Pagamenti obbligatori attraverso Pos – Pensionati italiani all’estero

di | 12 Nov 2013

POINT OF SALE
POS obbligatorio

 

Secondo quanto previsto dall’art. 15 del DL n. 179/2012 convertito con modificazione dalla legge 17 dicembre 2012 n. 221, a partire dal 1 gennaio 2014 i soggetti che esercitano l’attività di vendita di beni e servizi, anche per i professionisti sono tenuti ad accettare i pagamenti effettuati attraverso carte di debito.
Questo per ridurre nella maggiore misura possibile l’uso del contante in favore di strumenti che garantiscono la tracciabilità delle somme utilizzate.
Si attendono, quindi, i decreti del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, con i quali devono essere disciplinati gli eventuali importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati, di attuazione della disposizione.
Dati i tempi ristretti – un mese e mezzo – c’è speranza di una proroga.
Per effetto di tale disposizione commercianti e prestatori di servizi quali pubblici esercizi, saloni di bellezza, società di servizi, e tra i professionisti avvocati, commercialisti, ingegneri e geometri, saranno tenuti, entro la suddetta data, ad organizzare il servizio di pagamento tramite carte di debito.
Con il D. Lgs. 231/2007 è stata raggiunta ampiamente la lotta all’evasione fiscale, che, come noto, ha posto il limite di 999,99 euro per l’utilizzo dei contanti imponendo, quindi, l’utilizzo di strumenti tracciabili come assegni non trasferibili e bonifici.
 
Inoltre a seguito del provvedimento della Banca d’Italia, del 3 aprile 2013, dal prossimo anno dovrà essere prestata particolare attenzione anche alle operazioni, di qualsiasi natura, poste in essere con l’utilizzo di  banconote di grosso taglio euro 500,00 e 200,00 per importi unitari superiori a 2.500,00 euro. In tal caso scatteranno specifici approfondimenti da parte dell’intermediario al fine di escludere fenomeni di riciclaggio.
Questo perché, a detta della Banca d’Italia, l’utilizzo di banconote di grosso taglio presenta un maggior rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. Pertanto questo motivo vincola anche le transazioni degli intermediari finanziari a decorrere dal 1 gennaio 2014.
 
Le attività  commerciali e gli esercizi di qualsiasi tipologia, siano essi per generi alimentari o di altra natura (abbigliamento, arredo, ferramenta ecc.), si avvalgono di appositi apparecchi denominati pos. Tali apparecchiature, sono di piccole dimensioni e servono a rilasciare scontrini relativi alle transazioni eseguite ai propri clienti. Attraverso i pos si possono realizzare dei pagamenti, avvalendosi non di soldi contanti, ma bensì di carte di credito e bancomat. Gli apparecchi pos vengono forniti dalla banca in comodato d’uso o venduti direttamente al cliente.
Nei confronti delle pubbliche amministrazioni i pagamenti, secondo quanto stabilito dallo stesso articolo 15 del DL. n. 179/2012, debbono essere fatte tramite carte di credito, prepagato o strumenti di pagamento elettronico disponibili a partire dallo scorso giugno 2013. Le Pubbliche Amministrazioni sono tenute ad accettare tali pagamenti e sono tenute a pubblicare nei propri siti istituzionali specificando nelle richieste: i codici IBAN identificativi del conto di pagamento con i quali i soggetti versanti possono effettuare i versamenti.
Infine con l’obbligo introdotto non è stata emanata alcuna disposizione che limiti i costi di tale servizio cioè gli oneri bancari connessi a una postazione Pos.
Certamente, riteniamo, che non potranno essere assorbiti ne dallo studio professionale ne dalle altre attività coinvolte altrimenti finirà per essere addebitati al cliente e ad essere sperequative in relazione alle dimensione dell’attività svolta.

PENSIONATI  ITALIANI  ALL’ESTERO

Dal 1 febbraio 2012, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) si è affidato al gruppo Citi per il servizio di pagamento delle prestazioni pensionistiche per i beneficiari che risiedono all’estero.
E’ in corso l’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati esteri ai fini della corretta erogazione dei trattamenti previdenziali.
Con messaggio dell’11 ottobre 2013, l’INPS ha dato notizia che sono incorso le attività preliminari che consentiranno, dalla prima metà del 2014, la gestione da parte di Citibank dei pagamenti all’estero delle pensioni pubbliche (circa 3.800) e dei trattamenti pensionistici della gestione spettacolo e dei professionisti sportivi (1.300).
E’ necessario, però, che i residenti all’estero abbiano chiesto il pagamento della propria prestazione pensionistica al di fuori del territorio nazionale in via continuativa.
Citi ha l’obbligo contrattuale di verificare l’esistenza in vita di tutti i pensionati residenti all’estero almeno una volta l’anno. Al fine di evitare l’erogazione di prestazioni indebite a soggetti diversi dal beneficiario del trattamento pensionistico e per consentire la riduzione dei tempi di lavorazione delle attività di sospensione o chiusura delle posizioni pensionistiche.
 Il 30 Novembre 2012, Citi  ha spedito ai pensionati  una comunicazione con il  Modulo di Certificazione  di  Esistenza in Vita che  deve  essere compilato integralmente e ricevuto a PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom non piú tardi del 3 giugno 2013. Inclusa nella comunicazione, i pensionati riceveranno un Modulo di Certificazione di Esistenza in Vita (modulo giallo) ed una lettera esaustiva contenente le istruzioni su come compilare i moduli.
Sono esclusi: i pensionati residenti all’estero che riscuotono la propria pensione in Italia; i pensionati residenti all’estero che sono anche titolari di trattamenti a carico delle gestioni private INPS e che hanno già prodotto una valida attestazione a seguito del completamento della campagna di verifica dell’esistenza in vita condotta per il corrente anno; i pensionati pubblici che hanno trasmesso una valida certificazione di esistenza in vita successivamente al 1 giugno corrente anno.
I pensionati hanno 120 giorni per trasmettere a Citibank le attestazioni richieste.
Per i pensionati che non avranno restituito la richiesta di certificazione, Citibank solleciterà, entro la fine di ottobre 2013, l’adempimento dell’invio della documentazione inerente il modulo di certificazione dell’esistenza in vita. La mancata adesione a tale verifica entro il 31 dicembre 2013, comporterà la sospensione a partire dalla prima rata utile dei pagamenti pensionistici.
Le dichiarazioni rese dai pensionati con i moduli di certificazione dell’esistenza in vita devono essere avvallate da funzionari delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero ovvero pubblici ufficiali indicati dalla legge del paese in cui risiedono.
Se il pensionato si trovi in grave stato di infermità fisica e/o mentale oppure se si tratta di soggetti disabili che risiedono in istituti di riposo o di cura la dichiarazione dovrà essere rilasciata dal medico, sotto la propria responsabilità, attestando che il pensionato é in vita ed é impossibilitato a seguire la procedura standard. Così per i reclusi in istituti di detenzione la dichiarazione dovrà essere rilasciata da un rappresentante o tutore legale del pensionato (modello verde).
I moduli, su richiesta del pensionato o del Patronato, potranno essere inviati da Citi a mezzo e-mail in formato PDF.
Nello svolgimento del servizio di pagamento, Citi tratterà i dati personali, in qualità di responsabile della procedura, in conformità alla normativa sulla privacy prevista dal Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196. Le informative individuali oltre che essere regolamentate dalle norme in materia di protezione dei dati personali dovranno tener conto delle istruzioni fornite da INPS, in qualità di titolare del trattamento