Emergenza terremoto e beni culturali
Ricominciano, nelle zone colpite dal terremoto in Emilia, le valutazioni dei danni edificio per edificio.
Lo afferma all’Adnkronos Carla Di Francesco, direttore regionale dei Beni culturali dell’Emilia Romagna. "Iniziamo – spiega- con le squadre per la valutazione del danno. Attività che era cominciata il 28 maggio, ma che abbiamo dovuto interrompere a seguito della scossa del giorno dopo, arrendendoci all’evidenza che il terremoto non si era fermato. Stiamo riprendendo adesso".
Un lavoro che consiste in "una presa visione che ci porterà alla quantificazione economica del danno". Si tratta di accertamenti, chiarisce il direttore generale, "che ci impegneranno per mesi. Saranno realizzati da squadre miste composte da vigili del fuoco, ingegneri strutturisti e nostri funzionari, architetti e storici dell’arte". Più precisamente, evidenzia Di Francesco, "si redigono delle schede abbastanza dettagliate per capire quali fenomeni sono avvenuti, che danni fisici hanno provocato e quanto costa ripararli".
Un lavoro lungo, ribadisce, perché "una squadra fa una scheda al giorno, al massimo due". Per il momento, sono state registrate "circa 620 segnalazioni su edifici tutelati. Ma bisogna tener conto -precisa Di Francesco- che in un complesso le singole unità, con danni diversificati, sono di più. E’ un grandissimo lavoro".
Le segnalazioni sono quelle "arrivate sul sito del ministero. Ma si tratta di segnalazioni parziali perché quasi tutti i Comuni non hanno ancora inviato quelle complete che sono arrivate a loro. Nello stesso tempo – specifica- abbiamo in quest’area circa 1300-1400 vincoli dichiarati di beni architettonici, ma non sono tutti". In sostanza, "dobbiamo avere prima tutte le segnalazioni, poi incrociarle per vedere di quanto lieviterà l’elenco di edifici da verificare e valutare". E poi c’è il lungo lavoro non solo della messa in sicurezza ma anche della rimozione delle macerie". Allo stesso tempo, sottolinea Di Francesco, "stiamo lavorando all’esame di situazioni di pericolo create da beni monumentali, in particolare dai campanili. E, quando parliamo di pericolo, facciamo riferimento ai rischi di crollo su vie di comunicazione, edifici di abitazione o comunque su spazi pubblici".
"Questo – chiarisce- è un esame che non passa certo attraverso la demolizione, come qualcuno cerca di veicolare, ma attraverso operazioni di messa in sicurezza, campanile per campanile. Sono tanti i campanili danneggiati e ognuno ha bisogno di un suo programma di intervento d’urgenza personalizzato", conclude Di Francesco.

Emergenza terremoto – Province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia
E’ stata creata un’apposita casella di posta elettronica alla quale inviare tutte le segnalazioni di danni al patrimonio culturale o offerte di volontariato, collaborazioni e prestazioni: sisma2012@beniculturali.it
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna
Ufficio stampa: dr-ero.ufficiostampa@beniculturali.it
Raffaele Gaudioso tel. 051. 4298243 – raffaele.gaudioso@beniculturali.it
Sara Piagno tel. 051. 4298244 – sara.piagno@beniculturali.it

che è crollata dopo la scossa di 5.1 avvertita alle 21,20, 3 giugno 2012
PRIMI RISULTATI DELL’ATTIVITÀ DELL’UCCR – UNITÀ DI CRISI COORDINAMENTO REGIONALE DELLA LOMBARDIA SISMA NORD ITALIA 2012
In questi ultimi giorni 96 opere d’arte provenienti dagli oltre 100 edifici sacri del mantovano considerati a rischio, custodi di un patrimonio artistico che testimonia e racconta la storia della Comunità, sono state ricoverate in una idonea sala al Museo di Palazzo Ducale a Mantova e nel Museo di Suzzara. Le operazioni sono state condotte dai funzionari della Soprintendenza per i beni storico-artistici per le province di Brescia, Cremona e Mantova insieme ai Vigili del Fuoco e con il preziosissimo aiuto del Nucleo Carabinieri di tutela del patrimonio culturale di Monza, grazie anche alla collaborazione attiva dei parroci della Diocesi di Mantova e del Delegato Vescovile.
“Il presidio sui luoghi da parte di tutti i soggetti coinvolti e la messa in sicurezza del patrimonio sono volti ad evitare sia danni o lesioni future, sia la dispersione delle opere d’arte nei rivoli delle sistemazioni di fortuna determinate dall’emergenza sismica”, dichiarano all’unisono il Direttore Regionale, Caterina Bon Valsassina e il Delegato Vescovile ai beni culturali di Mantova, Mons. Giancarlo Manzoli, consapevoli che condividere un piano di intervento ed operare sinergicamente nella tutela del patrimonio culturale della zona, significativamente coinvolta nel sisma, ha riscontro diretto non solo per la fattiva risposta all’emergenza sisma, ma diventa espressione concreta della presenza delle Istituzioni sul territorio, riferimento per la Comunità.
Il 12 giugno, il coordinatore dell’attività dell’UCCR-MIBAC Lombardia Caterina Bon Valsassina Direttore Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, è andata a Mantova per un doveroso sopralluogo insieme al Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le provincie di Brescia, Cremona, Mantova, Andrea Alberti. Qui la squadra NCP dei Vigili del Fuoco e Marco Fasser, architetto della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Brescia stavano mettendo a punto le misure per l’intervento prioritario della messa in sicurezza del campanile della Chiesa di Santa Barbara danneggiato dal sisma.
Con la Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Brescia, Cremona, Mantova, Giovanna Paolozzi Strozzi, inoltre si è presa visione delle opere necessarie per allestire, secondo idonei standards di conservazione, il deposito temporaneo dei beni mobili in locali adiacenti al laboratorio di restauro della Soprintendenza.