Terra di mezzo, alla ricerca di una identità
Molti rumori, dati controversi, entusiasmi, delusioni in vista di un terremoto politico che vedrà probabilmente il Movimento Cinque Stelle raggiungere il Partito democratico a Milano, Torino, Napoli, Bologna e, a quanto pare, anche Roma nella primavera 2016.
Per comodità di analisi, partirò dagli ultimi accadimenti elettorali.
Dalla botta presa a Venezia , persa dal Centrosinistra; poi la sconfitta di Arezzo, terra di presenza elettorale cara alla Boschi (che ostentava assoluta sicurezza), Matteo Renzi ha sicuramente fatto delle considerazioni. Anche se si è trattato di elezioni parziali, di carattere locale, non hanno però mancato di mettere in clamorosa luce la disaffezione o, peggio, il rifiuto di una politica ritenuta inadeguata, inaffidabile e corrotta.
E quanto è successo a Roma, con il licenziamento del Sindaco Marino, fa ben comprendere la linea del Leader del Pd: stroncare prima di ulteriori discussioni, chi cerca di ledere l’immagine” costruita” di un uomo autorevole alla guida del Paese, ma in realtà teme terribilmente il Movimento pentastellato.
Sicuramente il dato del non voto e della disaffezione ha valenza omogenea su tutto il territorio nazionale, ma non poteva non valere soprattutto a Roma, investita da una infinità di scandali.
Si aggiunga la sempre più grave e sconcertante storia di mafia capitale, rispetto alla quale anche Papa Francesco ha espresso un giudizio severo, parlando della necessità di una ricostruzione morale e spirituale della Città, oggi più che mai in vista del Giubileo .
Il Papa è apparso accorato, ma fermo nell’indicare il dovere dell’impegno e della testimonianza, chiedendo di sviluppare un tavolo “per costruire ponti e non muri”.
Sia sul piano spirituale che su quello reale, il Papa si conferma di straordinaria efficacia e viene compreso con semplicità da tutti a differenza dei politici nostrani.
La mancanza maggiore della nostra politica è che preferisce “abbaiare alla luna”, come ha detto Renzi a proposito delle opposizioni al suo governo, diretto soprattutto a Salvini e a Grillo.
Ma è lo stesso Presidente del Consiglio che” abbaia alla luna” spesso e che si illude di dare risposte ai problemi con dichiarazioni e interviste.
I problemi non cambiano natura e difficoltà se affrontati con dichiarazioni ad effetto.
A maggior ragione quando le grandi difficoltà che stanno difronte, per citarne solo due, riguardano il dramma dell’emigrazione e l’enorme montagna di spazzatura di “mafia capitale”, che continua a sfornare miasmi che colpiscono le istituzioni locali e nazionali.
A questo punto è legittimo pensare che l’inchiesta “mafia capitale” continuerà (e per fortuna grazie alla Magistratura) a svergognare altri politici e dirigenti della Regione Lazio , attualmente “imboscati”.
Renzi farebbe bene , mettendo da parte il momentaneo calcolo elettorale, a fare il repulisti subito per non perdere altri consensi perdendo inesorabilmente anche la guida della Regione Lazio .
L’impressione è che l’opinione pubblica percepisca tutta la vicenda come una matassa magmatica di intrallazzi e di corruzione e che di per sé il cittadino non comprende bene, ma rimane comunque vittima dei disservizi, delle tracotanze , delle sopraffazioni di politici privilegiati.
Ecco, questa percezione sempre più forte è davvero terribile e Renzi rischia di limitarsi a semplici grida manzoniane, mentre i “bravi” continuano ad operare con le vecchie logiche attendendo tempi migliori per tornare a galla, e certamente i Verdini e c/o ne affossano sempre più l’immagine.
L’alta emergenza, quella dell’ininterrotto flusso di disperati che sbarcano in Italia, non si è riusciti finora a farlo affrontare in modo adeguato a livello Europeo, sede nella quale dovrebbe poter trovare una qualche comprensione umanitaria e politica. Questa vicenda può essere ridotta a merce di scambio con l’Europa per sforare i vincoli di bilancio ?
Noi Italiani ci salviamo in qualche modo con le nostre strutture di emergenza – Protezione Civile, Esercito, Croce Rossa – e anche con l’ammirevole generosità di singoli cittadini che portano a questi disperati, compreso donne e bambini, aiuti alimentari, vestiti e coperte.
Presidente Renzi questa è il Paese a cui deve pensare, non possiamo essere la “ terra di mezzo” della Germania o degli Usa , di nessuno! Si, un sano bisogno di quel patriottismo della Nostra Resistenza che ha liberato l’Italia e ricostruita!
Sicuramente il dato del non voto e della disaffezione ha valenza omogenea su tutto il territorio nazionale, ma non poteva non valere soprattutto a Roma, investita da una infinità di scandali.
Si aggiunga la sempre più grave e sconcertante storia di mafia capitale, rispetto alla quale anche Papa Francesco ha espresso un giudizio severo, parlando della necessità di una ricostruzione morale e spirituale della Città, oggi più che mai in vista del Giubileo .
Il Papa è apparso accorato, ma fermo nell’indicare il dovere dell’impegno e della testimonianza, chiedendo di sviluppare un tavolo “per costruire ponti e non muri”.
Sia sul piano spirituale che su quello reale, il Papa si conferma di straordinaria efficacia e viene compreso con semplicità da tutti a differenza dei politici nostrani.
La mancanza maggiore della nostra politica è che preferisce “abbaiare alla luna”, come ha detto Renzi a proposito delle opposizioni al suo governo, diretto soprattutto a Salvini e a Grillo.

I problemi non cambiano natura e difficoltà se affrontati con dichiarazioni ad effetto.
A maggior ragione quando le grandi difficoltà che stanno difronte, per citarne solo due, riguardano il dramma dell’emigrazione e l’enorme montagna di spazzatura di “mafia capitale”, che continua a sfornare miasmi che colpiscono le istituzioni locali e nazionali.
A questo punto è legittimo pensare che l’inchiesta “mafia capitale” continuerà (e per fortuna grazie alla Magistratura) a svergognare altri politici e dirigenti della Regione Lazio , attualmente “imboscati”.
Renzi farebbe bene , mettendo da parte il momentaneo calcolo elettorale, a fare il repulisti subito per non perdere altri consensi perdendo inesorabilmente anche la guida della Regione Lazio .
L’impressione è che l’opinione pubblica percepisca tutta la vicenda come una matassa magmatica di intrallazzi e di corruzione e che di per sé il cittadino non comprende bene, ma rimane comunque vittima dei disservizi, delle tracotanze , delle sopraffazioni di politici privilegiati.

L’alta emergenza, quella dell’ininterrotto flusso di disperati che sbarcano in Italia, non si è riusciti finora a farlo affrontare in modo adeguato a livello Europeo, sede nella quale dovrebbe poter trovare una qualche comprensione umanitaria e politica. Questa vicenda può essere ridotta a merce di scambio con l’Europa per sforare i vincoli di bilancio ?
Noi Italiani ci salviamo in qualche modo con le nostre strutture di emergenza – Protezione Civile, Esercito, Croce Rossa – e anche con l’ammirevole generosità di singoli cittadini che portano a questi disperati, compreso donne e bambini, aiuti alimentari, vestiti e coperte.
Presidente Renzi questa è il Paese a cui deve pensare, non possiamo essere la “ terra di mezzo” della Germania o degli Usa , di nessuno! Si, un sano bisogno di quel patriottismo della Nostra Resistenza che ha liberato l’Italia e ricostruita!
Elaborazioni Immagini di Carla Morselli, Foto Matteo Renzi dal sito www.iltempo.it