Terremoto sempre più disastroso in Emilia Romagna

Duomo di Mirandola (Modena)

Sale a 26 il numero dei morti e più di 350 i feriti a causa del sisma, circa 15 mila gli sfollati, ingenti danni al patrimonio produttivo e culturale della zona. Estensione dello stato di emergenza alle province di Reggio Emilia e Rovigo.
Lutto nazionale lunedì 4 giugno.

Rinvio dei versamenti fiscali e contributivi a settembre, aumento dei carburanti di 2 centesimi. E’ il pacchetto di misure urgenti approvato dal Consiglio dei Ministri.
Finiscono sotto accusa anche i capannoni industriali delle aziende dove hanno trovato la morte 13 delle 17 vittime finora accertate. Accuse dai sindacati, dalla politica con il ministro Fornero. La difesa della Confindustria. "I Capannoni non erano di carta velina”.

   Su quei capannoni venuti giù con le scosse uccidendo ancora, si trovano per lo più tutti d’accordo: il ministro Fornero e Grillo, politici e sindacalisti. Secondo Confindustria i controlli erano stati fatti. In un caso erano in corso e sotto le macerie è finita proprio la squadra che stava facendo l’ispezione.
 

In altri paesi, aggiunge il ministro Fornero, non succede. Spetta ora alle autorità competenti accertare, verificare se esistono responsabilità per il crollo dei capannoni industriali. Due le Procure, quelle di Modena e Ferrara ci stanno già provando.
Situazione al 6 giugno.
 
SI POSSONO AIUTARE LE POPOLAZIONI DELLE ZONE COLPITE DAL TERREMOTO

INVIANDO UN SEMPLICE SMS O TELEFONANDO DA RETE FISSA

AL NUMERO 45500

 (gestito dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Protezione civile nazionale)

CHE PERMETTE DI DONARE 2 EURO

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