“ISIS NON E’ ISLAM! ISIS E’ L’IGNORANZA…” Intervista esclusiva a Ben Mohamed Mohamed

Elaborazione Immagine di Carla Morselli
Intervista esclusiva a Ben Mohamed Mohamed. Presidente dell’Associazione Culturale Islamica in Italia. Moschea di Al Huda di Centocelle – Roma
Presidente,
Ci può illustrare le attività dell’Associazione?
L’Associazione Culturale Islamica in Italia è una associazione di promozione sociale, attiva nel campo socio-culturale, si articola su
– l’attività rivolta alla comunità islamica romana per aiutare i musulmani a conoscere meglio la loro fede e approfondire la loro conoscenza della religione come valori, come comportarsi da musulmani nella società non musulmana: quindi i valori della convivenza, del dialogo del rispetto delle leggi del paese. Corsi di formazione linguistico culturale per i bambini e giovani: abbiamo un dopo scuola che si svolge sabato e Domenica per l’apprendimento della lingua araba, oltre ai corsi di arabo per adulti e i corsi di italiano.. Facciamo attività di tipo sociale a favore delle famiglie per consolidare i nuclei famigliari, risolvere i problemi della famiglia, aiutare quelle in difficoltà a volte anche economica soprattutto nel mese di Ramadhan oltre all’orientamento sanitario, legale, amministrativo ecc.. ;
– e sull ‘attività rivolta alla società italiana: far conoscere l’islam e la cultura e civiltà islamica, combattere l’ignoranza reciproca e togliere i pregiudizi per favorire una società multiculturale dove si incontrano e dialogano le culture diverse, attraverso le iniziative proprie o quelle partecipate con altre associazioni di tipo: dialogo interreligioso, dibattito culturale, mostre e iniziative artistiche, ambientali, iniziative scolastiche ecc..

Mohamed Ben Mohamed, Presidente e anche Imam dell’Associazione Culturale Islamica «Al Huda»
Vi sentite integrati con la nostra comunità civile ?
L’integrazione: è un argomento abbastanza complicato. Gran parte della comunità islamica è integrata nella società , vale a dire che si lavora si vive la vita normale, ma ci sono pure tanti che non sono integrati perché non conoscono la lingua e quindi sono rimasti fuori della vita sociale , vivendo in qualche modo ghettizzati, questo fenomeno si cerca -da parte delle associazioni islamiche (moschee )-di cambiare e di far integrare le persone invitando all’inserimento nella società: il buon vicinato, l’amicizia con gli altri, la partecipazione nella vita culturale e sociale comune.
Quando ci riferiamo all’Islam di cosa parliamo?
L’islam è una religione che dà al credente una visione completa della vita, il musulmano praticante è quello che crede in Dio pienamente, obbedisce agli insegnamenti del Sacro Corano e della Sunna (tradizione del Profeta: insegnamenti), esegue i compiti rituali come la preghiera, il digiuno ecc.. come espressione pratica e concreta dell’obbedienza a Dio, cerca di adeguarsi ai valori dell’islam che in realtà sono valori comuni dell’umanità: compiere il bene nei confronti del prossimo, non fare del male a nessuno, essere di aiuto a chi ne ha bisogno, rispettare il creato e non danneggiare la natura che Allah ha creato, essere misericordioso nei confronti di tutti, ma che combatte ogni ingiustizia e non accetta la corruzione sulla terra..
Nel mondo islamico quali sono le principali suddivisioni interne e le sostanziali diversità?
L’islam è basato sul principio fondamentale della libertà di coscienza, quindi la libertà del credo. Tanti versetti lo confermano: “Non c’è costrizione nella fede” La Giovenca 256 – Di’: “La verità [proviene] dal vostro Signore: creda chi vuole e chi vuole neghi” La Caverna 29 Questo mette i fondamenti della libertà di pensiero, perciò troviamo che nell’islam c’è stata sempre la possibilità di interpretare il testo fondatore dell’islam e quindi ha dato origine a diverse scuole di pensiero nel mondo islamico che si sono sempre confrontati, e abbiamo una vastissima gamma di orientamenti di pensiero teologico, giuridico, intellettuale, filosofico: ma le possiamo semplificare in alcuni grandi correnti: Sunnita, shiita, sufista, salafita, kharigita..
Quando ci si rifererisce all ‘ISIS di quale Islam parliamo ? Ha senso parlare di terrorismo islamico?
ISIS non è islam ! isis è l’ignoranza, la barbarie che non ha che fare con l’islam. Non è stato riconosciuto dalla comunità islamica internazionale, ne da nessuna autorità islamica religiosa, i sapienti dell’islam hanno dichiarato apertamente la loro contrarietà all’isis.
L’islam non accetta nessun tipo di terrorismo, e il terrorismo non può essere in nessun modo attribuito all’islam. Chi parla di terrorismo islamico non ha idea sulla verità del terrorismo, ne la verità dell’islam. Parlare di “terrorismo islamico” è solo propaganda cattiva contro l’islam. Questa propaganda non fa che seminare odio e creare scontro tra i popoli e le civiltà.
E’ sufficiente la cultura , la conoscenza e l’integrazione per combattere socialmente il terrorismo?

Moschea Al Huda-Roma
La cultura, la conoscenza e l’integrazione sono un strumento strategico per combattere ilterrorismo perché seccano l’eventuale ambiente che facilita il compito dei terroristi, e rende la società più partecipa nella guerra al terrorismo; rimane sempre la prudenza e il lavoro di intelligenze importante.
Come superare la tensione generale dopo le recentissime stragi europee ad opera dell’Isis?
La tensione attuale è opera soprattutto delle mass -media, che non fanno che colpevolizzare l’islam e seminare paura e odio nella società, questi mass -media che sono lo strumento di una certa politica contraria all’integrazione e al dialogo tra le culture che parla di invasione e della necessità di chiudere le moschee, e non sa che le moschee sono in generale in prima fila per combattere le ideologie violente. Possiamo superarla solo con la conoscenza e con il lavoro mediatico serio che genera un’informazione corretta, non la disinformazione che vediamo in giro, allontanando la propaganda dei guerrafondai.
Immagini dal sito www.iltempo.it; www.ilgazzettino.it