Genova per noi …

di | 16 Ott 2014

"Ma quella faccia un pò così quell’espressione un po’ così che abbiamo noi mentre guardiamo Genova ed ogni volta l’annusiamo circospetti ci muoviamo un po’ randagi ci sentiamo noi. Un po’ randagi ci sentiamo noi."

         (Paolo Conte)

L’ alluvione di Genova, le tragiche conseguenze che hanno ferito gli abitanti della città, che ne pagheranno il costo umano ed economico molto a lungo, interessano direttamente tutta la comunità nazionale, che rimane interdetta su come tutto questo possa succedere e ripetere di nuovo dopo cinquant’ anni.
Il quadro è desolante ! La mancanza di una politica di tutela del territorio e dell’ambiente a tutti i livelli, le inadeguatezze degli enti locali e della protezione civile, le difficoltà dello stesso associazionismo civile e solidale ad intervenire come un primo soccorso.
Le immagini di questi cittadini con la pala in mano, che si danno spontaneamente da fare per ripulire le loro case e gli spazi circostanti cercando affannosamente di salvare quanto rimane , con i fischi giustificati al Sindaco e a Grillo.
E rimangono le polemiche su chi non ha dato l’allerta in tempo e soprattutto sugli imponenti fondi disponibili da tempo e non impiegati per mettere in sicurezza il Bisagno.
Brutta storia italiana di risorse bloccate e di conflitti burocratici tra governo centrale e Regione Liguria , una serie sterminata di ricorsi amministrativi tra ditte per aggiudicarsi gli appalti.
Bagnasco, cardinale di Genova, parla di responsabilità di tutto il sistema , di solitudine dei cittadini abbandonati a se stessi nel momento del massimo bisogno , e noi  gli chiediamo lui dov’era ?
Condoni e facili licenze edilizie a Genova come in tutta Italia stanno provocando il disfacimento materiale dell’intero territorio e non bastano le ipocrite meraviglie
e gli scontati cordogli delle istituzioni immobili.
La vicenda di Genova è l’emblema della condizione del Paese ormai in coma!

Vignetta di Giulio Laurenzi