Ipab Isma, Santori: da Zingaretti solo silenzi, si faccia chiarezza su vicenda

di | 3 Mag 2015

 

La gestione del patrimonio immobiliare dell’Istituti di S. Maria in Aquiro – ISMA è oggi sotto indagine da parte della Guardia di Finanza ma già lo scorso febbraio ho presentato un’interrogazione dettagliata al Presidente Zingaretti al fine di fare chiarezza sulla gestione del patrimonio immobiliare dell’ente e sui costi di funzionamento di questa IPAB a seguito delle molte segnalazioni ricevute da diversi inquilini. I conti non tornano, nemmeno nell’Amministrazione trasparente. Dove sono le finalità benefiche? Zingaretti ha già 3 interrogazioni dettagliate su diverse IPAB e su numerose questioni oscure ancora da chiarire. Sul patrimonio immobiliare non c’è limpidezza e traspare un chiaro interesse a far sprofondare economicamente nel baratro le IPAB per svendere un patrimonio di prestigio e tutto ciò è inaccettabile, anche perché sta venendo meno il loro scopo benefico.

Come Enti controllati, la Regione Lazio è la prima responsabile di un immobilismo che non ha precedenti. Zingaretti faccia presto chiarezza sulla vicenda e sui provvedimenti che nell’immediato intende adottare per riconsegnare ai cittadini i principi di legalità e di rispetto delle mission sociali all’intero settore”. Lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e membro della commissione politiche sociali in merito alla presenza della Guardia di Finanza nella sede della Regione Lazio per acquisire documentazione relativa alla gestione di immobili e in particolare dell’attività dell’istituto Santa Maria in Aquiro (Isma).

Roma 15 aprile 2015

A SEGUIRE L’INTERROGAZIONE:

Al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio On. Daniele Leodori

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Oggetto: Istituti di S. Maria in Aquiro – “ISMA” (IPAB): controllo sulla gestione, sugli interventi benefici, sul rispetto dello Statuto e sul corretto utilizzo dei 4,5 milioni di euro annui quali rendite del patrimonio immobiliare

Il sottoscritto Consigliere Regionale, Fabrizio Santori, ai sensi degli artt. 99, 101 e 102 del Regolamento del Consiglio regionale del Lazio, rivolge formale interrogazione per la quale richiede risposta scritta nei termini di legge, sulla materia in oggetto.

Premesso che L’Istituzione Pubbliche di Assistenza e Beneficienza (IPAB), denominata “Istituti di S. Maria in Aquiro”, in breve contraddistinta dall’acronimo “ISMA”, con sede nella città di Roma, è regolata dalle leggi vigenti e dai rispettivi Statuti. Per la stessa la Regione Lazio ha la competenza della nomina del Consiglio di Amministrazione e più in generale poteri di vigilanza e controllo, ai sensi degli articoli 25 e 27 del Codice Civile; è dovere della Regione Lazio vigilare sulla corretta gestione del cospicuo patrimonio immobiliare, nonché sulle finalità assistenziali e benefiche originarie; in particolare, la mission degli Istituti di Santa Maria in Aquiro è quella di fornire servizi socio-sanitari di qualità ai minori e agli anziani che si trovano in condizioni di emarginazione e di disagio psico-fisico e sociale; l’IPAB “ISMA” detiene attualmente un patrimonio immobiliare di n. 300 unità, che generano un’entrata mensile pari ad € 377.631,95 ovvero € 4.531.583,40 annui, tra cui, ad esempio, complessivi € 28.873,24 mensili per tre locali commerciali a Piazza di Spagna, €38.541,88 mensili per un locale commerciale a Piazza Capranica, complessivi €44.638,8 mensili per sei unità immobiliari, di cui tre abitative e tre commerciali, presso Piazza Navona; il costo del CDA nominato con decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00245 del 1 agosto 2014, è composto da 3 membri ed ammonta a complessivi € 138.700,7 annui, mentre il costo dei n. 11 collaboratori diretti ammonta ad € 256.137,24 annui; il costo del Segretario Generale, Dott. Basile, nominato lo scorso 14 aprile 2014, ammonta a € 6.000 mensili;

Considerato che risulterebbe che è stato bloccato qualunque pagamento per debiti contratti con i fornitori; diverse unità immobiliari versano in condizioni di profondo degrado; diverse unità immobiliari risulterebbero libere e non assegnate; risulterebbe che non ci sia alcun controllo in merito all’appalto per i lavori di manutenzione degli stabili, in quanto la ditta vincitrice degli appalti risulterebbe essere ricorrente; non è stata ancora fornita alcuna risposta nei tempi previsti dal Regolamento del Consiglio regionale all’interrogazione scritta n. 453 del 7/4/2014 avente ad oggetto “IPAB – gestione ed attività”;

Premesso e considerato tutto ciò interroga il Presidente della Giunta della Regione Lazio, On. Nicola Zingaretti al fine di sapere se corrisponde al vero che sia stato applicato il blocco dei pagamenti ai fornitori e conoscerne i motivi; se questa Amministrazione regionale ha effettuato i dovuti controlli sui conti e sulla gestione dell’IPAB ISMA e quali siano i riscontri rilevati; se è intenzione di questa Amministrazione Regionale procedere ad un’adeguata valorizzazione del patrimonio immobiliare tenendo fede alle linee guida e alle finalità benefiche dell’ente, adottando un piano di manutenzione degli immobili; quali siano stati gli interventi sul sociale svolti nell’ultimo triennio dall’ ISMA; il numero delle unità immobiliari libere; il numero delle unità immobiliari occupate abusivamente; se è previsto un piano di dismissione del patrimonio immobiliare; come vengono impegnati i 4,5 milioni di euro annui incassati quale canone di affitto del patrimonio immobiliare, posto che risulterebbe che non vengono effettuate le manutenzioni ordinarie e straordinarie sulle medesime unità immobiliari, non verrebbero pagati i fornitori, non si svolgerebbero interventi di natura sociale e che il costo annuo del personale dipendente, dei pulitori, dei portieri, dell’intero CDA e dei relativi collaboratori ammonterebbe a circa 956.000 euro su base annua;

Fabrizio Santori

Immagine dal sito www.tesoridiroma.net