Gli Eventi culturali. Mostre ed eventi in Italia
DA GUERCINO A CARAVAGGIO. SIR DENIS MAHON. 100 ANNI DI VITA E DI STUDIO ATTRAVERSO IL ‘600

Partendo a cerchi concentrici dallo studio del prediletto Guercino, Mahon ha saputo proporre in una nuova e più convincente luce la pittura bolognese alle soglie del Seicento, e ha condotto pionieristiche scoperte su Caravaggio e su Nicolas Poussin. La Mostra riunisce capolavori assoluti, passando per i nomi più importanti del Barocco italiano, da Guercino a Caravaggio, concessi dai Musei europei (in primis l’Hermitage di San Pietroburgo) che conservano i capolavori individuati o studiati da Sir Denis Mahon.
L’OLIVO E L’OLIO NEGLI STUDI DEI GEORGOFILI: UN PERCORSO NEL PATRIMONIO DELL’ACCADEMIA

CULTURA+LEGALITA’=LIBERTA’, L’ARTE CONTRO LE MAFIE
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L’arte quindi come filtro della realtà sociale, strumento di libertà attuale e futura per un’inconsueta visione in pillole di ciò che sono state le mafie, di quello che sono oggi e di come si insinuano nel nostro quotidiano. La manifestazione, realizzata dall’Associazione culturale Arte INdivisa, in collaborazione con Polizia di Stato e la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, in occasione del ventennale delle stragi di Capaci e Via d’Amelio e del trentennale della morte del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, sarà visitabile al pubblico fino al 18 ottobre 2012 e rappresenta la seconda tappa della mostra itinerante, che ha aperto i battenti il 24 novembre 2011 presso il Museo Regionale delle Scienze Naturali di Torino, prima capitale nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il progetto, che ha ottenuto il conferimento della medaglia "Premio di rappresentanza", del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, vede i patrocini di Ministero dell’Interno, Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Roma.
[S]OGGETTI MIGRANTI: DIETRO LE COSE LE PERSONE

I CORALI BENEDETTINI DI SAN SISTO A PIACENZA
Il Museo Civico Medievale di Bologna ospita nella sala dei codici miniati otto preziosi corali, realizzati nell’ultimo quarantennio del Quattrocento, in area padana, che originariamente erano parte integrante di un gruppo di quattordici antifonari in uso nel monastero benedettino di San Sisto a Piacenza. I codici, dispersi dal 1810 fino al 2008, sono stati recentemente acquistati da un collezionista privato. Fino al 2 dicembre 2012.
DIPINTI DEL BAROCCO ROMANO DA PALAZZO CHIGI IN ARICCIA
Il 22 settembre scorso, nel Palazzo Ducale dei Castromediano di Cavallino di Lecce, è stata inaugurata la mostra Dipinti del Barocco romano da Palazzo Chigi in Ariccia. L’esposizione, che gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è curata da Francesco Petrucci, conservatore di Palazzo Chigi di Ariccia, e presenta una selezione di 40 importanti dipinti del XVII secolo conservati nel Palazzo Chigi di Ariccia (Roma), sede del Museo del Barocco Romano, punto di riferimento internazionale per gli studi sul collezionismo e sull’arte barocca italiana, con particolare focalizzazione su Roma. Finalità dell’evento è proporre un inedito e stimolante gemellaggio tra il Barocco leccese e il Barocco romano, momento di riflessione sul rapporto culturale tra due dei principali centri del Barocco in Italia. La mostra vuole anche ricordare il legame della Puglia con la famiglia Chigi, poiché Fabio Chigi, papa con il nome di Alessandro VII (1655-1667), artefice della trasformazione di Roma nella capitale del Barocco (piazza San Pietro, piazza del Popolo, piazza Colonna, etc.), era stato in precedenza vescovo di Nardò. Vengono esposti capolavori di grandi artisti attivi nel Seicento – tra cui Giovan Battista Gaulli, Ferdinand Voet, Francesco Trevisani, Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino, Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato, Carlo Maratti, Viviano Codazzi, Mattia Preti, Salvator Rosa, Pier Francesco Mola, Pietro da Cortona, Andrea Pozzo e Gian Lorenzo Bernini – con l’intento di offrire un quadro indicativo incentrato soprattutto sull’evoluzione della pittura barocca romana per circa un secolo. Accompagna l’esposizione un catalogo pubblicato da Cangemi Editore (Roma) e curato da Francesco Petrucci. Fino al 16 dicembre 2012.