Manovra economica del governo Renzi 2015-2016
Secondo questa manovra si dovrà dire addio alla Tasi, all’Ires, il canone Rai nella bolletta della luce, misure economiche alla famiglia, alle imprese, sgravi all’agricoltura e aumento da 1000 a 3000 euro dell’uso dei contanti.
-Tasse sulla casa, addio. Una misura estesa a tutti coloro che possiedono una casa.
-Ires, il governo si è impegnato già nel 2016 con un primo calo se la Commissione Ue autorizzerà un margine di flessibilità per l’urgenza immigrati. Il governo intende portare dal 27,4% al 24% nel 2017.
-Iva e Benzina, nessuno aumento.
-Canone Rai in bolletta della luce. Dal 2016 il canone sarà pagato con la bolletta elettrica diminuirà da 113,5 euro a 100 euro nel 2016 e 95 euro nel 2017.
-Super ammortamento per le aziende. Chi investe in azienda potrà ammortizzare il 140% dei propri investimenti. Misura valida a partire dal 2015.
-No Flessibilità ”Pensioni ma opzione part-time”. Misure specifiche: opzione donna (esteso al 2016), settima salvaguardia degli esodati, innalzamento della NoTax area per i pensionati over 75 e facilitazioni per chi si avvicina all’uscita dal mondo del lavoro. Gli over 63 potranno optare per il part-time negli ultimi anni di lavoro.
-Sgravi Assunzioni da parte delle aziende che assumono nel 2016. Potranno usufruire di agevolazioni attraverso la decontribuzione del 40% l’anno successivo e ulteriormente nel 2017 e nel 2018.
-Fondo sanità sale meno del previsto: l’aumento c’è ma si tratta di 2 miliardi in meno rispetto a quanto pattuito con le Regioni.
-Via Imu agli imbullonati. Non si conteggeranno più gli imbullonati per il calcolo delle imposte immobiliari.
-Ecobonus e sconti mobili per le giovani coppie confermando lo sgravio fiscale del 65% per i lavori di efficientamento energetico al quale si aggiunge una ulteriore misura a favore delle coppie under 35 che pur senza ristrutturare casa comprano mobili.
-Lotta alla povertà. Il governo mette 600 milioni per il 2016, 1 miliardo di euro per il 2017 e 2018.Destinati 90 milioni a favore delle persone disabili. Finanziato 400 milioni il fondo per la non autosufficienza.
-Contanti fino a 3000 euro per favorire i consumi.
-Via Imu dai capannoni agricoli e Irap per pesca e agricoltura.
-La cultura come rilancio. Destinati 150 milioni di euro nel 2016,170 milioni nel 2017 e 165 milioni nel 2018.Ci saranno 500 cattedre,1000 ricercatori,600 borse di studio di medicina. Aliquota agevolata dell’iva al 4% ai quotidiani e periodici diffusi elettronicamente.
-Comuni virtuosi. Le amministrazioni con conti in regola potranno investire il loro tesoretto in giardini, strade, scuole e marciapiedi.
-Il rilancio del sud. Circa 450 milioni nel prossimo triennio per la terra dei fuochi ma soprattutto risorse per il fondo di garanzia dell’Ilva di Taranto e lo stanziamento definitivo per l’autostrada Sa-Rc.
-Partite Iva.Una sorta di Jobs act per i lavoratori autonomi. Le nuove partite iva prevedono una aliquota forfettaria del 5% sotto i 30 mila euro di reddito.