IRPEF, TASSE AL TOP NEL LAZIO MA CRESCONO LE ESENZIONI

di | 1 Mag 2015

IRPEF, TASSE AL TOP NEL LAZIO MA CRESCONO LE ESENZIONI
Ci sono gli aumenti e ci sono pure le esenzioni. L’addizionale Irpef del Lazio nel 2015 raggiunge la non invidiabile quota del 3,33%, al top in Italia, ma contemporaneamente si allarga la fascia delle esenzioni. Con una proposta di legge approvata ieri dalla giunta Zingaretti, l’addizionale dello 0,6% viene bloccata per i redditi fino a 35mila euro e per quelli fino a 50mila ma con tre figli a carico.
In sostanza chi guadagna fino a 35 mila euro pagherà un’addizionale all’1,73%, un po’ meno del 2,33% pagato l’anno scorso. È l’effetto del fondo taglia tasse che, sottolineano in Regione, ha raggiunto i 200 milioni di euro. Gli aumenti, invece, sono quelli noti fin dal 2013, quando la giunta Zingaretti sfruttò il decreto Monti per il pagamento dei debiti alla pubblica amministrazione. In quella circostanza l’aumento dell’Irpef venne deciso “a garanzia” di quel prestito…
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SANITA’, BARILLARI: CHIUDE IL CENTRO MICROCITEMIE DI ROMA, GRAZIE ZINGARETTI
Davide Barillari, consigliere del M5S Lazio, dichiara:
“Zingaretti prima si vanta sulla stampa del grande valore della prevenzione grazie all’istituzione del registro tumori, senza ammettere che è una proposta del MoVimento 5 Stelle, e il giorno dopo uccide un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale che da 40 anni fa prevenzione nelle scuole sui malati talassemici, risparmiando sofferenze a migliaia di bambini e alle loro famiglie.
Oggi la Regione Lazio, con un’audizione accesa di oltre 3 ore in commissione sanita’, ha messo la pietra tombale sul Centro di Microcitemia di Roma, storico e prestigioso istituto gestito dalla ANMI onlus (Associazione Nazionale per la Lotta contro le Microcitemie in Italia) che da inizio 2015 non riceve piu’ finanziamenti.Il Centro faceva risparmiare 8 milioni di euro ogni anno alla Regione Lazio, a fronte di un costo di 1,6 milioni di euro, un decimo di quanto spendiamo per i vitalizi degli ex consiglieri.
Secondo dirigenti e burocrati ‘Deve chiudere perchè è cambiato lo scenario e non serve più, perchè non ha presentato un progetto come volevamo noi. Perche’ la struttura non è adeguata. Perchè gli screening nelle scuole non sono utili. Deve chiudere perche’ la normativa nazionale e’ cambiata”…
                        dal sito www.lazio5stelle.it
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AMBIENTE, SANTORI “ROMA AMARA PER TUTTI MA MARINO È FELICE AL FIORIRE DELLA VANIGLIA”
A breve emergenza rifiuti, incuria dei parchi e giochi per bambini nel totale abbandono
“Mentre la Capitale è ormai impantanata nel degrado più torbido, al Dipartimento Tutela ambientale di Roma Capitale basta poco per rallegrarsi. Ad addolcire la pillola, che i romani fanno fatica ad ingoiare, è il lieto annuncio della fioritura della vaniglia, dopo 40 anni, nelle serre del Servizio Giardini. Un avvenimento che certamente farà godere il personale e alcuni esperti di botanica di profumi inebrianti, ma che, immagino, non abbia alcun impatto positivo nel quotidiano dei cittadini continuamente alle prese con lo stato di abbandono e degrado totale del verde in cui versa Roma. Se il sindaco Marino e colleghi riescono a gioire anche di fronte all’incuria dei parchi periferici della Capitale, alle aree gioco per bambini insicure e sporche, alle ville storiche svalorizzate e invase di sterpaglia, alla mancata manutenzione degli alberi che cascano come foglie in autunno, a un regolamento verde urbano fermo da 3 anni, alla totale assenza di una politica ambientale, a piste ciclabili malridotte e trappole per i passanti, all’emergenza rifiuti che minaccia costantemente le condizioni igienico-sanitarie della Capitale, se non basta tutto questo a risvegliare il senso civico del primo cittadino e della sua amministrazione capitolina ci viene il dubbio che oltre alla vaniglia sia fiorita anche qualche altra pianta dagli effetti allucinogeni” lo dichiara il consigliere regionale del Lazio.
Immagine dal sito www.repubblica.it
     Fabrizio Santori
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LA TUTELA DELLE ACQUE SIA ESTROMESSA DALLE LOGICHE DI MERCATO

Ci preoccupa la notizia del possibile commissariamento della Regione Lazio per mancata legiferazione in materia di organizzazione del SII. Esiste una legge approvata all’unanimità dal Consiglio regionale per la gestione pubblica del SII di cui mancano però i decreti attuativi che una volontà politica impermeabile alla volontà di sindaci, comitati e cittadini sta evitando di discutere. Da tempo siamo impegnati in Consiglio Regionale per sollecitare la discussione della legge 238, elaborata dai Comitati per l’Acqua Pubblica, per l’individuazione degli Ambiti Territoriali Ottimali e la 241, elaborata dal M5S per modificare la legge 5 per superare l’impugnativa della Corte Costituzionale.
Il commissariamento rappresenta una chiara via di fuga calata dall’alto per evitare di gestire l’acqua secondo i
principi dettati dagli esiti referendari aprendo di fatto la strada ad ACEA spa come gestore unico nel Lazio. E’ chiaro che tutto ciò fa comodo al PD laziale che così non tradiranno il patto con ACEA spa. Non ci piace l’atteggiamento di Refrigeri che da mesi sta dichiarando di lavorare ad una proposta di legge sugli Ambiti di Bacino Idrografico senza alcun riscontro reale. Contemporaneamente diversi comuni Laziali che non hanno ancora ceduto le infrastrutture idriche al gestore del SII vengono diffidati a farlo dalla stessa Regione Lazio imponendo di fatto l’entrata in società, come la Talete spa gravemente indebitata.
Secondo il M5S, l’aggressione ai beni comuni partita dal PD con lo Sblocca Italia sta continuando la sua marcia con la complicità di Zingaretti che sta di fatto ignorando la volontà espressa dai cittadini tramite gli esiti referendari.
Chiediamo l’immediata calendarizzazione delle due proposte di Legge, la 238 e la 241, per la tutela di un bene comune come l’acqua, un diritto umano inviolabile che deve essere definitivamente estromesso dalle logiche di mercato.
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RIFIUTI, IL PRESIDENTE ZINGARETTI SENTITO COME TESTIMONE IN PROCURA
Convocato dal pm Galanti dopo la denuncia di un comitato. «Ho fornito tutti i chiarimenti necessari»
salito al quarto piano della palazzina B ed è entrato nell’ufficio del pm Alberto Galanti. Lì il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, è rimasto per circa un’ora e mezza insieme al suo avvocato. Ha risposto, il governatore, a una serie di domande su una vecchia storia: l’autorizzazione concessa a un impianto di Colleferro dopo la chiusura della discarica di Malagrotta…
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VITALIZI, CORRADO: BENE TAR, ANDIAMO AVANTI PER INCOSTITUZIONALITA’
Valentina Corrado, capogruppo del M5S Lazio, dichiara:
“Il Tar nelle motivazioni ha confermato quanto sollevato nel nostro ricorso, ovvero che difetta di giurisdizione, una conseguenza dell’ ‘unicità’ del privilegio dell’assegno vitalizio, frutto dell’ambiguità tra la natura previdenziale e quella indennitaria o legato. Ho appreso che gli ex consiglieri avrebbero intenzione di andare avanti, avremo quindi altre occasioni per poter sollevare le nostre eccezioni di incostituzionalità di alcune norme che regolano il vitalizio, una fra tutte quella che istituisce la base di calcolo dell’assegno nella somma dell’indennità con la diaria. Non saremo soddisfatti fin quando non ci sarà una pronuncia chiara nel merito che ripristini un’uguaglianza, latitante da troppo tempo, e faccia risparmiare più fondi possibili alle già esigue casse regionali. E’ degno di nota che il capogruppo Vincenzi oggi abbia definito il vitalizio come ‘iniquo’, finalmente qualcuno del PD che si rende conto che aver trascorso un giorno in aula non può giustificare un assegno mensile tanto gravoso per la collettività.”
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MARRAZZO RE DEI CONSIGLIERI NABABBI. HA PRESO 5 VOLTE I CONTRIBUTI VERSATI
L’ex presidente del Lazio percepisce un assegno mensile da 3.187 euro dopo quattro anni di pagamenti
Roma – Il vitalizio se lo tengono stretto i consiglieri regionali del Lazio antescandalo Fiorito e c’è chi si è rivolto al Tar per bloccare la legge di novembre, che sposta da 50 a 65 anni il momento di percepirlo, cancellandolo invece per gli attuali consiglieri.
I giudici amministrativi laziali li hanno delusi, ma le nuove regole valgono solo per il futuro e in tanti hanno comunque fatto quel che per il Lotto si dice una «win for life», una vincita per la vita. Pochi soldi versati per avere una rendita mensile fino all’ultimo giorno, con estensione del privilegio al coniuge del defunto.
Mentre almeno i più poveri dei pensionati italiani si aggrappano alla speranza di un risicato rimborso dopo la sentenza della Consulta e gli effetti della riforma Fornero cambiano le carte in tavola per tutti i comuni cittadini, fa molto effetto vedere che voragine rimane tra i contributi versati e i vitalizi maturati da questi signori.
Prendiamo l’ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, rimasto in carica dal 2005 al 2009, quando si dimise in seguito allo scandalo: sul suo stipendio mensile di 11mila euro al mese ne pagava 990 di contributi e da 6 anni prende un vitalizio di 3.187 mila euro al mese. Insomma, ha già incassato 229.464 euro, quasi 5 volte i 47.520 contributi versati…
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MARINO: «COI GIORNALI INCARTO PESCE E UOVA»
Una frase brutta, sciatta, che offende il lavoro di migliaia di persone che ogni giorno lottano per garantire quella libertà di informazione, e di opinione, sancita (per fortuna) dall’articolo 21 della Costituzione: «Non leggo i giornali, li usiamo a casa per incartare il pesce e le uova». A dirlo la massima autorità della Capitale, il sindaco Ignazio Marino, stizzito dalle indiscrezioni stampa sulla nomina a commissario per il Giubileo del prefetto Gabrielli. Tutto questo accade nel giorno in cui il vice presidente del Consiglio regionale, Francesco Storace, ha presentato un’interrogazione sulla triste vicenda dei nostri cronisti, Augusto Parboni e Pasquale Carbone, «sequestrati» per ore dai vigili urbani di scorta al sindaco dal barbiere. Un fatto gravissimo sul quale sono intervenuti anche l’Ordine dei giornalisti e Stampa romana…
dal sito www.iltempo.it
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LAZIO, ZINGARETTI SOTTO ATTACCO PER L’ADDIZIONALE IRPEF PIU’ ALTA D’ITALIA
La promessa di diminuire l’addizionale Irpef cui ha fatto seguito un aumento dell’addizionale Irpef regionale del Lazio, ha scatenato l’opposizione di centrodestra e del M5S in Regione contro le false promesse del presidente Zingaretti.
“A forza di `immaginare’ il presidente Zingaretti rischia di perdere ogni credibilità. L’esenzione dall’aumento Irpef per i redditi fino a 35mila euro, tanto sbandierato durante l’ultima sessione di bilancio, è rimasto lettera morta. E così una bella fetta di cittadini della nostra regione, illusi dalle parole di Zingaretti, si ritrovano sulle proprie spalle una bella stangata fiscale.” A dirlo il consigliere regionale del Lazio, Pietro Sbardella. “Della famosa legge che avrebbe dovuto prevedere le esenzioni Irpef entro il 30 aprile non c’è traccia, eppure lo stesso Zingaretti giustificò il loro mancato inserimento nella legge di bilancio e l’inserimento in un atto legislativo distinto e successivo dicendo testualmente `che sono passaggi amministrativi dovuti, non c’e’ nulla di strano’. Visto che si tratta di atti amministrativi dovuti – conclude Sbardella – Zingaretti ci venga a spiegare cosa è successo. O meglio lo spieghi ai cittadini che gli avevano creduto”…
dal sito www.italiaoggi.it
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MIGRANTI, COMMISSIONE UE PROPORRA’ QUOTE DI RIPARTIZIONE PER RIFUGIATI
Nella loro riunione di domani, a Bruxelles, i membri della Commissione europea avranno sul tavolo una proposta legislativa che potrebbe rappresentare una vera e propria svolta nella politica europea dell’immigrazione e dell’asilo, finora praticamente inesistente e demandata alle decisioni degli Stati membri. Come parte della nuova “Agenda dell’immigrazione e dell’asilo”, che il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha messo fra le prime priorità del suo mandato, e che sarà varata domani, l’Esecutivo comunitario proporrà un sistema di ripartizione in quote nazionali dei rifugiati che arriveranno nell’Ue in situazione di emergenza umanitaria, come in questo momento a causa delle crisi in Siria e in Iraq. In pratica, gli Stati membri dovranno accogliere obbligatoriamente (e non solo su base volontaria, come vorrebbero alcuni governi) un numero di rifugiati che sarà deciso a livello Ue in base ad alcuni precisi criteri; quattro in particolare: la popolazione del paese, il suo prodotto interno lordo, il tasso di disoccupazione, e il numero di rifugiati già accolti. Fra i commissari c’è qualche perplessità, per esempio sul criterio della disoccupazione, ed è probabile che ci siano delle modifiche. Fondamentali, comunque, saranno due elementi: la capacità di assorbimento e quella di integrazione dei rifugiati in ciascun paese.
dal sito www.italiaoggi.it
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LAZIO, STORACE: SE DI STEFANO FA I NOMI…
“Nonostante i grattacapi che gli procura la magistratura, Marco Di Stefano ha rinunciato al riserbo in cui si è gettato da quando è entrato nel frullatore giudiziario col caso dei palazzi d’oro della regione Lazio e si è precipitato a dire sì all’Italicum. Magari entrambi, Di Stefano e Renzi, sanno se il mutuo soccorso è relativo solo ai voti parlamentari o c’è anche altro”. Lo afferma Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio. “Di Stefano potrebbe andare a processo per una maxitangente che secondo la Procura di Roma avrebbe intascato dai costruttori Pulcini. Un ben di Dio del valore – spiega Storace – di un 1,8 milioni di euro che sarebbe finito nelle sue tasche grazie alla compravendita di immobili che avrebbe favorito quando era assessore alla regione con Marrazzo, con delega al patrimonio. A chi lo ha precettato per il voto sull’Italicum, i problemi giudiziari di Di Stefano non interessano. E questo fa venire il dubbio che convenga tenerselo buono. Anche se c’è nell’aria pure l’altra inchiesta – ricorda Storace su Il Giornale d’Italia – quella che riguarda la scomparsa di un suo collaboratore, svanito nel nulla anni addietro. Magari Di Stefano potrebbe sapere nomi e cognomi di altri interessati al lucroso affare. Tacciono tutti: Renzi e Zingaretti, che sulla notizia della conclusione del lavoro dei pm non ha proferito verbo. Tantomeno per assicurare che la regione si costituirà parte civile contro la truffa di cui sono accusati gli imputati, a partire da un po’ di dirigenti di Lazio Service e magari chiarire se stazionano ancora in azienda. Tace Marino, grazie al quale Di Stefano è parlamentare a seguito delle dimissioni della Leonori dalla Camera, e tace anche il senatore Scalia, che fu successore di Di Stefano nella gestione del secondo immobile di Lazio Service. Ma – conclude Storace – uno scandalo di tal fatta merita chiarezza e verità, non reticenza. Anche se riguarda il Pd”.
Immagine dal sito www.sapp.formalazio.it
dal sito www.ilvelino.it
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CIVATI ABBANDONA IL PD: “NON HO PIU’ FIDUCIA”
Lo strappo dopo le divergenze sull’Italicum. Ora potrebbe fondare un gruppo al Senato
Tira e molla, penultimatum che seguono a terzultimatum, ma alla fine Pippo Civati ha detto addio al Partito Democratico. «Non ho più fiducia, non sosterrò il governo e per questo lascio il gruppo del Pd», ha annunciato intorno all’una e mezza al Post, quotidiano online diretto da Luca Sofri. E non è una coincidenza.
Nell’aprile del 2009 era stato proprio Sofri a far conoscere Civati e Matteo Renzi nell’incontro di Piombino, il primo nucleo dell’opa politica che l’allora presidente della provincia di Firenze (sarebbe diventato sindaco pochi mesi dopo, a giugno) avrebbe lanciato sul Pd. Per qualche tempo i due sono stati sodali. Insieme organizzarono la prima Leopolda del 2010. Poi la separazione. Oggi il divorzio. «Rimarremo amici anche in partiti diversi», ha commentato Civati.
Andandosene il deputato milanese ha definito la posizione di Gianni Cuperlo, candidato alle primarie Pd contro Renzi nel 2013 e figura di riferimento della minoranza interna, «insostenibile». L’ex presidente Pd ha replicato così: «Ogni abbandono è una perdita. Se Civati o Cofferati lasciano il partito è un problema ma il punto ora è capire quanta sinistra viene nel Pd»…
dal sito www.lastampa.it
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INCARICO ‘URGENTE’ AL DIRIGENTE PD, CRITICI STORACE E M5S
La minoranza attacca sulla task force anti-contenzioso in commissione Bilancio
La minoranza regionale all’attacco. Al centro del contendere un’altra nomina a guida Pd, ovvero l’incarico nella task force anti-contenzioso sanitario affidato d’urgenza all’avvocato Maria Rosaria Valentini, dirigente romana dem. Motivo? Un’accelerazione richiesta dal Tavolo tecnico sul Piano di rientro, e la gara che ha portato al suo contratto è stato un elemento di trasparenza, non dovuto, da parte dell’amministrazione. E’ stata la risposta della direttrice della Centrale unica degli acquisti, Elisabetta Longo, nella veste di avvocato della giunta in occasione della seduta di ieri della commissione Bilancio, dedicata all’analisi degli atti delle gare indette dalla Regione…
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DIRIGENTI: LE NOSTRE VALUTAZIONI SU ORDINANZA DEL CONSIGLIO DI STATO
Abbiamo analizzato il provvedimento con il quale il Consiglio di Stato ha sospeso le sentenze del Tar che annullavano 44 nomine dirigenziali esterne. Ci limitiamo a constatare che:
1) quando il Consiglio di Stato afferma nelle motivazioni la prevalenza dell’ interesse “pubblico volto a consentire la continuità dell’azione amministrativa svolta dalle articolazioni dirigenziali coinvolte dagli effetti della sentenza di annullamento” conferma quel che avevamo anticipato a dispetto di quanto sostenuto dalla Regione, ovvero che le sentenze emesse dal TAR travolgevano gli incarichi in essere.
2) La sospensione del giudizio in corso assunta dal Consiglio di Stato d’ufficio e senza che fosse richiesto dalle parti, costituisce, a nostro giudizio, una novità nel panorama del diritto in quanto la stessa è stata consentita finora solo a seguito di giudizi pendenti presso la Corte Costituzionale, mentre non è prevista in caso di giudizi pendenti in Cassazione tra altre parti processuali, che possono tutt’al più essere considerati solo come precedenti giurisprudenziali.
3)E’ possibile, vista la dilazione dei tempi derivante da tale decisione, che quando interverrà il giudizio di merito gli incarichi impugnati saranno cessati per scadenza naturale.
In attesa che anche la Corte dei Conti si pronunci sul nostro esposto, sulla base di queste considerazioni valuteremo le prossime iniziative.
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GNAM GNAM, GLI INDUSTRIALI APPARECCHIANO L’EXPO. DOVE? ALLA PERGOLA DI ROMA! – UNINDUSTRIA DI STIRPE INVITA DA HEINZ BECK ZINGARETTI E ALCUNI AMICI GIORNALISTI. IN CIMA A TUTTI, IL CAPO DELLA CRONACA DI ROMA DI ‘’REPUBBLICA’’ PEPPE CERASA
Unindustria e il suo presidente Maurizio Stirpe, con la scusa di presentare un video sull’Expo di Milano, attovaglia tutti da Heinz Beck, al ristorante più costoso di Roma, cioè “La Pergola” del Rome Cavalieri Waldorf Astoria…
Gnam gnam! Unindustria e il suo presidente Maurizio Stirpe, con la scusa dell’Expo, apparecchiano mezza Roma da Heinz Beck, al Rome Cavalieri Waldorf Astoria (ma per tutti è sempre il vecchio Hilton) con il presidente della Regione Nicola Zingaretti e alcuni amici giornalisti. In cima a tutti, il capo della cronaca di Roma di Repubblica Peppe Cerasa, quindi quello del Sole Fabrizio Forquet. Pure il Tg5 era presente con Giuseppe De Filippi.
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EXPO: GENTILONI, OCCASIONE ECCEZIONALE DI CONFRONTO E COLLABORAZIONE PER LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE
Il 1 maggio prende avvio l’Esposizione Universale di Milano, la più grande manifestazione di portata internazionale che l’Italia ospiterà nei prossimi anni.
“EXPO sarà un’occasione eccezionale di confronto e di collaborazione per la comunità internazionale, chiamata a fornire risposte credibili alla sfida globale di assicurare un’alimentazione buona, sana, sufficiente e sostenibile a tutta l’umanità” così il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni.
“L’ampia adesione internazionale all’EXPO, e l’alto profilo delle visite istituzionali attese a Milano nel corso dei sei mesi dell’Esposizione” aggiunge il Ministro “sono il segno dell’efficacia dell’azione svolta dalla Farnesina, che ha dato vita ad una grande mobilitazione in tutto mondo a sostegno di EXPO Milano, con oltre 1000 eventi promozionali e di comunicazione realizzati dalla nostra rete diplomatica e consolare”…
Immagine dal sito www.anci.lombardia.it
dal sito www.esteri.it
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IL PRESIDENTE CONSEGNA IL PREMIO LEONARDO
Il Presidente nel consegnare agli imprenditori il premio “Leonardo” per il made in Italy ha richiamato tutti alle proprie responsabilità.
Monito del Presidente Mattarella sulla corruzione. Il Presidente Mattarella ha invitato la politica a combatterla. Nel contempo ha invitato il Paese a proseguire sulla strada delle riforme ed ha auspicato un inversione di rotta sul fronte dell’occupazione. Punti toccati.
-Politica combatta la corruzione intollerabile.
La corruzione è diventata intollerabile e quindi tocca alla politica colpire la corruzione responsabile di oneri e alterazioni di competitività intollerabile per il Paese e per il sistema imprese. Bisogna ridurre lungaggini burocratiche, contrastare l’illegalità, combattere senza riserve le mafie.
-Invertire la rotta sul lavoro
Ammodernare Paese, tutti facciano la loro parte.” Tutti devono fare la loro parte per vincere la sfida dell’ammodernamento del Paese”.
Avere saputo tenere testa alla difficile congiuntura finanziaria internazionale è stata opera di merito. Occorre la prosecuzione sulla strada di necessarie riforme e iniziative per la crescita, concertate a livello della Ue”.
 (ndr)  
Immagine dal sito www.parma.repubblica.it
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ITALICUM ECCO DI COSA SI DISCUTE. I NODI DELLA RIFORMA
-Premio di maggioranza-L’Italicum lo attribuisce alla lista che supera il 40% al primo turno e che vince al ballottaggio
-Apparentamento-Consiste nel prevedere la possibilità di un accorpamento tra liste al momento di un ballottaggio. Le coalizioni si formeranno dopo il primo turno.
-Capilista-L’Italicum prevede 100 collegi plurinominali in cui ogni partito presenterà dei listini di 4-5 nominativi. La minoranza Pd e M5Stelle propongono le preferenze anche per i capilista.
–Quorum per il ballottaggio-Il M5Stelle propone che al ballottaggio debba partecipare un quorum di lettori per renderlo valido. In caso contrario varrebbe il proporzionale puro al primo turno. La minoranza del Pd chiede di risolvere il problema delle preferenze, il premio che vada alla lista che ottiene più voti.
-Il Consultellum – Qualora si dovesse andare a votare prima di luglio dell’anno prossimo la legge che verrebbe applicata è il cosiddetto Consultellum. Si tratta del sistema che risulta dalle modifiche chieste dalla Consulta al Porcellum nella sentenza del 4 dicembre 2013.Un sistema che è sostanzialmente un proporzionale puro con preferenze su liste lunghe e circoscrizioni grandi.
 (ndr)         Immagine dal sito www.tgcom24.mediaset.it
                            * * * * * * * * * * * *                     CASO MARO’- LA CORTE SUPREMA INDIANA RINVIA ANCORA L’ESAME A DOPO IL 1 LUGLIO
Un ennesimo rinvio che mortifica la libertà dei marò e la dignità dell’Italia. Un rinvio che coinvolge i marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sotto inchiesta in India per la morte di due pescatori avvenuta nel 2012 nel corso di una operazione antipirateria ma ancora in attesa di una accusa formale da parte degli inquirenti. La corte suprema indiana ha rinviato a dopo il primo di luglio l’esame del ricorso dei fucilieri di Marina contro la polizia investigativa Nia.
                                                                        (ndr)
Immagine dal sito www.ansa.it
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IMMIGRAZIONE: FRONTEX, AUMENTEREMO SFORZI PER PREVENIRE TRAGEDIE
L’Ue triplica risorse Triton, ma resta divisa su asilo
“Sono contento di poter dire che il numero dei mezzi offerti oltrepassa le nostre aspettative e contribuirà a un’espansione significativa delle operazioni nel Mediterraneo. Aumenteremo i nostri sforzi per prevenire tragedie future”. Così Fabrice Leggeri, direttore esecutivo di Frontex, commenta i risultati del vertice Ue straordinario, in cui si è deciso di triplicare i fondi per l’operazione Triton ed il rafforzamento dei mezzi, con numerosi Stati che si sono fatti avanti per mettere a disposizione navi e mezzi aerei.
dal sito www.www.ansa.it
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DIVORZIO BREVE E’ LEGGE. OK DEFINITIVO DAL PARLAMENTO
Dopo oltre 40 anni l’Italia mette in atto una svolta nel divorzio. Dopo tante battaglie, ostracismi, rinvii, si accorciano i tempi per chi vorrà porre fine al proprio matrimonio. L’Italia, grazie al voto della Camera dei deputati nel quale si è registrato un forte consenso (398 Si,28 No,6 astenuti) ha il suo divorzio breve. Non saranno più necessari 3 anni ma solo 6 mesi se la separazione è consensuale e al massimo un anno se si decide di ricorrere al giudice. Tra le novità oltre al tempo innanzitutto c’è la novità nella comunione dei beni che si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale. Infine c’è l’applicazione immediata: il divorzio breve sarà operativo anche per i procedimenti in corso.
 (ndr)
Immagine dal sito www.ilfoglio.it
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SONDAGGI: SECONDO L’ISTITUTO PIEPOLI IL PD CALA DI MEZZO PUNTO E LA LEGA LO GUADAGNA
Situazione più o meno statica sostanzialmente con un paio di variazioni. E’ quanto emerge dal consueto sondaggio. Questo è il quadro: Pd,38,0%, Sel 4,5,0%, FI 10,0%, NCD-UDC3,0%. FDI4,0%, Lega Nord15,0%, M5STELLE20,0%.
(ndr)
Immagine dal sito www.lametino.it