A rischio poverta’ 28,4% italiani 50% famiglie vive con 2mila…

 

dal sito www.agi.it

(AGI) – Il 28,4% della popolazione italiana e’ a rischio di poverta’ o esclusione sociale. Lo rileva l’Istat in un report sui redditi. Il dato e’ riferito al 2013 ed e’ derivato dalla combinazione della grave deprivazione materiale e della bassa intensita’ di lavoro e corrisponde alla quota di popolazione che sperimenta almeno una delle suddette condizioni. Rispetto al 2012, l’indicatore diminuisce di 1,5 punti percentuali, a seguito della diminuzione della quota di persone in famiglie gravemente deprivate (dal 14,5% al 12,4%); stabile la quota di persone in famiglie a rischio di poverta’ (19,1%) e in leggero aumento quella di chi vive in famiglie a bassa intensita’ lavorativa (dal 10,3% all’11,0%).
Istat: una famiglia su due vive con 2.000 euro al mese
La diminuzione della grave deprivazione, rispetto al 2012, e’ determinata dalla riduzione della quota di individui in famiglie che, se volessero, non potrebbero permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni (dal 16,8% al 14,2%), di coloro che non riescono a sostenere spese impreviste di 800 euro (dal 42,5% al 40,3%) o non hanno potuto riscaldare adeguatamente la propria abitazione (dal 21,2% al 19,1%). Il rischio di poverta’ o esclusione sociale mostra la diminuzione piu’ accentuata al Centro e al Nord (-7,7% e -5,9% rispettivamente), mentre nel Mezzogiorno, dove si registra una diminuzione del 3,7%, il valore si attesta al 46,2% (piu’ che doppio rispetto al resto del Paese).
Oltre che nel Sud e nelle Isole, valori elevati dell’indicatore si osservano tra le famiglie numerose (39,8%), con un solo percettore (46,1%), con fonte di reddito principale proveniente da pensione o altri trasferimenti (34,9%) e tra quelle con altri redditi non provenienti da attivita’ lavorativa (56,5%); e’ inoltre piu’ elevato tra le famiglie con reddito principale da lavoro autonomo (30,3%) rispetto a quelle con reddito da lavoro dipendente (22,3%). Rispetto al 2012, il rischio di poverta’ o esclusione sociale diminuisce tra gli anziani soli (dal 38,0% al 32,2%), i monogenitori (dal 41,7% al 38,3%), le coppie con un figlio (dal 24,3% al 21,7%), tra le famiglie con un minore (dal 29,1% al 26,8%) o con un anziano (dal 32.3% al 28,9%). Tra le famiglie con tre o piu’ figli si osserva, invece, un peggioramento: dal 39,8% si sale al 43,7%, a seguito dell’aumento del rischio di poverta’ (dal 32,2% al 35,1%).

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