GARIBALDI, L’EROE ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO ALL’ESTERO
Ancora dibattuto dagli storici il numero esatto dei volontari che parteciparono alla conquista del regno dei Borboni.
La matematica non è un’opinione. E’ una regola che fin da bambini abbiamo imparato sui banchi di scuola. Ma come in tutte le cose c’è sempre un’eccezione. Un esempio? Se io domandassi quanti erano i garibaldini che, insieme all’Eroe dei Due Mondi, sbarcarono alla conquista del Regno delle Due Sicilie, anche i sassi mi risponderebbero: ovviamente mille. Infatti è così che la storia ha tramandato la storica impresa. In realtà le cose non stanno proprio in questo modo. Anzi non lo sono per nulla. Sfogliando la Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia pubblicata nel 1878, diciotto anni dopo lo svolgimento dei fatti, apprendiamo che i garibaldini, riconosciuti come tali dal giovane Stato Italiano, erano in realtà 1.089. Poco male, direte voi, quale differenza possono fare pochi decine di persone in più in questa storia. Certamente nulla, o quasi, se le cose fossero realmente così, ma andiamo avanti, segnalando ancora qualche curiosità.
Gli italiani, intesi anche quelli provenienti dalle terre “irredente” della Penisola che partirono per l’avventura – erano 1.044, il resto della truppa era composto da trentatré stranieri e da dodici di “incerta origine”, almeno stando alla descrizione della suddetta Gazzetta. Di questi uomini, solo a 627 fu data in seguito una pensione, che non era poi tanto male (andata dalle 140 alle 1000 lire dell’epoca), mentre per gli altri l’avventura fu certamente meno generosa. Infatti, 355 erano già morti, 104 non furono ritenuti idonei per ricevere quest’indennità e tre di loro neanche fecero la domanda. Fin qui tutto a posto, non ci sono dubbi, solo che i garibaldini conteggiati furono solo quelli che salparono da Quarto, vicino Genova, e sbarcarono a Marsala dalle navi Piemonte e Lombardo il 6 maggio del 1860. E tutti gli altri?
Bisogna ricordare che alla fine della trionfale guerra contro i Borboni, nella storica battaglia del Volturno, le “camice rosse” divennero ben ventuno mila. Ma come si arriva a questa cifra? E’ presto detto: le cronache ci hanno lasciato chiare testimonianze di quegli eventi. Appena venti giorni dopo lo storico sbarco in Sicilia, a Palermo, il generale poteva contare su ben tremila volontari ed il 18 giugno, dopo l’arrivo a Castellammare del Golfo di altri patrioti, provenienti quasi tutti dal nord (in maggioranza erano, infatti, lombardi e veneti) arrivarono ad essere quasi sei mila. Durante la spedizione continuarono ad aggiungersi altri volontari, molti dei quali siciliani, tanto che l’esercito garibaldino poteva contare, agli inizi d’agosto, su quasi 23mila soldati.
Come si nota da queste cifre, i “mille” erano indubbiamente molti di più ma, come capita spesso nella storia, quelli della prima ora sono i soli ad essere considerati i veri garibaldini “doc”, quelli cioè che si possono fregiare di questo titolo.
Gli altri si dovettero consolare di aver fatto più grande la loro Patria e per molti di loro, questo fu veramente l’unico scopo della vita.