Superare il sentimento di vergogna

Lei è responsabile Antiusura della F.A.I. Federazione associazioni antiracket antiusura italiane, può tracciare un rapporto reale fra usura sommersa rispetto a quanti si rivolgono a voi? Quanti di questi sono imprenditori o persone singole, quante vittime di strozzini o di racket?
L’ambulatorio aderisce alla Fai , in questo senso io sono responsabile della Fai. Intanto l’ identikit dei soggetti che si rivolgono a noi è un identikit in evoluzione, quando ho iniziato l’ambulatorio, nasce del 1996, ed è la prima struttura che nasce con la finalità di strumento ad hoc per soggetti vittime di usura e sovra indebitati . L’Ambulatorio nasce chiedendosi cosa serve al soggetto esposto a usura o ultra indebitato, anche al soggetto che non è ancora in mano agli usurai ma ha situazione debitoria complicata, che ha più rate di quelle che può gestire . Come facciamo ad aiutarlo affinchè non finisca in mano agli usurai? Noi trattiamo i problemi di tutta la persona a 360 gradi, abbiamo un consulente bancario, l’avvocato civilista il penalista, l’esperto bancario e lo psicologo. Quando ho iniziato , a rivolgersi a noi erano solo commercianti, imprenditori, artigiani, da sette anni si rivolgono a noi anche le famiglie, i dipendenti , i pensionati, persone dotate solo di reddito fisso. Il commerciante ha a volte una situazione che gli è sfuggita di mano e pur non essendo per questo giustificato ad andare dall’usuraio può essere prevedibile , il privato che ha uno stipendio di cui conosce l’importo : ha un problema di intervento sulla gestione del denaro.
Come e dove il cittadino può trovarvi, sono sufficienti i fondi che potete elargire, quali requisiti sono necessari per accedervi e quali in contrasto con la possibilità di un intervento rapido a favore dell’usurato (per es. i tempi del rinvio a giudizio)?
Per ora siamo a Roma in Via Messina 19, anche se cambieremo sede, c’è comunque un sito in cui è aggiornato indirizzo recapito telefonico e dati , l’ambulatorio ha a Roma una sola sede , poi gestisce uno sportello presso il municipio Roma capitale, Roma 12 in zona Monteverde, dove ci sono gli avvocati dell’ambulatorio antiusura.
Assistiamo le vittime di usura e in questo caso una volta verificata la natura del rapporto usuraio, vogliamo convincere le persone a denunciare, dall’usura se ne esce solo se si denuncia, prima si denuncia meglio e più facilmente se ne esce. Aiutiamo la persona a ricostruire il materiale probatorio, il rapporto di dare avere con l’usuraio e l’accompagniamo alla denuncia alla polizia giudiziaria , carabinieri o finanza , lo seguiamo nel processo penale , tutto questo gratuitamente, poi l’aiutiamo nella gestione dei suoi creditori legittimi, banche padroni di casa padrone del negozio ecc
La vittima di usura non si precostituisce prove, la vittima pensa che l’usuraio sia buono, l’unico che gli dà denaro quando gli altri non gliene danno più, è un po’ come il tossicodipendente. Il problema vero è legato ai tempi, se parliamo di Roma, a meno che non ci siano imputati detenuti, una denuncia può stare più di due anni, due anni e mezzo prima di dare esito, prima di apparire. Ci sono indagini in corso e prima della chiusura delle indagini possono passare due anni. Tutta questa lungaggine si ripercuote A -dal punto di vista emotivo sulla vittima che pensa di aver risolto e si accorge invece che l’usuraio continua a girare con la sua porsche a chiedere e soldi a tutto il resto del mondo; B- poiché la denuncia ha una conseguenza anche sulla domanda al fondo per le vittime dell’usura, perché la Legge 108- 96 prevede un fondo per le vittime dell’usura, l’erogazione del fondo è un percorso parallelo a quello del processo penale. Se il processo ci mette due anni vuol dire aiutare economicamente la vittima con ritardo e ogni anno che passa , ogni mese che passa, non dico che rende nullo l’intervento, ma ne vanifica gran parte del risultato.
Su quali modifiche porrebbe l’accento avendo la possibilità di cambiare la legge 108 del 7.3.96?
Pur avendo ormai 19 anni la legge può essere migliorata nella gestione del fondo, si possono prevedere figure più snelle, forme che evitano che una domanda si impantani nella burocrazia o nei controlli, che sono pur sempre necessari, ma a volte dietro la prudenza si nasconde , un’incapacità di gestire le cose con tempi efficienti
Quali relazioni avete con le associazioni di categoria, fondazioni, banche e finanziarie che si occupano di antiusura e antiracket, possono arrivare dove voi non potete, per aiutare l’usurato?
Intanto potrebbero fare molto in fase preventiva, una gestione del credito più razionale, una miglior capacità di gestione e utilizzo. C’è un eccesso di ristrettezza nel credito che spinge il soggetto ad andare dall’usuraio, ma molte altre volte c’è un eccesso opposto, spesso un soggetto ha dodici linee di credito aperte findomestic , carta revolving ecc , troppe le rate a cui far fronte. Ai soggetti con lavoro dipendente erogano con facilità. La misura della cessione e la delega non fanno arrivare il reddito alla persona, la finanziaria si fa dare i soldi direttamente dal datore di lavoro, più rate aperte mensilmente rischiano di creare un monte totale non più gestibile.

La collaborazione con le forze dell’ordine richiede una preparazione specifica cosa propone?
Purtroppo le persone ci raccontano storie antipatiche. L’esistenza di un fondo antiusura deve essere comunicata tempestivamente, la vittima dopo la denuncia ha un termine per presentare la domanda al fondo, se non lo fa decade la possibilità. Quando emerge il processo che a volte prende due anni e io non ho presentato, nel frattempo, richiesta di accesso al fondo, ho perso il diritto di accedervi. Una Polizia Giudiziaria, Carabinieri, Finanza specializzata su questo tema aiuta molto. Noi abbiamo un rapporto creato in modo empirico, con la quinta sezione mobile della Polizia della Questura di Roma che si occupa dei delitti contro il patrimonio, con il nucleo dei Carabinieri che si occupa di questo, con la Guardia di Finanza. Proporrei che un tale rapporto venisse istituzionalizzato , che si creasse un nucleo speciale con una specifica competenza e lo preparerei con incontri e formazione. Si creerebbe una situazione osmotica fra Associazioni Forze dell’Ordine e Magistratura. Noi intercettiamo le vittime prima della polizia, a volte, poi li portiamo dagli organi di Polizia Giudiziaria e poi da lì si va alla Procura.
Nel sistema di prevenzione cosa fate per informare e a che punto è la collaborazione con Comune e Regione?
Nella determinazione da parte della BCI del Tasso usurario
Cosa ha da dire?
È la riforma della 108, il tasso viene stabilito ogni tre mesi attraverso il costo delle operazioni medie scontato dalla Banca d’Italia , si rileva chiedendo alle banche sul territorio, il tasso lo stabiliscono sempre le banche . In realtà per quanto riguarda l’usura criminale rileva poco, L’usura a Roma costa il 10 per cento al mese, significa il 120 per cento l’anno, salvo salire. La tabella della Banca d’Italia è al 27- 30 annuo. Il criminale non ha bisogno di capire il tasso corrente. Il problema si pone per quello che è l’usura bancaria.
Perché non crescono al sud gli Ambulatori per l’usura?
La Fai ha molte sedi nel sud Italia, l’usura non è un’attività tipica delle associazioni mafiose, è gestita diversamente anche se spesso sono componenti di associazioni mafiose a farlo. Poi vi è una difficoltà maggiore nel denunciare. Anche a Roma a fronte di dieci denunce, centinaia non emergono. Uno dei motivi per cui non si denuncia è la convenienza : quando so che una vittima che ha denunciato è rimasta due anni in balia del nulla, lo si giudica sconveniente. Solo nella misura in cui noi riuscissimo a creare un sistema virtuoso con un’alternativa conveniente, all’ esigenza di denaro, le cose potrebbero migliorare. Le banche se va bene ci mettono otto mesi a erogare denaro, la vittima disperata non capisce e trova la risposta immediata rivolgendosi all’usuraio. Gioca ancora il sentimento della vergogna , in questa società il fallimento economico è fallimento personale e questo non aiuta a far emergere il fenomeno.
In che misura l’aumento delle sale giochi e dei giochi d’azzardo anche su internet spingono il semplice cittadino a rivolgersi all’usura, avete pensato a strategie di contrasto?
Non occorre essere esperti per capire quanto sia deleterio il problema. Esiste una vera e propria malattia la ludopatia . E’ una malattia grave che va gestita da persone qualificate. Ci sono iniziative coraggiose di alcuni comuni che premiano i bar che non mettono le macchinette.
Purtroppo si parla poco di questo problema, le persone sono sole e quindi non accendere i riflettori su questo problema, non solo sulla vittima di usura ma sulla vittima del sovra indebitamento, di quelle migliaia e migliaia di famiglie che hanno un reddito impegnato totalmente per prestiti è in parte abbandonarle. L’assenza di interesse delle istituzioni Enti Locali Comune Regione , su questa tematica , rischia di lacerare anche il contesto di aiuto fatto dalle strutture di volontariato che esiste a Roma . Sentire la mano delle istituzioni con una vigilanza politica, (nell’ambulatorio passano 1000 persone l’anno), conforterebbe. Questa assenza totale da due anni di attenzioni, non aiuta.
I numeri seri sono quelli del Ministero dell’Interno abbiamo il 20 per cento in più ogni anno di persone che chiedono aiuto.
Il 27 Aprile alla Sala Umberto il regista Francesco Randazzo rappresenterà uno spettacolo con un testo scritto a partire dalle storie vere di chi si rivolge a noi, verrà poi replicato nelle scuole romane per parlare ai ragazzi di uso responsabile del denaro.