accolti ed esposti nelle splendide sale dei Musei Capitolini di Roma. Si tratta di 100 originali e preziosissimi documenti scelti fra i tesori che l’Archivio Segreto Vaticano da secoli conserva e protegge. La mostra organizzata in occasione del IV Centenario dalla fondazione dell’Archivio Segreto Vaticano vuole spiegare e raccontare che cos’è e come funziona l’Archivio dei Papi e, nel contempo, rendere visibile l’invisibile e permettere di accedere ad alcune meraviglie finora custodite nei circa 85 km lineari di scaffali dell’Archivio Segreto Vaticano; verranno infatti esposti documenti di straordinaria valenza storica, che coprono un arco temporale che va dall’VIII secolo d.C. fino al XX secolo. Il titolo “Lux in arcana” comunica il principale obiettivo della mostra: la luce che filtra nei recessi dell’Archivio illumina una realtà preclusa ad una conoscenza superficiale, ma fruibile solo attraverso il contatto diretto e concreto con le fonti dell’Archivio, che per la prima volta apre le porte alla scoperta della storia, a volte inedita, raccontata nei documenti. Fino al 9 settembre 2012 a Roma, Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori – Palazzo Clementino Caffarelli.
LAVORI IN CORSO IN GALLERIA. RESTAURI IsCR PER LE OPERE DELLA COLLEZIONE DORIA PAMPHILIJ
La Società Arti Doria Pamphilj, presieduta dalla principessa Gesine Pogson Doria Pamphilj, propone per la primavera 2012 nello storico palazzo di via del Corso a Roma una nuova mostra che è il risultato di una lunga e fertile collaborazione con l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro. Lavori in corso in Galleria è l’occasione per presentare al pubblico i risultati – spesso sorprendenti – dei restauri che hanno fornito straordinarie novità per la conoscenza dei dipinti Doria Pamphilj. La mostra propone infatti una selezione dei restauri più importanti tra quelli che l’IsCR ha curato dal 1997 ad oggi. Nel corso di questi quindici anni la collezione romana si è avvalsa dei preziosi interventi dell’Istituto che hanno – ad esempio – permesso di riconoscere la mano di maestri come Dosso Dossi in tele note prima con attribuzioni tremolanti, ma anche di riportare alla luce lo splendore della tavolozza di Tiziano Vecellio in un capolavoro assoluto come la Salomè con la testa del Battista. Fino al 17 giugno 2012.
DALI’, UN ARTISTA UN GENIO
Dopo quasi sessanta anni dall’ultima retrospettiva, ritorna nella capitale una grande esposizione dedicata a Salvador Dalì, uno degli artisti più celebri di tutti i tempi, al Complesso del Vittoriano: “Dalì. Un artista, un genio”, fino al 1° luglio 2012. La mostra, attraverso olii, disegni, documenti, fotografie, filmati, lettere, oggetti, vuole tessere il filo tra l’artista e il genio per restituire a tutto tondo il Salvador Dalì che ha saputo creare dalle sue eccentricità caratteriali e biografiche un universo affascinante e suggestivo di immagini plastiche e letterarie davvero uniche. Viene qui presentato l’artista la cui pittura visionaria di sogni, incubi e ossessioni, è stata sempre alla ricerca di quel “meraviglioso” che André Breton, il teorico del Surrealismo, considerava il fine dell’arte, ma anche il genio con le sue invenzioni e l’uomo con le sue bizzarrie. Inoltre, alla luce dell’inedito contributo scientifico realizzato in occasione della mostra sulla cronologia del rapporto tra il grande artista spagnolo e l’Italia, l’esposizione vuole raccontare per la prima volta le relazioni tra il Maestro e il nostro paese e quanto l’arte italiana sia stata fondamentale per la sua opera. Un rapporto strettissimo, eppure quasi del tutto sconosciuto, fino ad oggi inesplorato.
MIRO’! POESIA E LUCE
Era da molti anni che Roma non ospitava una rassegna esaustiva dell’opera di Joan Miró. E non solo. Perché al Chiostro del Bramante si possono ammirare oltre 80 lavori, del genio catalano, mai giunti prima nel nostro Paese, tra cui 50 olii di sorprendente bellezza e di grande formato, ma anche terrecotte, bronzi e acquerelli. E questo grazie alla Fundació Pilar i Joan Miró di Palma di Mallorca, che detiene gran parte del patrimonio dell’artista e che ha concesso in via del tutto straordinaria le sue opere per un’anteprima italiana. La mostra darà conto dell’intera produzione artistica di Miró, nato nel 1893, tra gli anni 1908-1981. Un particolare approfondimento sarà rivolto alle opere create nei trent’anni anni in cui Miró visse a Mallorca e cioè dal 1956 fino alla morte avvenuta nel 1983. Un periodo particolarmente felice per l’artista, che finalmente aveva a sua disposizione un grande atelier e un laboratorio, a contatto con la natura sua musa ispiratrice, che dà vita a nuove idee e che gli fa iniziare contemporaneamente più opere. Fino al 10 giugno 2012.
PREMIO ITALIA ARTE CONTEMPORANEA 2012
Il Premio Italia Arte Contemporanea, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, è nato per sostenere e promuovere i più recenti sviluppi della scena artistica contemporanea e la nuova generazione di artisti italiani nel contesto locale e internazionale. Inoltre, il Premio rappresenta un’occasione importante per la crescita della collezione del Museo, che viene incrementata anche attraverso l’acquisizione di opere appositamente commissionate e prodotte. In occasione del Premio Italia 2012, i quattro artisti finalisti – Giorgio Andreotta Calò, Patrizio di Massimo, Adrian Paci e Luca Trevisani – presentano altrettante opere pensate appositamente per gli spazi del Museo, opere che riflettono sui temi di grande attualità, quali il paesaggio e la trasfigurazione della città, la storia come modello di identità nazionale, il rito come momento di riconoscimento tra individui, la materia e la finitezza degli oggetti. Al vincitore, che verrà decretato a poche settimane dalla chiusura della mostra, sarà dedicata una pubblicazione monografica su tutto il suo percorso artistico, con interviste, saggi e una sezione antologica dei più importanti testi critici che ne hanno accompagnato il percorso. Al MAXXI di Roma, fino al 20 maggio 2012.
REMBRANDT. INCIDERE LA LUCE – I CAPOLAVORI DELLA GRAFICA
Dopo il grande successo della mostra Degas, Lautrec, Zando’. Les folies de Montmartre prosegue il programma di valorizzazione culturale delle Scuderie del Castello Visconteo con la mostra Rembrandt. Incidere la luce. I capolavori della grafica. L’esposizione presenta la produzione grafica del grande artista olandese, Rembrandt Harmenszoon van Rijn (Leida, 1606 – Amsterdam, 1669), celebre pittore, ma anche e soprattutto geniale incisore che, attraverso una grande varietà di soggetti, una straordinaria perizia tecnica e un inconsueto uso della luce, realizzò circa trecento stampe di forte impatto emotivo. In mostra quaranta incisioni – tra autografe dell’artista e alcuni fogli di bottega – gran parte delle quali esposte per la prima volta al pubblico e tutte provenienti dalla Collezione Malaspina, prestigiosa raccolta grafica a livello nazionale e nucleo fondante dei Musei Civici di Pavia.Il percorso espositivo presenta anche tre opere di Albrecht Dürer (1471-1528), al fine di mostrare l’influenza del celebre maestro tedesco su Rembrandt e affiancare due artisti che, seppure distanti cronologicamente e tecnicamente, sono da considerarsi i più grandi incisori di tutti i tempi. Fino al 1° luglio 2012 a Pavia, Scuderie del Castello Visconteo.
TIZIANO E LA NASCITA DEL PAESAGGIO MODERNO
Attraverso 50 opere la mostra presenta un percorso alla scoperta della nascita del paesaggio moderno nella pittura del ‘500. Si parte con la "Crocifissione nel paesaggio" di Giovanni Bellini e "La prova del fuoco" di Giorgione che accompagnano "La sacra conversazione" di Tiziano fino a seguire il modificarsi della funzione del paesaggio in cui le opere sono accostate ad altri dipinti di Tiziano come "L’Orfeo e Euridice", "La Nascita di Adone", "Tobiolo e l’angelo", "L’adorazione dei pastori". Al Palazzo Reale di Milano, fino al 20 maggio 2012.
VINCENZO GONZAGA. IL FASTO DEL POTERE
Vincenzo I Gonzaga, splendido principe delle corti d’Europa, portò il ducato di Mantova a diventare un importante centro d’arte e la cui corte si misurava per sfarzo con quelle dei grandi regni europei e italiani. Al Museo Diocesano ‘Francesco Gonzaga’ di Mantova, che esibisce tutta l’oreficeria superstite dei Gonzaga, l’esposizione dal titolo Il fasto del potere, presenta 80 opere – gioielli, dipinti, armature, incisioni, libri, lettere, tessuti – molte delle quali inedite o note solo agli specialisti, che offriranno la percezione di un’età incomparabile, riassunta in un uomo che segnò per l’Europa intera l’apice della magnificenza. Il percorso espositivo ha una preziosa appendice nella reggia di Palazzo Ducale che, per l’occasione, apre tutti gli ambienti dell’appartamento di Vincenzo. Fino al 10 giugno 2012.
ETRUSCHI
300 oggetti, in molti casi mai presentati, provenienti dai Musei Vaticani e dalle principali raccolte archeologiche italiane, fanno luce sul rapporto storico-culturale fra il Mediterraneo orientale e il mondo etrusco. A questi si aggiunge la straordinaria ricomposizione di una tomba a camera etrusca dipinta, detta “della Scrofa nera”, restaurata in occasione della mostra, con una scena di banchetto aristocratico del V secolo a.C., suggestivamente ambientata nel suo contesto originale. L’esposizione si apre con il pregiato Elmo crestato villanoviano in bronzo, simbolo del primo contatto tra gli Etruschi e la comunità della valle del Tanaro, ritrovato a fine Ottocento nelle acque del fiume che bagna Asti. Grande evento che analizza, per la prima volta, il rapporto socio-culturale tra il Mediterraneo greco e orientale e il popolo etrusco che entrò in stretto contatto proprio con le comunità indigene della valle del Tanaro, e che ebbe inevitabili riverberi nell’Italia settentrionale e nell’Europa celtica, furono proprio gli Etruschi a rappresentare la prima cerniera culturale fra il Mediterraneo e l’Europa; attraverso i loro intensi traffici diffusero, soprattutto verso l’Italia nord-occidentale, idee e costumi caratteristici del mondo greco-omerico e levantino.
GINA PANE (1939 – 1990). "E’ PER AMORE VOSTRO: L’ALTRO"
Il Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto presenta la prima mostra antologica dedicata a Gina Pane (1939-1990), una delle figure più importanti e significative della Body Art internazionale. Fino all’8 luglio 2012 si potrà ripercorrere l’affascinante vicenda dell’artista francese di origine italiana, conosciuta in tutto il mondo per le sue emozionanti perfomance. Con questa importante retrospettiva, nata da un’idea di Gabriella Belli e a cura di Sophie Duplaix con la collaborazione di Anne Marchand (erede dell’artista), il Mart intende portare alla luce la coerenza concettuale che ha accompagnato tutte le variazioni formali e i momenti fondanti del percorso di Gina Pane: dai dipinti geometrici e le “Structures affirmées”, realizzati fino al 1967, alle “azioni” degli anni Sessanta e Settanta, fino alle “Partitions” e “Icônes” compiute dal 1980 al 1989. Sono oltre 160 le opere in mostra provenienti dai maggiori musei d’arte contemporanea internazionali e da importanti collezioni private tra installazioni, dipinti, disegni, video, fotografie, sculture, oggetti utilizzati nelle sue più note “azioni” e l’unica opera cinematografica mai realizzata dall’artista. A Rovereto (TN).
RITRATTO DI UNA COLLEZIONE
La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo celebra i suoi primi vent’anni di attività presentando fra l’altro al pubblico, nella sede restaurata del cinquecentesco Palazzo del Monte, due grandi mostre. La prima documenta, attraverso 20 fotografie, ciò che l’ente ha realizzato in questi vent’anni, la seconda ricorda, attraverso un’accurata selezione di 60 opere d’arte della propria collezione, la storia antica di cui la Fondazione è l’ultima erede. La mostra "Ritratto di una collezione" mette in evidenza lo splendore della grande arte. Alcune opere sono frutto di mirate acquisizioni sul mercato, finalizzate alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio artistico del territorio. Le opere esposte, così come le altre non selezionate per la mostra, derivano anche dalle acquisizioni che la banca ha compiuto nei secoli scorsi, a seguito di insolvenze, di pegni non ritirati, vicende, spesso, di difficoltà economica di famiglie di prestigio, di nobili e di imprenditori. Fino al 31 luglio 2012 a Padova, Palazzo del Monte.
LE STIVE E GLI ABISSI. L’ARCHEOLOGIA E I MARI DELLA SARDEGNA, DALLE NAVI DI BRONZO ALLO SCAVO SUBACQUEO
Le storie del mare sono storie di viaggi, compiuti e incompiuti; per mille approdi, altrettanti tentativi frustrati, derive, naufragi. E ogni viaggio un racconto: il terrore di mostri fantastici, l’inquietudine dell’incontro con i pirati, le onde altissime che minacciano di rovesciare la nave, le alte rupi immerse nella salsedine. E’ terra? Non è terra? E’ terra che offre riparo e conforto? E’ terra di prodigi e di insidie, luogo di morte e di desolazione? Da queste suggestioni nasce la Mostra “Le stive e gli abissi”, allestita in due sedi, il Ghetto di Cagliari e l’Antiquarium Arborense di Oristano; vi si parla di mare, del mare etrusco delle “navi di bronzo” (Oristano) e dei fondali del mare sardo (Cagliari). Fino al 12 maggio 2012.
NOVECENTO SICILIANO, ANTOLOGIA VISIVA DI UN SECOLO D’ARTE NELL’ISOLA
Da Guttuso a Consagra, dalla Accardi a Pirandello, da Trombadori a Isgrò, Migneco, Guccione, Sanfilippo, Marchegiani e molti altri ancora. Un’antologica dedicata ai maggiori artisti siciliani del ‘900. Cinquanta opere, a tratti visionarie e avanguardiste, per raccontare un secolo d’arte nell’isola. E’ l’obiettivo di Novecento Siciliano, alle Fabbriche Chiaramontane fino al 10 giugno, esposizione promossa dall’associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento presieduta da Antonino Pusateri, patrocinata dalla Provincia Regionale e “partecipata” da numerosi collezionisti siciliani. Un’esposizione che, dal divisionismo all’arte concettuale, dal futurismo all’astrattismo, scorre l’indice dei nomi più prestigiosi dell’arte in Sicilia. Artisti che, in moltissimi casi, hanno anche conquistato la ribalta internazionale.
EPIFANIE DEI TESSUTI PREZIOSI
L’esposizione degli arazzi si prefigge di far conoscere al pubblico della Galleria degli Uffizi, a Firenze, un settore prezioso delle sue collezioni, la cui fama (antica e nobile) va declinando per via di un’assenza – che dura da decenni, ormai – dai luoghi aperti ai visitatori. Gli arazzi sono opere d’arte che il tempo consuma impietoso, assai più d’altri manufatti. La luce, la polvere, la trazione conseguente all’appendimento, sono le cause principali della degenerazione del loro stato conservativo. Al pari delle opere su carta, gli arazzi (i tessuti in genere) non possono essere esibiti per lassi di tempo troppo lunghi. Pena un degrado che porta a un progressivo sbiadimento. Per queste ragioni gli arazzi della Galleria degli Uffizi nel 1987 furono rimossi dai suoi corridoi e furono collocati nelle stanze della riserva. E finché non saranno disponibili le sale al piano terreno dell’edificio – appositamente progettate per ospitare gli arazzi sia pure in una ragionata turnazione nel tempo – queste opere superbe rimarranno confinate in quei locali, attrezzati per la loro migliore conservazione. Tuttavia nel frattempo è stata una favorevole contingenza a consentire d’esporre diciassette arazzi desunti da otto serie ragguardevoli delle collezioni del museo. La mostra espone opere di manifattura fiamminga del Cinquecento (desunte dalle serie delle Storie di Giacobbe, delle Feste alla Corte dei Valois e delle Storie di Annibale) e panni di manifattura fiorentina del Cinquecento e del Seicento (da quelli devozionali del ciclo del Salviati, dalle serie delle Storie fiorentine, delle Cacce, della Passione di Cristo e delle Storie di Fetonte), oltre a due Portiere con stemmi medicei. Alla Galleria degli Uffizi, a Firenze, fino al 3 giugno 2012.
CHAGALL’S SPIRITUAL UNIVERSE
PROROGATA AL 10 GIUGNO 2012. La mostra è progettata come un percorso artistico all’interno della chiesa romanica di San Cristoforo, a Lucca, con l’esibizione di venti preziosi oli e tecniche miste su tela del maestro russo che spaziano dal 1959 al 1982. Si tratta di straordinari dipinti di piccolo formato che indagano un mondo interiore nutrito dei ricordi dell’infanzia trascorsa a Vitebsk e riversati nella leggerezza nostalgica de L’âne blanc dans le bouquet del 1960-1965 o nell’onirico Profil du peintre della sua ultima stagione, dove l’artista vola col pensiero al paese nativo. Una particolare attenzione è rivolta all’amore che sboccia e si manifesta in un tenero abbraccio al contatto di un trionfo floreale ( Le bouquet jaune del 1975 circa ) o in una romantica cavalcata celeste alla conquista del sole (Dans le ciel de Saint-Paul del 1980 circa). E non poteva mancare il circo in questa disamina della poetica chagalliana dove la realtà e la fantasia convivono insieme alla grazia dei movimenti e al ruolo della maschera che preserva l’innocenza.

"UN ESERCITO DI CARTA: ARRIVANO I PIEMONTESI!"

SOROLLA PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA

SOTTO LE TAVOLE DEI MALATESTA. TESTIMONIANZE ARCHEOLOGICHE DALLA ROCCA DI MONTEFIORE CONCA

LUX IN ARCANA. L’ARCHIVIO SEGRETO VATICANO SI RIVELA

LAVORI IN CORSO IN GALLERIA. RESTAURI IsCR PER LE OPERE DELLA COLLEZIONE DORIA PAMPHILIJ

DALI’, UN ARTISTA UN GENIO
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MIRO’! POESIA E LUCE

PREMIO ITALIA ARTE CONTEMPORANEA 2012

REMBRANDT. INCIDERE LA LUCE – I CAPOLAVORI DELLA GRAFICA

TIZIANO E LA NASCITA DEL PAESAGGIO MODERNO

VINCENZO GONZAGA. IL FASTO DEL POTERE

ETRUSCHI

GINA PANE (1939 – 1990). "E’ PER AMORE VOSTRO: L’ALTRO"

RITRATTO DI UNA COLLEZIONE

LE STIVE E GLI ABISSI. L’ARCHEOLOGIA E I MARI DELLA SARDEGNA, DALLE NAVI DI BRONZO ALLO SCAVO SUBACQUEO

NOVECENTO SICILIANO, ANTOLOGIA VISIVA DI UN SECOLO D’ARTE NELL’ISOLA

EPIFANIE DEI TESSUTI PREZIOSI

CHAGALL’S SPIRITUAL UNIVERSE
