In autunno contadini e legnaioli si raggruppavano attorno ad un falò, portavano con sé vino, formaggio e castagne, invitavano i vicini a festeggiare il magusto, diventando così un momento di aggregazione per tutti i membri della comunità. Le famiglie portoghesi tutt’oggi continuano questa tradizione, radunandosi all’aria aperta o a casa, mangiando il tradizionale caldo verde (zuppa di cavolo verza), dolci, castagne arrostite, jeropiga (bevanda tipica portoghese fatta di grappa e mosto d’uva, molto più dolce del vino) e l’agua-pé (bibita a bassa gradazione alcolica).
Anticamente, inoltre, vi era l’usanza di giocare con la cenere del guscio bruciato delle castagne, che consisteva nel rincorrersi ed imbrattarsi il viso, ma oggi quest’usanza si è persa nel tempo.

A Oporto, nel Minho e Tras-os-Montes, i ragazzi corrono per strada suonando i campanacci usati per il pascolo, e come d’usanza si recano nelle cantine ad assaggiare il vino novello.
A Vila do Conde invece si mangiano le tradizionali castagne arrosto con pane integrale e noci.
Per le vie delle città, come Lisbona, Santarém, Sintra si possono trovare i “venditori ambulanti di caldarroste” che offrono ai passanti un cartoccio di castagne.
Nella serra di Lousã (distretto di Coimbra), invece, i contadini continuano la tradizione antica del magusto. Sfilando con abiti tradizionali, contadini e turisti si recano in piazza. Lì i contadini accendono il falò su aghi di pino secchi e sulla cenere versano le castagne; inoltre intrattengono i turisti con l’assaggio di specialità tipiche, canti e danze popolari.
Infine, nell’Isola di Madeira , la tradizione vuole che oltre alle castagne si mangi il tipico baccalà portoghese.
Buon Magusto a tutti!