Hartung, l’estetica prima della forma
Il segno di Hartung, veloce, immediato, pulito, senza ripensamenti, è un lampo, un gesto, una volontà di comunicare al mondo la necessità estetica al di là di ogni forma , l’irriducibilità dell’espressione artistica è contenuta nel segno che esplode, si ripete, netto, di getto.
L’artista non si trattiene nell’esprimere in negativo l’insostenibilità della crisi, crisi fra cultura e potere, crisi dinanzi alla possibilità di essere ridotto a prodotto, domande che intercettano la coscienza sulla forma e sui motivi dell’esperienza estetica. Il segno diviene paura, emozione, empatia, volontà e rivelazione, un lampo su una crisi etica. Oltre l’immagine, oltre la forma Hartung esprime l’energia e il dinamismo di una ricerca, quella di sapere chi sia l’artista e cosa sia l’arte, ci interroga sulla storia e sull’arte, sul valore del gesto, attraverso l’irriducibilità del suo segno.


“La radice del segno. Hans Hartung. L’opera grafica” è il titolo dell’esposizione a Palazzo Poli (Fontana di Trevi) fino al 2 marzo 2014, comprende 138 fogli con disegni e quadri.
La mostra è Organizzata dallo Stato Italiano, Ministero per i Beni Culturali, tramite l’Istituto Nazionale per la Grafica, l’ingresso è libero.
Questo segno compiuto di Hans Hartung moltiplica il suo significato, diventa informale, è un fuoco grafico che non si spegne nello spazio, continua a chiedere la necessità di un estetica oltre ogni compromesso, rimanda alla musica, al ritmo, alle corde degli strumenti musicali, a una filosofia dell’arte che dica l’urgenza della denuncia e la sua difficoltà a chiudersi in una forma, è nella tragedia della storia.
La mostra è Organizzata dallo Stato Italiano, Ministero per i Beni Culturali, tramite l’Istituto Nazionale per la Grafica, l’ingresso è libero.
Questo segno compiuto di Hans Hartung moltiplica il suo significato, diventa informale, è un fuoco grafico che non si spegne nello spazio, continua a chiedere la necessità di un estetica oltre ogni compromesso, rimanda alla musica, al ritmo, alle corde degli strumenti musicali, a una filosofia dell’arte che dica l’urgenza della denuncia e la sua difficoltà a chiudersi in una forma, è nella tragedia della storia.

Hans Hartung, croce di guerra e medaglia d’oro al valor militare nella Legione Straniera contro il nazismo, nasce a Lipsia nel 1904. A partire dall’esperienza Bahaus studia filosofia e si interessa alla musica, è allievo di Kandiskij . Si rifugia in Francia, passa in Spagna dove viene incarcerato per sette mesi. Torna alla Legione Straniera, ferito perde una gamba.
Non sta tranquillo nel suo studio. Le ultime opere le dipinge stando sulla carrozzella. Muore ad Antibes nel 1984.
Non sta tranquillo nel suo studio. Le ultime opere le dipinge stando sulla carrozzella. Muore ad Antibes nel 1984.