GUIDO CAGNACCI: CLEOPATRA MORENTE

di | 1 Dic 2016

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GUIDO CAGNACCI: CLEOPATRA MORENTE

Guido Cagnacci (1601-1663) è un pittore italiano del periodo barocco, le cui opere sono caratterizzate dall’uso del chiaroscuro e dalla sensualità che traspare della maggior parte dei suoi soggetti.

Cagnacci visse le inquietudini del Seicento barocco senza rinunciare alla dialettica tra anima e corpo, tra spiritualità e fisicità. Celebre per la sensualità conturbante dei suoi nudi femminili, icone di un universo pittorico pervaso sì da un eloquente erotismo, ma pure da un incrollabile e lucido senso del vero, evocatore di sentimenti, passioni, drammi e violenze.

Guido Cagnacci ha calcato la scena artistica del Seicento, interpretando un ruolo di primaria importanza; fu insuperabile nel porre in scena grandi storie religiose.

Prima di stabilirsi a Forlì ha vissuto a Roma dove ha avuto modo di incontrare il Guercino, Guido Reni e Simon Vouet. Si presume sia stato un apprendista presso l’oramai anziano Ludovico Carracci a Bologna. Si trasferisce quindi a Venezia sotto il nome di Guico Baldo Canlassi da Bologna, ove intraprese l’intensa produzione di quei quadri “da stanza” in cui è prevalente il tema del nudo femminile che ne hanno consacrato la fama. In effetti, lo strenuo confronto con tali soggetti lo condusse a soluzioni di straordinaria naturalezza ed eleganza, che, se allora gli procurarono i favori di un’ampia committenza, ricca e disinibita, oggi continuano ad affascinare per la conturbante e sottile malizia che li percorre, per le carni delicate, le pose languide, le luci fredde e liquide che evocano atmosfere voyeuristiche.

Ma la genialità di Cagnacci non è fatta solo di questo. Il pittore raggiunse l’apice del suo percorso in quelle opere, come i cosiddetti “quadroni” forlivesi con la Gloria di san Mercuriale e di san Valeriano, in cui seppe creare scenografie di cieli tersi, impossibili eppure reali, per grandi storie religiose, dove lo spazio è dilatato in una dimensione mentale capace di contenere la strabordante fisicità delle figure.

Dalla personalità complessa alcuni contemporanei lo hanno definito un eccentrico, “inaffidabile e di dubbia moralità”, accusandolo di accompagnarsi ad una giovane modella travestita da uomo. Muore a Vienna nel 1663.

Guido Cagnacci non è così noto al di fuori della ristretta cerchia di curatori, collezionisti e intenditori. Tuttavia è un grande artista e il fatto che tre diverse e importanti istituzioni culturali di New York City ospitino tre dei suoi capolavori è motivo di celebrazione. La Morte di Cleopatra è il dipinto esposto all’Istituto Italiano di Cultura. Il Norton Simon Museum ha eccezionalmente prestato alla Frick Collection la Maddalena Penitente (ottobre 25, 2016-gennaio 22, 2017), e presso il Metropolitan Museum, dal 12 dicembre 2016, i visitatori possono ammirare un’altra versione de la Morte di Cleopatra.

In mostra dal 2 dicembre 2016 al 19 gennaio 2017 – dal lunedì al martedì dalle ore 10:00 alle ore 17:00.

la mostra sarà aperta anchesabato 3 e sabato 10 dicembre.

Inaugurazione venerdì 2 dicembre ore 18;00 – – Business attire. richiesto RSVP.

Informazioni
Data: DA Ven 2 Dic 2016 a Gio 19 Gen 2017
Orario: Dalle 18:00 alle 20:00
In collaborazione con : FIAC and Pinacoteca di Brera
Ingresso : Libero

dal sito www.iicnewyork.esteri.it