Israel Galvan e il suo flamenco

 

L’Auditorium Parco della Musica celebra il Flamenco con un festival che dal cinque all’undici ottobre vedrà in scena artisti di fama internazionale come il grande Israel Galván che questo anno apre la sesta edizione della kermesse.
Israel Galván de los Reyes è nato a Siviglia in Spagna ed è un ballerino e un coreografo che ha appreso l’arte della danza dal padre José e dalla mamma Eugenia de los Reyes. L’artista andaluso ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti per il suo Flamenco che prevede la presenza in scena del solo ballerino che si esibisce in articolati movimenti del corpo e studiati passi, con un gioco di gambe e braccia quasi vorticoso; tali movenze concitate si alternano ad attimi di silenzio e pausa per poi riprendere con movimenti del corpo armonici e precisi.
“Mi sento a mio agio solo quando ballo assumendomi dei rischi. Non lo faccio per un calcolo strategico o perché mi sia ripromesso di essere all’avanguardia. Mi viene spontaneo. Quando sviluppo una cosa nuova, innovativa o mai fatta prima, inizio sempre dalle radici. La mia intenzione è sfuggire ai cliché e conservare il massimo di libertà … La gente dice che i miei passi sono nuovi e addirittura grotteschi, ma io ho imparato osservando le fotografie di cinquant’anni fa. Cerco di riportare la danza alla sua essenza, magari il risultato non è gradevole, ma per lo meno è puro” (Israel Galván).
Israel Galván propone una formula totalmente nuova e peculiare in quanto musica e ornamenti vengono eliminati, resta solo il bailaor protagonista assoluto e da qui il nome "Solo" che definisce in un’unica parola l’opera di questo giovane e talentuoso spagnolo. In prima assoluta per l’Italia il giorno otto settembre il grande ballerino di flamenco ha proposto la sua personalissima versione di questo ballo di tradizione e cultura, con profonde radici e retroscena a volte anche velati di mistero.
E dal mese di ottobre ogni sera verrà proposta un’esibizione legata a questa forma artistica ricca di fascino e di forte impatto visivo.

Il Flamenco definisce uno stile di vita che comprende musica, canto, poetica, danza e pittura; la regione spagnola dell’Andalusia è la sua culla e la tradizione gitana il suo fulcro. Nella seconda metà dell’ottocento si è diffuso al di fuori della penisola iberica e della stessa Europa, giungendo in ogni continente e riscuotendo entusiasmo e molti estimatori. Attualmente anche altri stili musicali più contemporanei si sono mescolati al flamenco e non è raro assistere a esibizioni dove, oltre le classiche note che accompagnano i danzatori, si uniscono motivi di jazz e sonorità più estreme quali il pop e il rap.
L’elemento caratterizzante rimane sempre il "cante" ovvero il canto senza musica, mentre la danza e la chitarra si uniscono in seguito e spesso gli assoli di chitarra sono particolarmente suggestivi e non è escluso che il cantaor improvvisi delle strofe o adatti il pezzo in esecuzione alla propria ispirazione. La melodia è densa di significato e spesso il pubblico riconosce taluni brani e il coinvolgimento rende l’atmosfera intima e fortemente emotiva.
(Carlo Tartarelli)

Foto di repertorio di Carlo Tartarelli

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