Traduzione di Maria Rivas
Il nuovo segretario divenne subito molto popolare, volto nuovo della democrazia cristiana, espressione di una forte volontà di rinnovamento ideale e di moralità. Caratteristiche che connotarono anche la proposta politica di Enrico Berlinguer, che superò per la prima ed unica volta la Dc alle elezioni europee.

Anche le ultime elezioni sono state clamorosamente segnate da queste caratteristiche. Con l’aggiunta degli errori finali di un ostinato tentativo di sfondamento velleitario e anche un po’ umiliante verso i parlamentari di Grillo e i flop clamorosi nel voto per il Quirinale, prima con Marini, e poi con Prodi. Solo l’estremo aiuto del capo dello Stato Napolitano ha risparmiato una irrimediabile disfatta.
Risalire la china non sarà facile perché bisognerebbe prima di tutto raccontare con verità i gravi errori commessi e indicare -senza recriminazioni, colpi bassi e rimpianti- la nuova rotta necessaria. Il governo Letta dovrebbe non tanto restare fuori dai confronti e dagli scontri interni, ma essere valorizzato e sostenuto in ogni modo come segno evidente del contributo e dell’assunzione di responsabilità di fronte agli enormi problemi della crisi.
Il confronto ed il dibattito interno dovranno opportunamente mettere in rilievo le differenti posizioni e valutazioni, avendo sempre però di mira la funzione che il Pd vorrà svolgere nella società italiana. Soprattutto in termini di ispirazione ideale e di slancio morale che restano motivazioni di fondo non rinunciabili e avvertite sempre come premessa di ogni autentico rinnovamento della politica e dei partiti.