Ancora stranezze alla Regione Lazio: nuove tasse-stangata e la singolare questione di Sviluppo Lazio che firma un super affitto per la sede.

di | 1 Dic 2012

Ancora stranezze alla Regione Lazio: nuove tasse-stangata e la singolare questione di Sviluppo Lazio che firma un super affitto per la sede. Il bilancio 2013 da una parte, nuove imposte da una altra per un valore di 105 milioni con mini condono per le tasse automobilistiche, dall’altra la vicenda di Sviluppo Lazio che cerca casa in affitto, o meglio l’avrebbe trovata con un canone annuo da pagare per un milione e mezzo di euro, defenestrando il direttore generale che da qualche decennio passa da un consiglio d’amministrazione all’altro. Come ben si sa le attività della Regione Lazio sono bloccate da diversi mesi, perché in crisi, e la giunta Polverini ha deciso di approvare un bilancio tutt’altro che tecnico con una manovra finanziaria, come se la giunta fosse nei pieni poteri. Ma con tutto il patrimonio immobiliare regionale c’era bisogno di andare in affitto?
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I nostri Marò a casa per Natale. L’alta Corte di Kerala ha accolto la richiesta del governo italiano, su cauzione, di rilasciare per due settimane i due militari. I nostri Marò dovranno ritornare in India per il 10 gennaio 2013 e affrontare il processo in corso, a loro carico, per la morte di due pescatori indiani. La cauzione pagata consiste in 60 milioni di rupie, l’equivalente di 826.000 euro.
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Marco Pannella a digiuno totale da 7 giorni. Le più alte cariche dello Stato invitano il leader radicale a smettere di digiunare per non incorrere in una situazione dannosa e molto grave. Pannella ha lasciato la clinica, dove da giorni è ricoverato, per collegarsi con Radio Radicale: ha chiesto di inserire personalità di spicco della società civile in una lista Rosa nel pugno, per risolvere il problema della dignità nelle carceri che quest’anno hanno già visto morire suicidi, dietro le sbarre, 59 detenuti e 9 agenti penitenziari. Il bilancio degli ultimi 5 anni è ancora più duro: 306 detenuti si sono tolti la vita a fronte di tagli nel 2013 di 22 milioni di euro alla voce “vitto per i detenuti”, 19 milioni su “assistenza e rieducazione” e altri 2,3 milioni su “mercedi ai detenuti lavoratori”. Secondo Pannella l’amnistia è oggi l’unica “riforma strutturale possibile”. E per mettere un po’ di pepe su una giornata già carica di sapori forti, definisce “Ponzietto Pilato” il segretario del Pd Bersani che lo aveva sostenuto invitandolo ad abbandonare la protesta.
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Il Partito Popolare Europeo chiede a Monti di candidarsi. Il Premier: Italia europeista. Pressing corale su Mario Monti di candidarsi alla guida dell’Italia. Richiesta unanime da parte del Cancelliere tedesco Angela Merkel, del Presidente francese François Hollande, del Presidente del Partito Popolare Europeo Martens e di molti esponenti autorevoli del PPE e dello stesso ex Premier italiano Silvio Berlusconi. Il premier Monti si è recato a Bruxelles su invito del Presidente del Partito Europeo Martens dove ha illustrato la situazione economica italiana. Nell’intervento Monti ha fatto presente che «qualunque sia il prossimo governo si collocherà nel solco di una partecipazione convinta nella Ue e in un impegno sempre maggiore nell’integrazione».
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Il Premier Monti ha anticipato le sue dimissioni. Lo spartiacque che le renderà effettive sarà l’approvazione della legge di stabilità, dopo la quale le Camere saranno sciolte e si andrà al voto. La priorità a questo punto è la rassicurazione del Governo ai mercati della continuità delle misure del risanamento economico.
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Primarie Pd: vittoria di Bersani. Il segretario del Pd supera il 60% e nel ballottaggio conquista la candidatura a premier per il centrosinistra. I votanti in questa seconda tornata sono calati. A scrutini ultimati Bersani si è attestato al 60,86%, pari a 1.599.567 votanti, e Renzi al 39,14% pari a 1.028.513 elettori. I voti validi sono quindi 2.688.080. Le schede bianche o nulle sono 8.677 pari allo 0,33% dei voti. Nel primo turno i due candidati avevano avuto rispettivamente 1.395.096 e 1.104.958 preferenze, a fronte di un totale di voti espressi di 3.110.210.
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Via libera dell’Onu alla Palestina molto controverso. Sì alla Palestina con 138 voti favorevoli, 9 contrari, 41 astenuti. L’assemblea dell’Onu ha dato via libera alla risoluzione che riconosce la Palestina come Stato Osservatore dell’Onu. Gli Usa hanno votato No come era nelle previsioni. A turbare Israele è stato il Sì dell’Italia, vissuto come una sorta di tradimento. L’ambasciatore israeliano Ron Prosor ha definito la richiesta della Palestina “un passo indietro per la Pace”. Con questa risoluzione l’Onu chiude gli occhi sugli accordi di pace e non conferirà alcuna dignità di Stato. La conferma del Sì dell’Italia è arrivata direttamente da Palazzo Chigi spiegando in una nota che “tale decisione è parte integrante dell’impegno del governo italiano volto a rilanciare il Processo di Pace con l’obiettivo di due Stati, quello Israeliano e quello Palestinese, che possono vivere fianco a fianco, in pace, in sicurezza e mutuo riconoscimento”.
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Siria: bombe su Aleppo, un’ennesima strage. Almeno 15 i morti, tra i quali 5 bambini e 2 donne, in un raid da parte di un cacciabombardiere dell’esercito siriano sulla zona di Aleppo. Ferite 20 persone, alcune delle quali gravemente. Le vittime sono tutti civili. Ci sarà una conferenza delle opposizioni a Roma il 17 e 18 di dicembre 2012. All’iniziativa parteciperanno esponenti di oltre 30 movimenti siriani che rappresentano sia l’opposizione interna che quelle dell’estero.
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Partito delle Libertà: stop alle primarie. Nonostante manchi l’ufficialità la notizia dell’archiviazione delle primarie appare ormai scontata. La rinuncia alle primarie, mai volute da Berlusconi, avrebbe come contropartita da questi l’impegno a non boicottare il partito frenando così il lancio di una nuova “Forza Italia”. Il passaggio formale per l’archiviazione definitiva delle primarie dovrebbe essere un ufficio di Presidenza da convocare i primi giorni di dicembre 2012.
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Tasse: pressione fiscale oltre il 44%. Per le famiglie aggravio da 1.450,00 euro. Non si arresta la crescita del peso fiscale sulle famiglie italiane che a fine 2012 toccherà il 44,7% con un balzo di 2,2 punti rispetto al 2011. Tutto questo si traduce in un aggravio di 1.450,00 euro a famiglia. Da un anno all’altro gli italiani hanno pagato 35 miliardi in più per effetto delle tre manovre che si sono succedute da metà 2011.
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Imprese italiane le più tartassate nella Unione europea, con un carico fiscale pari al 68,3% dei profitti commerciali. L’Italia, oltre ad essere la prima nazione per tassazione nella Ue, si colloca al 13esimo posto della classifica complessiva con il peso del fisco sulle imprese più alto.
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Produttività: intesa raggiunta. No della Cgil. Ecco come cambia il lavoro. Firmato accordo fra imprese, esecutivo e parti sociali. No della Cgil. L’accordo, che fissa le linee programmatiche per la crescita della produttività e della competitività in Italia, conclude un percorso iniziato i primi di settembre. Negli ultimi anni lo sviluppo economico ha registrato ritmi di crescita inferiori rispetto ai partners europei e internazionali con effetti negativi sull’occupazione. Cosa cambia:
– I fondi stanziati dal governo per il prossimo triennio saranno indirizzati a sgravare la busta paga dei lavoratori sulla porzione di retribuzione legata alla produttività. I sindacati chiedono nell’accordo firmato la detassazione del salario di produttività con una imposta pari al 10% per i redditi inferiori ai 40mila euro.
– Meno potere al contratto nazionale. Il contratto nazionale del lavoro verrà depotenziato. I sindacati, caso per caso, potranno scegliere se discutere su un piano territoriale o se accordarsi con una singola azienda.
– Orari e demansionamento. E’ questo il punto che ha portato il Sindacato della Cgil a non firmare. Riguarda la possibilità del demansionamento: un’impresa “in crisi” potrà decidere di declassare di mansione il dipendente rispetto alla sua qualifica. In questo caso è possibile anche una decurtazione dello stipendio.
Secondo fonti governative l’accordo firmato tra le parti rende l’azienda più competitiva e l’accordo garantirà più salario ai lavoratori.
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Il tasso della disoccupazione giovanile è al massimo storico: 36,5%. Quasi 3 milioni i giovani tra i 15 e i 24 anni senza lavoro. L’Istat rileva che il numero dei disoccupati a ottobre 2012 è di 2 milioni e 870 mila. E’ il livello più alto sia dell’inizio delle serie storiche mensili, gennaio 2004, sia dell’inizio delle serie trimestrali, IV trimestre 1992. I dipendenti di lavoro a termine sono 2 milioni e 447mila a cui si aggiungono 430mila collaboratori e sommando le due categorie si arriva 2 milioni 877mila lavoratori precari, anche questo è record.
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Usura: strozzate 600mila persone. La crisi è un supporto molto potente dell’usura. Nel triennio 2010-2012 hanno chiuso 450mila aziende del terziario, 150mila per debito o usura, cancellando così quasi 300mila posti di lavoro. Sono dati emersi dalla seconda edizione del “No usura day”, evidenziati dalla Confesercenti. Gli italiani coinvolti nel mondo usura sono circa 600mila di cui 200mila commercianti.
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Benzina: sciopero dal 12 al 14 dicembre 2012, deciso dalla Figisc-Faib-Fegica-Confesercenti su tutta la rete nazionale da parte di tutti gestori.
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Acea si aggiudica Ceep-Csr Label, bollino Ue responsabilità Sociale. Acea è tra le oltre 20 imprese che hanno ricevuto l’etichetta Ceep-Csr 2012-2013. Il label di riconoscimento delle imprese che forniscono i servizi pubblici migliori e conformi alla responsabiltà sociale d’impresa. La premiazione è avvenuta al Parlamento europeo. L’etichetta Ceep è stata creata nel 2008 e da allora è diventata una sorta di bollino di riconoscimento e un vantaggio competitivo per le imprese nelle gare di appalto.
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Francia: caos nella destra francese. Causa e denuncia di brogli a voto presidenza Ump. 98 voti in più sono quelli che hanno permesso a Jean-François Copé di essere eletto nuovo Presidente dell’Ump, il Partito conservatore. Un risultato che è arrivato dopo 24 ore dalla chiusura dei seggi e a conclusione di un caotico testa a testa con l’ex premier François Fillon. Il giudizio della Commissione elettorale interna del partito ha assegnato il 50,3% a Copé, ex ministro del bilancio, e il 49,7% a Fillon che era stato favorito nei sondaggi.
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Brasile: violenza, un morto ogni 9 minuti. Lo rivela uno studio pubblicato dall’istituto “Avante Brasil” e fondato sui dati del Ministero della salute e dell’Onu. In Brasile, una persona muore ogni 9 minuti e 48 secondi, statistica che, per numero di omicidi, colloca il gigante sudamericano in cima alla lista delle 10 maggiori economie del mondo.
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Uragano Sandy: dall’Italia 100.000 mila euro per Cuba. L’Italia ha stanziato 100 mila euro per aiutare le province orientali di Cuba colpite violentemente dall’uragano Sandy che a fine ottobre ha flagellato l’isola e la costa degli Stati Uniti. Il contributo intende sostenere parzialmente l’appello d’emergenza della federazione internazionale della Croce Rossa.
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Messico e America Centrale studiano costi legalizzazione marijuana. I Presidenti di Messico, Costarica, Honduras, Belize e Guatemala chiedono un esame approfondito delle iniziative varate su “produzione, consumo, distribuzione legale” della cannabis. In un testo in cui si sottolinea l’urgenza di una strategia d’impatto, i capi di Stato esortano inoltre le Autorità dei paesi consumatori a studiare tutte le alternative possibili per eliminare i guadagni esorbitanti dei criminali spiegando che una revisione dell’approccio sin qui speso dalla comunità internazionale non è più rinviabile.
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Sicurezza: nel 2011 cresciuti i crimini nel Lazio. Si è passati da 284.511 a 311.837 casi. E’ quanto emerge dal rapporto 2011 “sullo stato della sicurezza e sull’andamento della criminalità nel Lavoro” realizzato dall’osservatorio regionale sulla sicurezza e la legalità della Regione Lazio. Degli oltre 311mila reati commessi nel 2011 nell’intero territorio regionale, l’82% si è registrato nella sola provincia di Roma mentre il restante 18% si è concentrato nelle altre province.
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Povertà: cresce il divario. Il nuovo rapporto “Nati uguali” di Save the children in occasione della giornata mondiale per l’infanzia ha messo in evidenza i livelli di diseguaglianza a discapito dei bambini più poveri. Secondo il rapporto dell’organizzazione che raccoglie i dati relativi a 32 paesi, il gap tra bambini poveri e quelli ricchi a livello globale è cresciuto del 35% rispetto al 1990 con la conseguenza che in alcuni paesi la mortalità infantile sotto i 5 anni per i bambini poveri è doppia rispetto a quella dei più ricchi.
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Ortofrutta-Cooperative: No a indebolimento organizzazioni dei produttori. Belgio, Spagna, Italia, Francia e Olanda ribadiscono la loro contrarietà all’ipotesi di indebolimento del sostegno alle organizzazioni dei produttori che resta invece una priorità imprenscindibile. Lo hanno ribadito le organizzazioni cooperative dei cinque principali paesi produttori ortofrutticoli europei. Va infine sottolineato che i mezzi finanziari concessi alle organizzazioni produttori ortofrutticole sono molto limitate, inferiori al 2% rispetto al bilancio totale della Pac.
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Lavoro: secondo il Cnel, quasi 1 milione di immigrati in più nel 2020, + 4,5% dal 2010. Nel 2020 i lavoratori immigrati aumenteranno del 45% rispetto al 2010 con circa 900mila occupati in più, mentre l’occupazione italiana resterà costante. Lo afferma la ricerca “Il ruolo degli immigrati nel mercato del lavoro italiano” del Cnel e del Ministero del Lavoro che sottolinea come “non c’è effetto ‘concorrenza’ in termini di perdita del posto del lavoro”. Gli immigrati, infatti, troveranno posti meno qualificati dove supereranno nel 2020 il 50% degli addetti. Il Cnel non rileva, inoltre, un effetto negativo significativo di un’alta presenza di immigrati sulle retribuzioni, mentre c’è un qualche effetto, ma non rilevante, dal punto di vista qualitativo sulla probabilità di trovare un nuovo lavoro per i disoccupati italiani.
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Immigrati: per la prima volta in calo nei campi. Sono 313.724 i lavoratori stranieri impegnati in agricoltura dove per la prima volta troviamo ridotti sia il numero di immigrati che le giornate lavorative per effetto della crisi. E’ quanto afferma la Coldiretti che ha collaborato alla realizzazione del dossier statistico immigrazione Caritas e Migrantes, dal quale si evidenzia che le giornate di prestazione lavorativa nel 2011 sono state 26.190.884 contro le 27.027.935 del 2010. I lavoratori immigrati hanno un’età media di 36 anni e il 71% è di sesso maschile. Sono 172 le diverse nazionalità, anche se a prevalere sono nell’ordine: Romania, India, Marocco, Albania, Polonia, Bulgaria, Tunisia, Slovacchia, Macedonia, Moldavia, Senegal e Ucraina. I distretti produttivi agroalimentari vedono una forte presenza di lavoratori stranieri (in ordine) nelle province di Bolzano, Foggia, Verona, Trento, Ragusa, Latina, Cuneo, Cosenza, Salerno, Ravenna, Bari, Forlì, Cesena, Ferrara, Brescia e Reggio Calabria.
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Rilancio economico con il riciclo. Il riciclo è la via maestra per rilanciare l’economia, ma per avviare l’economia circolare che parte dal rifiuto serve una nuova normativa. A questa conclusione è giunta la ricerca presentata al convegno “Plastica e riciclo di materiali: un’altra via è possibile”, promosso da Eurispes e Federazione Green Economy. Secondo la commissione Ue, se i paesi membri si adeguassero alle normative comunitarie sul riutilizzo, si potrebbero risparmiare 72 miliardi l’anno e creare 400mila posti di lavori entro il 2020. L’Italia invece, seguendo la politica delle discariche e dell’incenerimento, rischia di essere invasa di immondizia e di perdere i finanziamenti europei, mentre spende tanto per far smaltire i rifiuti altrove cedendo alla Cina quella che è ormai considerata una risorsa.
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Eolico: entro il 2020 l’energia prodotta dal vento potrebbe coprire il 12% del fabbisogno globale, valori 5 volte superiori agli attuali, con potenzialità di creare 1,4 milioni di nuovi posti di lavoro e ridurre le emissioni del CO2 di oltre 1,5 miliardi di tonellate l’anno. Entro il 2030 l’energia eolica potrebbe fornire più del 20% della fornitura mondiale di elettricità. Alla fine del 2011 gli impianti eolici hanno raggiunto la potenza globale di 240 GW a livello globale, quantità destinata a crescere.
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Istat: fatturato Industria -4,2% a settembre, -11% su anno. Gli ordini calano del 4% su mese e del 12,8% su anno. A settembre il fatturato dell’industria registra una riduzione del 4,2% rispetto ad agosto con una diminuzione del 3,7% sul mercato interno e del 5,3% su quello estero.
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Federconsumatori: per Natale 2012 si profila un vero e proprio tracollo per i consumi. L’ossevatorio nazionale Federconsumatori sta elaborando le prime risposte al proprio campione in merito alle intenzioni di acquisto da parte delle famiglie durante le festività natalizie. I dati provengono da centri di elaborazione dislocati al Nord, Centro, Sud Italia, sia nelle piccole che nelle grandi città. I primi risultati si rivelano estremamente negativi sia per quanto riguarda la cifra complessiva che le famiglie impiegheranno per gli acquisti natalizi che per i settori di spesa. E non poteva essere altrimenti, considerando sia la fortissima riduzione del potere d’acquisto delle famiglie che abbiamo stimato dal 2008 (-13,2%), che le ricadute economiche negative, pari a 2.333,00 euro a famiglia di spesa omnicomprensiva tra prezzi, tariffe, tasse nel 2012. Inoltre la seconda rata dell’Imu intaccherà fortemente le tredicesime, vanificate da una serie di spese che le famiglie non possono evitare (rate mutuo, assicurazioni, bollette, prestiti, ecc.).
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Per più di 7,2 milioni di pensionati la pensione non supera i 1.000,00 euro al mese. E’ quanto si legge nel bilancio dell’Inps. Nella distribuzione per classi di importo il 52% dei pensionati Inps (7,2 milioni di individui) presenta redditi pensionistici inferiori a 1.000,00 euro mensili e il 24% (3,3 milioni) si colloca nella fascia tra 1.000,00 e 1.500,00 euro mensili. Il 12,7% riscuote pensioni comprese tra 1.500,00 e 2.000,00 euro mensili e il restante 11,2% gode di un reddito pensionistico superiore ai 2.000,00 euro al mese. L’assegno medio per le pensioni di vecchiaia nel 2011 ammonta a 649,00 euro mentre per le pensioni di anzianità si sale a 1.514,00. La spesa pensionistica ha toccato 194,4 miliardi di euro nel 2011, in crescita rispetto ai 191,2 miliardi di euro del 2010. Crollano le pensioni liquidate. Lo scorso anno sono state 964.487 contro 1.127.501 del 2010. Le nuove domande per le pensioni di vecchiaia e anzianità hanno toccato il minimo storico nel 2011, attestandosi a 360.335, per effetto del blocco seguito all’introduzione della cosiddetta finestra mobile.
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Case: nel primo semestre 2012 affitti meno cari nelle grandi città. I canoni di locazione hanno registrato, infatti, una diminuzione dei valori del 2,1 % sui bilocali e del 2,0% sui trilocali. Nelle grandi città la contrazione dei valori è stata del 3,2%. Non si segnalano aumenti dei canoni in seguito all’introduzione dell’Imu, che in parte ha contribuito ad aumentare l’offerta di immobili in affitto e dall’altra ha reso i proprietari più orientati a garantirsi continuità dei pagamenti del canone. Tutto questo ha portato, pertanto, a calmierare i valori.
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Colf e badanti: secondo i dati dell’Inps, dopo anni in cui i lavori domestici erano per lo più appannaggio dei lavoratori immigrati, a causa della crisi e della mancanza di posti di lavoro, anche le donne italiane sono tornate a fare le colf. Nel 2008 le domestiche e le badanti di nazionalità italiane erano 119.936, cresciute negli anni della crisi fino a 134.037 nel 2009, 137.806 nel 2010 e 143.207 nel 2011, 23.000 in più in tre anni, pari a circa il 20%.
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Debutto di Papa Benedetto XVI su “Twitter” il prossimo 3 dicembre 2012. Allo scopo è stata promossa una conferenza stampa alla presenza dei responsabili dell’informazione vaticana. I tweet sono brevi messaggi di testo, lunghi al massimo 140 battute.
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Accuse a Bloomberg: cibi grassi per sfollati. Il sindaco di New York finisce sotto accusa per il cibo pieno di grassi distribuito alle vittime dell’uragano Sandy. Il sindaco, paladino della lotta all’obesità, è passato alla storia per aver bandito nella sua città le bibite gasate extra large. Questa volta è scivolato su una buccia di banana a causa della tipologia di aiuti distribuiti agli sfollati.
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Russia: dal prossimo anno “caro vodka”. A partire dal primo gennaio 2013, una bottiglia da mezzo litro non potrà costare meno di 170 rubli (3,50 euro) contro gli attuali 125 (3,10 euro) con un aumento del 36%. Lo ha deciso il servizio federale per la regolamentazione del mercato degli alcolici, incrementando l’accisa allo scopo di impedire la diffusione di vodka adulterata. Il provvedimento riguarda tutti gli alcolici, con un aumento medio del 30%.