Intervista a Eugenio Gaudio Rettore dell’Università Sapienza
Quando lei è stato eletto la sua prima promessa è stata: più risorse per la didattica e meno burocrazia. Com’è cambiata la situazione ?
A oggi sono aumentati i fondi per le aule e le attività didattiche e sono cresciuti i numeri dell’offerta formativa. Molti sono i cambiamenti in corso: per fare un esempio, nell’ultima settimana abbiamo inaugurato il Caffè letterario a piazza Borghese (uno spazio ricreativo-culturale rivolto a studenti e docenti), una nuova Biblioteca polifunzionale ad Architettura di 500 mq, 2 biblioteche aperte anche di notte, e molto ancora si farà.
Gli iscritti alla Sapienza diminuiscono, quali sono le ragioni ?
Bisogna tenere presente alcuni fattori: innanzitutto il calo demografico e la diminuzione delle iscrizioni all’università su scala nazionale, le politiche attuate per la riduzione degli studenti fuori corso, infine la concorrenza con le università pubbliche e private presenti oggi sul territorio. Naturalmente per noi la concorrenza è sempre un elemento positivo e di stimolo anche per migliorare.
Un tempo la Sapienza era considerata a livello europeo l’università italiana in assoluto la più importante oggi è stata scavalcata da altre che un tempo erano molto più indietro.
Nei 5 ranking internazionali più importanti la Sapienza, insieme a Bologna, è tra le prime università italiane.
Cosa ne pensa e cosa si sta facendo per ripristinarne il primato ?
Sinteticamente rispondo: puntare a una qualificazione dell’offerta formativa, aumentare il livello medio della qualità della ricerca scientifica, sostenere ancora maggiormente il diritto allo studio, premiando l’eccellenza scientifica e didattica.
Di recente, lei ha lanciato l’allarme della mancanza di fondi quali strategie per attirare fondi privati (se questa è una via d’uscita) ? Cosa potrebbe e non fa il Governo ?
È di fondamentale importanza attivare rapporti con l’esterno, in particolare con le Imprese, ed è quanto stiamo cercando di fare. Per quanto riguarda il Governo, dovrebbe, in una spending review degna di questo nome, diminuire le spese improduttive, superiori alla media europea, ed aumentare le risorse per l’Università (sono circa la metà di quelle dei Paesi con cui ci confrontiamo), prevedendo appositi piani di reclutamento per i giovani studiosi.
Erasmus era considerato dagli studenti della Sapienza fino a qualche anno fa un punto di arrivo. Ora non è più cosi, cosa sta facendo per riportare quell’entusiasmo che gli studenti hanno perso ?
Per migliorare l’internazionalizzazione bisognerebbe aumentare le provvidenze a favore degli studenti che viaggiano; riconoscere pienamente tutti gli studi fatti in altri Paesi e valorizzare anche nei punteggi di laurea il periodo trascorso all’estero.
La Sapienza non molto tempo fa era considerata luogo anche di lottizzazioni , nepotismi e baronie, con la sua guida cos’è cambiato ?
Al di là di grossolane rappresentazioni, la Sapienza è luogo di ricerca e didattica altamente qualificata riconosciuta in Italia e all’estero. In ogni caso trasparenza e legalità, assieme alla semplificazione amministrativa e alla tracciabilità delle procedure, sono un impegno che assieme all’Amministrazione stiamo perseguendo e che abbiamo voluto sottolineare con la Giornata della trasparenza che si è svolta qui in Sapienza il 18 maggio scorso promossa per diffondere la cultura dell’etica pubblica.
Roma, purtroppo è una Capitale mal governata da decenni, afflitta da mafie e corruzione e in pericolosa decadenza, non pensa che la Sapienza possa essere un grande esempio di slancio e di orgoglio tali da essere laboratorio del meglio possibile di una metropoli?
Assolutamente sì nella Sapienza si forma la classe dirigente del futuro. Lo studio della ricerca etica assieme a un respiro internazionale è quello che dobbiamo assicurare per rendere davvero migliore la futura classe dirigente del Paese.
Immagine dal sito www.copia-di-arte.com
Biografia Rettore Sapienza Università di Roma
prof. Eugenio Gaudio
Nato a Cosenza il 15 settembre 1956, sposato, con due figli. Laureato in Medicina e chirurgia alla Sapienza nel 1980 e specializzato in Medicina interna nel 1985, ricercatore di Anatomia umana presso l’Ateneo dal 1983 al 1986, poi professore all’Università dell’Aquila dal 1987, dove dal 1997 al 2000 è stato preside della Facoltà di Medicina e chirurgia). Dal 2000 è docente ordinario di Anatomia umana presso la Sapienza, dal 2001 ha coordinato il Dottorato di ricerca in Epatologia sperimentale e clinica (dal 2013 Epato-gastroenterologia sperimentale e clinica) e dal 2011 il Corso di laurea International Medical School. Dal 2008 al 2010 è stato direttore del Dipartimento di anatomia umana. Dal 2010 ha ricoperto la carica di preside della Facoltà di Farmacia e medicina e di presidente della Conferenza Permanente delle Facoltà e Scuole di Medicina e Chirurgia italiane. È inoltre diplomato presso il Conservatorio dell’Aquila (1979) in Pianoforte principale. Presso la Sapienza dal 2006 al 2010 è stato presidente della Commissione Musica Sapienza che coordina il progetto delle orchestre e dei cori dell’Ateneo.
È autore di oltre 450 pubblicazioni scientifiche, la gran parte delle quali edite sulle più importanti riviste internazionali di settore, su temi di struttura e ultrastruttura del fegato, di epatologia sperimentale e clinica e di microcircolazione. In questi studi, effettuati nel corso degli ultimi 35 anni, ha ottenuto un indice di impatto H index pari a 35, è stato incluso nell’elenco dei Top Italian Scientists – Google Scholar My Citations, con oltre 4300 citazioni e Impact Factor totale: >700 (JCR Science Edition 2012).
L’attività di ricerca scientifica si è esplicata mediante la organizzazione e la direzione di gruppi di ricerca interuniversitari e internazionali e nella partecipazione e poi coordinamento di Progetti di rilevante interesse nazionale (Prin), progetti Firb, progetti finalizzati CIPE, progetti finanziati NIH. Negli ultimi anni, in particolare, la attività di ricerca si è incentrata sullo studio dei meccanismi che regolano la proliferazione, la differenziazione e la morte dei colangiociti dell’albero biliare, sulla identificazione, localizzazione e attivazione delle cellule progenitrici/staminali residenti del fegato e il loro uso nella terapia delle epatopatie croniche. In tale ambito di ricerca, le principali collaborazioni internazionali sono state con le unità di ricerca della Texas A&M University (USA) e della UNC School of Medicine, Chapel Hill, North Carolina (USA). Dal 2012 è presidente della SIAI (Società Italiana di Anatomia e Istologia), dal 2014 della FISBi (Federazione Italiana Società Biologiche).
È autore di 12 libri di testo e atlanti di Anatomia umana per gli studenti dei Corsi di laurea in Medicina e chirurgia; è membro dell’Editorial Board delle riviste internazionali Hepatology, Digestive & Liver Disease, World Journal of Gastroenterology. È reviewer per le riviste internazionali Anatomical Record, J Anatomy, Gastroenterology, American Journal Physiology, J Clinical investigation, Am J Pathology; è membro dell’International Advisory Board del “The Netter Collection of Medical Illustrations”; è direttore della collana “Netter Atlante di Anatomia, Fisiopatologia e Clinica”.
È titolare di un brevetto internazionale del 2011 dal titolo “Multipotent Stem Cells from the Extrahepatic Biliary Tree and Methods of Isolating Same” e di un brevetto del 2014 dal titolo “Method of Treating Pancreatic and Liver Conditions by Endoscopic-Mediated (or Laparoscopic-Mediated) Transplantation of Stem Cells into/onto Bile Duct Walls of Particular Regions of the Biliary Tree”.