Condanna Sallusti: attentato alla libertà di stampa

La Corte di Cassazione ha confermato 14 mesi di carcere decisi dalla Corte di Appello di Milano il 17 giugno del 2011 per il reato di diffamazione e si riferisce a quando Sallusti era direttore di “Libero”.
La Procura di Milano ha fatto sapere che l’esecuzione della pena detentiva sarà “automaticamente sospesa”, in quanto Sallusti non ha cumuli di pena né recidive. La decisione della Cassazione ha riacceso la polemica sulla galera per i reati di opinione. Da “rivedere con pene pecuniarie” secondo il ministro della Giustizia.
La vicenda la sta seguendo anche il Quirinale.