Gli eventi culturali. Mostre ed eventi in Italia e nel mondo

di | 1 Apr 2014

Paolo Antonio Paschetto. Artista, grafico e decoratore tra liberty e déco
In mostra il ricchissimo materiale inedito conservato presso gli eredi dell’artista a Torre Pellice. La mostra è la prima monografica tenutasi a Roma dal 1938

In occasione della ricorrenza dei 50 anni dalla morte di Paolo Antonio Paschetto, pittore, decoratore, illustratore nonché autore del bozzetto dello stemma della Repubblica italiana, sono promosse in varie sedi manifestazioni dedicate alla sua attività. A Roma si terranno due diverse esposizioni, contemporanee e correlate ma su temi differenti, una promossa da Roma Capitale presso il Casino dei Principi di Villa Torlonia su Paschetto pittore e decoratore, una promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo presso la sede dell’Istituto Nazionale per la Grafica, dedicata all’emblema della Repubblica ed alla produzione grafica.
La mostra Paolo Antonio Paschetto. Artista, grafico e decoratore fra liberty e déco al Casino dei Principi, la prima monografica tenutasi a Roma dal 1938, basandosi sul ricchissimo materiale inedito conservato presso gli eredi dell’artista a Torre Pellice, intende proporre al pubblico la figura poco nota di un importante artista formatosi nell’ambiente romano del primo ‘900 che nella Città svolse una intensa carriera di artista decoratore fino agli anni successivi alla proclamazione della Repubblica Italiana, della quale disegnò l’Emblema identificativo ufficiale adottato il 5 maggio del 1948.
Attraverso le sue diverse sezioni dedicate ai grandi cicli pittorici laici e religiosi, ai modelli decorativi per gli interni, di squisito gusto art nouveau, all’attività di progettazione di oggetti d’arredo e d’uso, alle vetrate, fino alla produzione grafica nell’ambito della pubblicità e della filatelia, la mostra intende riproporre la versatile attività dell’artista, chiarendone gli ambiti operativi e ritrovando in ogni aspetto l’intenzionalità estetica e il rigore progettuale che lo rendono a pieno titolo un protagonista della cultura artistica italiana del primo Novecento.

Artista/i: Paolo Paschetto
Curatore/i: Giovanna Alberta Campitelli e Daniela Fonti
Catalogo: Gangemi Editore Spa

Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi
dal 26 febbraio 2014 al 28 settembre 2014


Europeana Collections 191-1918
Collezioni Europeana 1914-1918 creeranno entro il 2014 – il centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale – una collezione digitale sostanziale del materiale da collezioni delle biblioteche nazionali di dieci biblioteche e altri partner di otto paesi che si sono trovati in diverse parti del conflitto storico .
La prima guerra mondiale fu un conflitto su scala senza precedenti che ha colpito la vita di ogni giorno di quasi tutti gli europei e molte persone che vivono in altre parti del mondo. La memoria della guerra, i suoi eventi e le conseguenze, le sue vittime ei vincitori, rimane molto vivo oggi. E ‘diventato parte della memoria individuale e collettiva dell’Europa.
Il progetto triennale farà più di 400.000 articoli digitalizzati della Prima Guerra Mondiale pubblicamente e liberamente disponibili online per la prima volta – di contenuto che spesso è raro ed estremamente fragile a causa del peggioramento della qualità della carta è stato prodotto su e in genere solo accessibile in sale di lettura.
La collezione digitale si estenderà la gamma completa delle collezioni delle biblioteche nazionali, tra cui libri, giornali, riviste trincea, mappe, spartiti, letteratura per bambini, fotografie, manifesti, opuscoli, volantini di propaganda, opere d’arte originali, opere religiose, medaglie e monete.
Questo materiale metterà in evidenza l’importanza della prima guerra mondiale per una comune identità europea ed essere riflessiva delle diverse esperienze dei singoli e dei gruppi su tutti i lati del conflitto, tra cui diverse comunità politiche, sociali e religiose etniche e linguistiche coloro che si oppongono alla guerra. Esso consentirà nuove interpretazioni della storia che vanno ben oltre la storia militare tradizionale e includono reinterpretazione artistica e culturale delle esperienze del 1914-1918.
 

Casa Allegria
Nel nostro Paese i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano né lavorano sono oltre 2 milioni. Un dato allarmante, aggravato dalla crisi economica che confina i ragazzi ai margini del mercato occupazionale. In questa situazione di difficoltà la Fondazione Mike Bongiorno ha avviato il progetto Casa Allegria, ad oggi cinque sono le case allegria sul territorio del nord italia.
Lo Casa è un spazio aggregativo per giovani che si affacciano al mondo del lavoro dove confrontarsi con i propri coetanei, avvicinarsi all’arte ed all’artigianato, alla cultura, ai media ed al volontariato, per apprendere competenze importanti ed utili ad inserirsi nel mondo del lavoro e sviluppare progetti imprenditoriali.
Inoltre la Casa Allegria ospiterà progetti a forte impegno e utilità sociale rivolti alle fasce più deboli della società in cui saranno impegnati anche gli stessi giovani coinvolti nelle attività di apprendimento e formazione. In particolare per i più piccoli saranno realizzati – in convenzione con i Comuni di riferimento – asili nido, scuole materne e centri per i minori a cui avranno accesso bimbi svantaggiati segnalati da Enti pubblici o di volontariato.
Il progetto ha previsto uno sviluppo attraverso delle affiliazioni di Enti No profit e Comuni, che disponendo di uno spazio, sono state interessate al progetto. E’ stata individuata la prima “azione pilota” per sviluppare il “prototipo” di Casa Allegria, a Borgomanero nel novarese, insieme a Vedogiovane. Successivamente la rete si è allargata ed è nata una Casa Allegria ad Arona in collaborazione con Meltin Pop, altre all’Ospedale Macedonio Melloni, al carcere San Vittore e al FabLab di Fontaneto.

Immagine dal sito circoclap.it

Fondazione Aida – Svezia Tour 2014
Fondazione Aida presenta Svezia Tour 2014
26-29 Marzo, Storytelling Festival in Västerbotten Teatro Skelleftea
01-02 aprile, Umeå 2014 capitale europea della cultura nel compagnia teatrale Umeå
Cliccando <Infoblad> basso a destra, è possibile scaricare il programma del tour. (allegato in Documenti)

Informazioni
Data: 26 marzo 2014 – 2 aprile 2014

Time: 

Ubicazione: Skellefteå e Umeå

Organizzato da: Fondazione Aida in collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura "CM Lerici"

FAMIGLIA E MERCATO TRA CRISTIANESIMO, EBRAISMO E ISLAM
Seminario di studi intorno al volume L’ECONOMIA DI DIO di G. Delille (editore Salerno, Roma, 2013)
Un filone storiografico recente (P. Prodi, G. Todeschini, P. Evangelisti) ha sottolineato come gli interminabili dibattiti teologici sfociati in regolamentazioni sempre più precise della nozione/funzione della moneta e del denaro, delle transazioni commerciali e finanziarie (per esempio i concetti d’usura e di furto), hanno permesso l’avvio di un’etica degli scambi e lo sviluppo di un “mercato libero” in grado di funzionare secondo leggi proprie parzialmente autonome dai poteri laici e religiosi. G. Delille, comparando le situazioni delle comunità cristiane, ebree e musulmane del Mediterraneo, ha cercato di mostrare come le prescrizioni profondamente divergenti riguardanti l’incesto, la filiazione e gli scambi matrimoniali, imposte dalle tre religioni monoteistiche, abbiano ulteriormente condizionato i meccanismi di circolazione dei beni.
Diversamente dal mondo musulmano, l’esogamia estremamente ampia imposta, in Occidente, dalla Chiesa avrebbe, liberato il mercato dal controllo stretto delle famiglie, permesso la trasmissione delle ricchezze attraverso le donne e, di conseguenza, accentuato il carattere incerto e dunque autonomo e dinamico del mercato. Sono queste riflessioni che, attraverso nuovi temi, nuovi quadri cronologici e un confronto dialettico inedito tra i precetti delle diverse religioni, tentano di rinnovare i dibattiti, sempre fondamentali, sulla “nascita” del capitalismo (M. Weber) o sulla “grande trasformazione” (K. Polanyi), che il seminario di studi su “L’economia di dio” si propone di discutere e approfondire in un quadro comparativo mediterraneo.
Giovedì 3 aprile 2014

École française de Rome
Piazza Navona, 62
00186 Roma
 

dal sito roma.cervantes.es

POP LATINO (Subrealismo criollo”)
Fotografie di Marcos López
Il subrealismo creolo, non ha necessariamente a che fare con il surrealismo.
Come d’altronde il pop latino non ha necessariamente a che fare con la pop art. Il subrealismo creolo è equivalente al surrealismo autodidatta, è come usare la parola espressionismo,nel senso di necessità di esprimere
fortemente qualcosa. L’ovvietà. L’adolescenza. Il desiderio e la repressione.
La colpa. Universalizzare l’intreccio emozionale dei ricordi, le scene dell’infanzia, mischiarli con ciò che tecnicamente si chiama “colore locale” e sentire, credere che sto realizzando una cronaca socio politica dell’epoca, anche se in realtà sto pensando all’odore che aveva la maestra della prima elementare. La fotografia, per concludere, è un ottimo strumento.
Con il colore rosso dipingo i corpi dei miei modelli per simulare il sangue.
Con lo stesso colore, rimarco il sangue sulle copie dipinte a mano. Lavorare nel punto di incontro tra ciò che è analogico, digitale, documentale, teatrale, pittorico. Mettere in scena immagini che sono il prodotto della rielaborazione del mio dolore, della mia malinconia, dandogli forma nella trama e il colore nei contorni. Riciclare le influenze del sud. Essere del sud.
Lasciare affiorare l’incrocio di razze. Che il risentimento si trasformi in un atto poetico. Che l’ironia non offuschi la tenerezza.
Marcos López – Marcos López ––– Fotografo Fotografo Fotografo —- Santa Fe, Argentina. 1958. Santa Fe, Argentina. 1958. Santa Fe, Argentina. 1958.
Inizia a scattare delle fotografie in bianco e nero nel 1987.
Nel 1982 si trasferisce a Buenos Aire, quando ottiene una borsa di studio dal Sovvenzionamento Nazionale per le Arti e la Ricerca.
Nel 1989 si unisce alla 1° classe di borsisti stranieri della Scuola Internazionale di Cinema e TV di Cuba e realizza documentari per il cinema e video di 16 mm.
Comincia a studiare il colore realizzando la serie Pop Latino negli anni 90 e, negli ultimi anni, la serie Surrealismo Creolo.
Le sue fotografie fanno parte della collezione del Museo Nacional de Arte Reina Sofía e del Museo di Arte Contemporanea di Castiglia e León in Spagna, della Fondazione Daros – America Latina in Svizzera e di altre collezioni pubbliche e private.
Libri pubblicati: Ritratti (1993) ristampato nel 2006, Pop Latino (2000), Surrealismo Creolo (2003), Il giocatore (2007), Pop Latino Plus (2007), e Marcos López (2010).
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Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia – Instituto Cervantes di Roma
Info: 06 8537361
 
 

ROSA RAME
Salvator Rosa incisore nelle collezioni dell’Istituto nazionale per la Grafica

L’Istituto nazionale per la Grafica dedica per la prima volta una mostra monografica all’opera grafica di Salvator Rosa (Napoli, 21 luglio 1615 – Roma, 15 marzo 1673) esponendo il proprio patrimonio di matrici, stampe e disegni dell’artista napoletano.
90 acqueforti, 30 matrici, 10 disegni, vengono offerti all’attenzione del pubblico e degli studiosi negli spazi espositivi del Museo dell’Istituto in via della Stamperia. Accanto alle opere di Rosa, 5 volumi, 5 documenti autografi, prestati dalla Biblioteca nazionale centrale di Roma, dalla Biblioteca nazionale di Napoli, dalla Biblioteca dell’Accademia dei Lincei e Corsiniana, e dalla Biblioteca dell’Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte, documentano momenti e temi biografici dell’artista. Sono esposte anche 2 incisioni di Jusepe de Ribera e 2 incisioni di Filippo Napoletano.
Oltre al Codice Rosa di cui si ricostruisce la storia e si avanzano nuove interpretazioni (taccuino o album) sono esposti il bozzetto, la matrice e la stampa de La Caduta dei giganti, il Genio di Salvator Rosa e Alessandro Magno nello studio di Apelle. Esposte anche le 62 figurine e tutte le acqueforti di medio e grande formato.
"Una mostra articolata – dichiara Maria Antonella Fusco, dirigente dell’Istituto nazionale per la Grafica – che l’Istituto nazionale per la Grafica organizza in vista delle celebrazioni per i 400 anni dalla nascita di Salvator Rosa".
Il catalogo, in italiano e in inglese, a cura di Maria Rosaria Nappi, contiene saggi critici sulla figura dell’artista con collegamenti all’ambito culturale nel quale operava, e pubblica documenti inediti sulla sua attività incisoria.
Gli altri autori del volume sono: Grazia Pezzini Bernini, già responsabile del Laboratorio di Restauro della carta dell’Istituto nazionale per la Grafica; Gian Giotto Borrelli, docente di Storia dell’Arte dell’Università di Suor Orsola Benincasa; Giuseppe Trassari, responsabile del Laboratorio di Diagnostica per le matrici dell’Istituto, insieme a Lucia Ghedin e a Luigi Zuccarello.
Alla mostra saranno collegate iniziative didattiche, incontri, eventi spettacolari, il cui calendario sarà pubblicato e aggiornato sul sito dell’Istituto: www.grafica.beniculturali.it

Periodo espositivo: dal 10 aprile al 29 giugno 2014
Sede: Museo dell’Istituto, via della Stamperia 6, Roma
Orari di visita: dalle 10,00 alle 19,00 tutti i giorni escluso il lunedì
Ingresso libero
Catalogo: Gangemi Editore

Ufficio Stampa Istituto nazionale per la Grafica
Responsabile Angelina Travaglini
con la collaborazione di Roberta Ricci
cell. 334.6842173

angelina.travaglini@beniculturali.it
in-g.ufficiostampa@beniculturali.it

www.grafica.beniculturali.it