Sicuramente il dato del non voto e della disaffezione ha valenza omogenea su tutto il territorio nazionale, ma non poteva non valere soprattutto a Roma, investita da una infinità di scandali.
Si aggiunga la sempre più grave e sconcertante storia di mafia capitale, rispetto alla quale anche Papa Francesco ha espresso un giudizio severo, parlando della necessità di una ricostruzione morale e spirituale della Città, oggi più che mai in vista del Giubileo .
Il Papa è apparso accorato, ma fermo nell’indicare il dovere dell’impegno e della testimonianza, chiedendo di sviluppare un tavolo “per costruire ponti e non muri”.
Sia sul piano spirituale che su quello reale, il Papa si conferma di straordinaria efficacia e viene compreso con semplicità da tutti a differenza dei politici nostrani.
La mancanza maggiore della nostra politica è che preferisce “abbaiare alla luna”, come ha detto Renzi a proposito delle opposizioni al suo governo, diretto soprattutto a Salvini e a Grillo.

I problemi non cambiano natura e difficoltà se affrontati con dichiarazioni ad effetto.
A maggior ragione quando le grandi difficoltà che stanno difronte, per citarne solo due, riguardano il dramma dell’emigrazione e l’enorme montagna di spazzatura di “mafia capitale”, che continua a sfornare miasmi che colpiscono le istituzioni locali e nazionali.
A questo punto è legittimo pensare che l’inchiesta “mafia capitale” continuerà (e per fortuna grazie alla Magistratura) a svergognare altri politici e dirigenti della Regione Lazio , attualmente “imboscati”.
Renzi farebbe bene , mettendo da parte il momentaneo calcolo elettorale, a fare il repulisti subito per non perdere altri consensi perdendo inesorabilmente anche la guida della Regione Lazio .
L’impressione è che l’opinione pubblica percepisca tutta la vicenda come una matassa magmatica di intrallazzi e di corruzione e che di per sé il cittadino non comprende bene, ma rimane comunque vittima dei disservizi, delle tracotanze , delle sopraffazioni di politici privilegiati.

L’alta emergenza, quella dell’ininterrotto flusso di disperati che sbarcano in Italia, non si è riusciti finora a farlo affrontare in modo adeguato a livello Europeo, sede nella quale dovrebbe poter trovare una qualche comprensione umanitaria e politica. Questa vicenda può essere ridotta a merce di scambio con l’Europa per sforare i vincoli di bilancio ?
Noi Italiani ci salviamo in qualche modo con le nostre strutture di emergenza – Protezione Civile, Esercito, Croce Rossa – e anche con l’ammirevole generosità di singoli cittadini che portano a questi disperati, compreso donne e bambini, aiuti alimentari, vestiti e coperte.
Presidente Renzi questa è il Paese a cui deve pensare, non possiamo essere la “ terra di mezzo” della Germania o degli Usa , di nessuno! Si, un sano bisogno di quel patriottismo della Nostra Resistenza che ha liberato l’Italia e ricostruita!
Elaborazioni Immagini di Carla Morselli, Foto Matteo Renzi dal sito www.iltempo.it