Elaborazione Immagine di Carla Morselli
Su 1.424 , sono circa una su quattro, le partecipate da enti locali con un rendimento negativo rispetto al capitale investito . E’ quanto si può leggere sul sito del Governo, da uno studio elaborato dal commissario alla Spending Review, Carlo Cottarelli che passa a setaccio 5.264 società per le quali sono disponibili i conti del 2012 e che completa la relazione del gruppo di lavoro dedicato alle partecipate stesse, consegnata al Comitato interministeriale il 7 agosto scorso.
"La pubblicazione di indici che misurino l’efficienza delle partecipate – è spiegato sul sito della Spending Review – può costituire un importante stimolo al miglioramento delle attività di queste società" e "come punto di partenza viene oggi pubblicato su questo sito un fondamentale indice di efficienza, il ‘Return on Equity’ (Roe) calcolato come rapporto percentuale tra risultato netto e mezzi propri".
Tra le partecipate degli enti locali, censite dal ministero dell’Economia, ce ne sono ben 1.075 i cui bilanci 2012 risultano, al momento, “non disponibili all’accesso” anche per il commissario ai tagli ; si va da aziende per il turismo ad associazioni per la formazione a consorzi per la tutela dei parchi. In aggiunta, ce ne sono 86 per le quali i dati riportati nella banca dati del Tesoro non quadrano !
Le tre partecipate con un "rosso" maggiore sono l’immobiliare Cmv di Venezia (-20,3 milioni), la Fiera di Roma (-15,7 milioni), la società di trasporti del Lazio Cotral (-14,9 milioni). Quindi , a quanto , pare dalle partecipate si possono risparmiare 12,3 miliardi.
Partiamo o arriviamo proprio alla Regione Lazio , ecco un prospetto pubblicato sul sito istituzionale della Regione Lazio recante l’elenco di tutte le società partecipate e/o partecipate.




V.tabelle pubblicate sito Reg.Lazio
Come si può ben vedere è un vero e proprio “poltronificio” consolidato negli anni e purtroppo non smentito, anzi…., potenziato dalla Giunta Zingaretti.

A tale preoccupante quadro si aggiungano le strutture di emanazione del Consiglio regionale : Istituto Jemolo e Crel e udite udite Associazione ex consiglieri regionali!
Per lo Jemolo , abbiamo chiesto l’abolizione di un affollato antico collegio dei probiviri.
E dopo tempo ci siamo riusciti. In seguito abbiamo segnalato anche la permanenza del commissario nominato nonostante fosse stata deliberata la durata di un solo anno , durata ovviamente disattesa e noi , come Testata , chiediamo la nomina di un Presidente prestigioso fuori dai gradimenti politici.
Per il Crel, sarebbe proprio il caso di chiuderlo, considerando che per un ente nazionale, similare per compiti come il Cnel, il Governo Renzi ha deciso di chiuderlo.
Sempre parlando di Crel , perché non ha mai informato la pubblica opinione che nel Lazio, a detta del Segretario della Cgil Di Berardino , che dal 2008 ad oggi si sono persi oltre 150mila posti di lavoro?
Per l’Associazione degli ex consiglieri , ci chiediamo a cosa serva , solo per occupare la sede e il personale presso il Consiglio regionale della Pisana ?
Un poco di sobrietà non guasterebbe…
Altri documentati Enti “mangia soldi” sono le troppe Ipab (istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza), perché non accorparle?
Perché tutto questo pullulare di consigli di amministrazioni con politici trombati molto ben retribuiti? Questo contiene la spending review invocata da Giunta e Consiglio Regionale del Lazio ?
O vogliamo passare alle nomine in silenzio di questo “agosto 2014 impegnativo” del Presidente Zingaretti , ecco l’elenco:
sono stati infatti nominati i revisori di conti delle ATER della Provincia di Roma, del Comprensorio di Civitavecchia, del Comune di Roma, della Provincia di Frosinone, di Rieti, di Latina e di Viterbo. Ma non solo ecco anche direttori e commissari di parchi e riserve naturali. Il Parco regionale dei Castelli Romani, quello dei Monti Simbruini , quello di Monti Navegna e Cervia, quello dei Monti Ausoni e Lago di Fondi, quello del parco della Riviera di Ulisse, del parco di Nazzano e Tevere Farfa, dell’Appia Antica, del parco dei Monti Lucretili, poi quello dei Monti Aurunci e quello del Parco di Veio. Poi le nomine di Roma Natura, del commissario straordinario dell’Arpa e anche quello dell’Ente regionale Monti Cimini e della Riserva naturale Lago di Vico.
In sintesi vale la pena leggere quanto pubblicato sempre sul sito Regione Lazio per leggere il singolare “libro di buone intenzioni”.

“Il Consiglio approva: la nuova spending review è legge.
04/07/14 – Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (Pd), ha approvato, con 26 voti a favore e 18 voti contrari, la proposta di legge regionale n. 147, recante "Misure finalizzate al miglioramento della funzionalità della Regione Lazio: disposizioni di razionalizzazione e di semplificazione dell’ordinamento regionale, nonché interventi per lo sviluppI nuovi tagli alla spesa.
In sintonia con le leggi nazionali in materia di revisione della spesa, la nuova legge prevede il taglio di numerose poltrone nella galassia degli enti e delle società regionali. Si riduce da cinque a tre il numero dei membri dei collegi sindacali delle aziende sanitarie locali. I tre membri dei collegi sindacali di Asl, Ares 118 e degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) saranno così designati: uno dal ministero delle Finanze, due dal Consiglio regionale a maggioranza qualificata. Per quanto riguarda le aziende ospedaliero – universitarie, invece, resta il riparto di un membro designato dalla Regione, uno dal Mef e uno dall’Università. Si stima così un taglio di 42 poltrone e un risparmio di circa 630 mila euro all’anno in compensi. In linea con le politiche di contenimento dei costi degli enti, sarà ridotto da tre a uno il numero dei componenti degli organi di revisione. La nuova disposizione sul revisore unico riguarderà i consorzi di bonifica, l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura del Lazio (Arsial), l’Istituto regionale di studi giuridici A. C. Jemolo, l’Istituto per le Ville Tuscolane (Irvit) e gli enti di gestione delle aree naturali protette. Questo intervento porterà a un taglio di ulteriori 54 poltrone. La nuova legge regionale introduce anche norme volte a fissare un tetto retributivo per i dirigenti e i dipendenti delle aziende territoriali per l’edilizia residenziale pubblica (Ater).
Si prevede inoltre la soppressione:
– dell’Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali del Lazio (Abecol), resasi necessaria esistendo già un apposito organismo nazionale che svolge le sue stesse funzioni. Il risparmio annuo stimato è di 1,2 milioni di euro;
– del "Comitato tecnico-scientifico per l’ambiente", non operativo da anni. Le funzioni di tale comitato saranno ricondotte alle strutture amministrative regionali che si occupano di ambiente;
– del Consorzio di gestione delle grotte di Pastena e Collepardo.
Una norma prevede la riduzione del 30 per cento della contribuzione della Regione Lazio alle spese di funzionamento degli organismi pubblici comunque denominati, come società direttamente o indirettamente partecipate dalla Regione, al fine di conseguire risparmi di spesa da destinare al miglioramento degli equilibri di bilancio. La stessa norma prevede la predisposizione, da effettuarsi entro sei mesi dall’entrata in vigore, di "un elenco degli organismi pubblici, anche con personalità giuridica di diritto privato, rispetto ai quali la Regione contribuisce con risorse pubbliche alle spese di funzionamento".
La nuova spending review regionale fissa infine nuovi obbiettivi per i risparmi di spesa sulle attività amministrative degli assessorati, per un totale di 27,5 milioni di euro.
Niente aumento Irpef per i redditi fino a 28.000 euro.
Si prevede l’esenzione per il 2014 dalla maggiorazione dell’aliquota dell’addizionale regionale all’Irpef, pari allo 0,6%, anche per i soggetti con reddito imponibile fino a 28.000 euro. Il totale complessivo dei soggetti interessati al nuovo beneficio fiscale è quantificabile in 1.174.893 unità. Oltre che per tutti gli scaglioni di reddito fino a 15.000 euro già esentati dall’aumento con la legge di stabilità 2014 (assieme ai contribuenti fino a 50.000 euro di reddito con tre figli a carico), questo nuovo beneficio porta la platea degli esentati a circa due milioni di contribuenti. Il passaggio dell’addizionale regionale Irpef dall’1,73% al 2,33% nel 2014 resta dunque per poco più di 900 mila contribuenti, vale a dire il 31% della platea complessiva di contribuenti regionali.
Apprendistato e lavoratori atipici
La nuova legge regionale prevede l’istituzione della Consulta dei lavoratori atipici e dei libero professionisti e della Consulta dei servizi regionali dell’impiego quali organismi permanenti di consultazione in relazione alle politiche regionali in materia di lavoro. La norma concernente la disciplina sull’apprendistato consente alla Regione Lazio di regolamentare le tre forme di apprendistato: di primo livello, qualifica e diploma professionale, di secondo livello, professionalizzante o di mestiere e di terzo livello, alta formazione e ricerca. In particolare per l’apprendistato di terzo livello, per la prima volta dal 2003, la Regione Lazio ha definito le regole e gli accordi che consentono ai giovani tra i 18 e i 29 anni che frequentano l’università o un master o un dottorato di ricerca o un istituto tecnico superiore di poter lavorare e studiare contemporaneamente.
Gli interventi per i comuni del Lazio
Si istituisce il "Fondo per il riequilibrio territoriale dei comuni del Lazio", con una dotazione di oltre 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016. Tale fondo sarà ripartito tra i comuni in base al numero di abitanti, la capacità fiscale, gli indicatori di fabbisogno di infrastrutture. Una quota di tale fondo è destinata anche alla valorizzazione e promozione economica del litorale laziale. A tale proposito, si rafforza il coinvolgimento dei comuni nella classificazione delle aree demaniali. Tra i nuovi compiti attribuiti ai comuni, in aggiunta a quelli relativi al rilascio, il rinnovo e la revoca delle concessioni relative alle aree demaniali marittime, rientrerà anche quello, finora in capo alla Regione, concernente la classificazione di tali aree, in relazione a determinati criteri.
S’apre una nuova stagione di relazioni finanziarie con le autonomie locali del Lazio, attraverso una norma volta a facilitare la restituzione dei debiti maturati anche dagli enti locali nei confronti della Regione non solo di natura tributaria.
Le società controllate dai comuni e partecipate o finanziate dalla Regione avranno l’obbligo di inviare entro trenta giorni il proprio piano industriale o di ristrutturazione alla Regione per l’approvazione.
Nuove regole per la sanità privata
In un’ottica di mercato, sono liberalizzate le procedure per il rilascio delle autorizzazioni alla realizzazione, ampliamento trasformazione e trasferimento delle strutture sanitarie private, legando il rilascio delle stesse solo alla verifica dei requisiti tecnici, gestionali e strutturali, e non in relazione alla valutazione del fabbisogno di assistenza sanitaria risultante dall’atto programmatorio generale.
Si fissano regole più stringenti per la nomina dei direttori sanitari di Asl e aziende ospedaliere, Ares 118 e degli Irccs con una riduzione degli spazi di discrezionalità nelle nomine e un conseguente innalzamento delle qualifiche. Viene escluso dalla nomina a direttore generale di Asl e aziende ospedaliere "chi, ritenuto responsabile di condotte dolose, sia omissive che commissive, sia stato condannato dalla Corte dei conti, anche con sentenza non definitiva".
Tra gli altri interventi, il provvedimento prevede l’istituzione del Catalogo regionale dei sinkhole, vale a dire i fenomeni naturali di sprofondamento dei terreni del Lazio, l’istituzione di un fondo di rotazione per la concessione di prestiti a tasso agevolato per sostenere le industrie cinematografiche e audiovisive del Lazio, la semplificazione delle procedure amministrative relative all’autorizzazione allo svolgimento delle attività estrattive minerarie. E via libera anche all’istituzione dello sportello unico per le attività produttive (Suap), e agli interventi per il sostegno allo sviluppo e all’occupazione nelle aree interessate dalla crisi dello stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone. La pl 147 detta anche nuove disposizioni in materia di interventi a sostegno delle attività produttive, del microcredito e delle imprese operanti nel settore dell’edilizia abitativa.
Altri interventi riguardano la razionalizzazione della macchina amministrativa regionale. L’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) dovrà superare l’attuale gestione commissariale e provvedere alla propria riorganizzazione interna con la nomina del direttore generale e dei due vicedirettori. La mission di Lazio Service, la società che ha per oggetto sociale lo svolgimento di attività e servizi strumentali alle finalità della Regione Lazio, viene adeguato alla più recente normativa nazionale e comunitaria in materia di società in house.”
Buone intenzioni dunque , e a leggerle molto bene ,già contenute nei piani snellimento
e risparmio delle Giunte precedenti…
Inoltre Presidenti Zingaretti e Leodori , perché non risparmiate sugli stipendi dei vostri collaboratori e sui consulenti , di seguito gli importi da voi stessi pubblicati, non spaventatevi!
VENAFRO MAURIZIO – Struttura di appartenenza: Giunta Sottostruttura di appartenenza: UFFICIO DI GABINETTO DEL PRESIDENTE -Stipendio tabellare annuo lordo €170.000,00
TARDIOLA ANDREA Struttura di appartenenza: SEGRETARIATO GENERALE
Stipendio tabellare annuo lordo €170.000,00
Non abbiamo letto, forse per nostra negligenza ,quanto prende Antonio Calicchia, Segretario generale del Consiglio.
Quindi la Regione in tempi di risparmio ha due segretari generali, complimenti!
Leggiamo pure quanto scritto lo scorso settembre 2013TLuciana Matarese, L’Huffington Post e postato sul sito Lazio Cinque Stelle).
“ Regione Lazio, la denuncia del M5S "Zingaretti in una delibera aumenta compensi di capo di gabinetto. Il tempo di pubblicare la delibera sul Bollettino ufficiale e il capo di gabinetto e il segretario generale della Regione Lazio vedranno crescere il loro stipendio annuo del 30 per cento. La proposta, nero su bianco nell’atto di Giunta n. 79 del 28 aprile scorso, arriva dalla presidenza della Pisana e fa parte delle modifiche che l’esecutivo di Nicola Zingaretti intende apportare al regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della giunta.Del riassetto, dunque, beneficeranno i due vertici della Regione, entrambi di nomina politica. Di chi si tratta? Il capo di gabinetto è Maurizio Venafro, uomo di punta della sinistra romana, oggi alla Pisana col medesimo incarico che aveva ieri a Palazzo Valentini, al fianco di Zingaretti presidente della Provincia, in passato capo della segreteria di Rutelli sindaco di Roma prima e poi direttore della comunicazione con Marrazzo presidente regionale , e direttore della comunicazione ". C’è poi stata una replica farraginosa di Zingaretti ,abbarbicata sugli specchi.”
Allora la Regione ha realizzato solo la spending abbandonando la review,buono a sapersi.