Foto di Carla Morselli

Descrive l’addestramento di un agente del Mossad e elenca la storia e l’avvicendarsi dei vari capi. Le sezioni di analisi, di azione politica, fino alla guerra psicologica e di propaganda . Il volume , molto tecnico ,riferisce di una struttura a difesa dello stato .
Presidente Colonna Vilasi qual è il motivo che l’ha spinta a scrivere questo libro ?
“La storia del mossad è una storia esemplificativa, essendo studiosa di geopolitica e geostrategia, studiare la storia del mossad è stato per me occuparmi di una delle più interessanti agenzie di intelligence, insieme alla Cia, il Mossad è stato fautore di importanti azioni di intelligence .Non tutte le operazioni sono state importanti e significative, però possiamo dire che fra le agenzie di intelligenze è una delle più efficienti avendo una rete capillare in tutto il mondo e potendosi basare anche sulle comunità ebraiche presenti dappertutto. Ha una struttura fra le migliori al mondo per addestramento, le prove difficili ed estreme che fanno della persona e dell’ agente del mossad un agente speciale. Il mossad è costituito da uomini brillanti da direttori efficienti, laddove c’è necessità di tutela della sicurezza degli interessi israeliani, là c’è il Mossad”.
A quali fonti ha fatto riferimento per scrivere il libro?
“I dati sono tutti pubblici mi rifaccio all’open sources, a dati non segreti, atti e storia di quello che conosciamo, anche se molte azioni sono sconosciute. Sappiamo poco del MI6, ma dopo gli attentati ai treni di Athocha in Spagna la mission dei servizi inglesi è cambiata e allora il governo inglese ha varato un programma nuovo “ Contest” di cui nessuno sa niente. Nella penetrazione e nella lotta al movimento terrorista in Nord Africa e medio oriente fanno trapelare alcune operazioni ma la maggior parte è sconosciuto. MI6, CIA, Mossad : molto resta sconosciuto e tutelato da segretezza. Parlare di intellingence è parlare della storia e della politica estera di un paese e delle sue relazioni a tutela dell’interesse ebraico in tutto il mondo e vuol dire parlare di quello che la politica di quel momento ha deciso che fosse consono che facesse”.
Che tipo di controllo degli stati sulle intelligence ?
“Il governo britannico sta varando la legge in merito alle intercettazione telefoniche questo fa capire come il governo del momento decide la politica estera e la politica dell’intelligence. La CIA , ad esempio , ha un forte peso sul gruppo di potere che è intorno al presidente Obama, però ci sono stati anche presidenti che non hanno tenuto in considerazione i consigli della CIA, l’intelligence è riferibile alla politica del momento. Dal punto di vista dell’Europa, si rileva il dato che non è unita, si doveva attuare una politica comune, un esercito europeo, in realtà non c’è un’intelligence europea, ogni paese è concentrato sull’interesse nazionale . All’indomani del l‘11 settembre le intellingence mondiali hanno deciso di cambiare la mission, hanno dovuto cambiare e questo ha fatto sì che siano nate delle collaborazioni, tuttavia vi è una gelosia , vi è una maggior condivisione negli ultimi dieci anni, ma ogni paese si tiene le informazioni .Ci sono paesi che condividono ma non totalmente. In un contesto internazionale l’amico e il nemico sono ancora concetti machiavellici, all’indomani della caduta del muro di Berlino, i due blocchi si sono sfaldati, ciò ha determinato una situazione di instabilità “colui che oggi mi è amico domani può diventare il mio nemico”.
E in merito ad un controllo pubblico delle azioni intelligence , cosa ne pensa ?
“ Il Servizio segreto inglese ha desecretato molti documenti , esiste un centro dati a 20 km da Londra a cui si può accedere, la CIA due mesi fa ha desecretato molti files, tuttavia vi sono documenti che rimarranno segreti e lo rimarranno sempre”.
Ha ricevuto minacce?
“Le stese minacce di chi tratta o di chi si occupa di intelligence di mafia e di camorra” .