L’insostenibilità dell’indecenza
Di sicuro l’incredibile successo di botteghino dell’ultimo film di Checco Zalone “Sole a catinelle” è dovuto anche al bisogno di evasione e di positiva allegria della gente ormai stanca dei “soliti inquilini” dei “Ballarò, Virus, Piazza pulita, Porta a Porta” ed altri spazi di dibattito domenicali e di quei film scassa-balle, che, dopo averli sopportati non vedi l’ora di una boccata d’aria per riprenderti.
Se poi assistiamo a quella inclassificabile intervista della “consumata e sfatta” Venier all’ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, c’è da ingurgitare un ettolitro di antivomito per resistere. Ebbene questa “anziana signora della domenica mediaset, rai e chissà ancora….” era inginocchiata sotto l’effigie di una “pelosa amicizia con Piero”, riconsolidata, guarda caso, sulle strade della ”povera Via Giulia" a Roma, si è dimostrata così compiacente alla situazione che ha fatto gestire la mezz’ora direttamente dall’intervistato. Tutto in barba alla pubblica decenza.
Forse l’aver venduto in passato “stracci” per sua stessa ammissione l’ha indotta a considerare stracci anche i telespettatori.
Di quanto è accaduto la signora “mò piango” ha trasvolato dimenticando che nella vicenda c’erano droga, soldi pubblici e privati, spacciatori, trans, istituzioni e soprattutto due omicidi, per non parlare del danno d’immagine alla stessa regione.
Il presidente di una regione è un’istituzione e Marrazzo lo era!
Per cosa dovremo ricordarlo ? O rimpiangerlo?
Ha fatto parlare Marrazzo delle sue angosce private familiari e dei suoi genitori come in una foto sbiadita, senza minimamente affrontare con professionalità l’intera vicenda, con i molti interrogativi ancora da chiarire, a ciò si sommi la scelta Rai di far rientrare in video Marrazzo (poteva condurre una trasmissione radiofonica) ed abbiamo sotto gli occhi un piatto vergognoso del quale francamente non basta indignarsi ma bisognerebbe non pagare il canone, considerando il continuo vergognoso uso dello strumento televisivo da parte di chi lo gestisce con spregiudicatezza tutta d’interesse!
Rendiamoci conto: siamo in mano a dei cortigiani che utilizzano, facendosi pagare profumatamente, trasmissioni televisive per compiacere i loro padrini, far lavorare personaggi a loro graditi, scambiandosi comparsate e consolidando popolarità per poi rivendersi come testimonial in pubblicità, si pensi a non so quante apparizioni pagate della Littizzetto, dalle coop ai gestori telefonici.
Il tutto avviene solo in danno della decenza e delle tasche dei consumatori.
E pure questa volta le associazioni per la tutela dei teleutenti dove sono?
Perchè il Ministro del Tesoro, che della Rai è il maggior azionista, non interviene magari per sfiduciare uno strapagato direttore generale per i così bassi contenuti televisivi dai costi elevatissimi?
Vedremo…