Incompatibile con il carcere, in due mesi ha tentato più volte il suicidio
Ai collaboratori del Garante che lo hanno incontrato, il detenuto ha riferito di aver tentato più volte il suicidio in cella per impiccagione e di essere stato rianimato quando era detenuto a Regina Coeli. L’uomo ha ricevuto la disponibilità ad essere accolto in una struttura a doppia diagnosi di Roma, dove potrà beneficiare di un supporto terapeutico e dell’assistenza di cui ha bisogno, che consentirebbero la drastica riduzione del dosaggio farmacologico cui è, attualmente, sottoposto. «Io credo – ha detto il Garante Angiolo Marroni – che più delle imputazioni e della rilevanza mediatica che queste hanno suscitato, sia al momento importante preservare la salute di un uomo che, per i medici, non è compatibile con il regime carcerario. Per questi motivi ho chiesto al Gup che sta seguendo l’inchiesta di intervenire prima possibile, considerato l’alto rischio suicidiario, per evitare un prevedibile, drammatico esito di tale situazione».