Deludente come previsto il discorso di Re Filippo

di | 4 Ott 2017

epa04266534 Spain's new King Felipe VI delivers a speech after swearing allegiance to the Constitution during a ceremony in which he was proclaimed the new King of Spain at the Parliament's Lower House, in Madrid, Spain, 19 June 2014. The 46-year-old son of Juan Carlos has been sworn in as Spain's new king in Madrid. EPA/JJ GUILLEN

Deludente come previsto il discorso di Re Filippo

Queste alcune frasi del discorso”dalla Catalogna c’è stato un atto di slealtà inaccettabile” ha dichiarato il Re Felipe VI.” Le autorità della Catalogna hanno violato la Costituzione e lo Statuto dell’autonomia.
Siamo uno Stato democratico e ai catalani dico che non saranno mai soli”.
Parole di un reuccio comunque in decadenza e molto lontano per stile a capacità dal padre Juan Carlos, che nel 1981 salvò la Spagna dal tentativo di golpe di militari ( golpe Tejero ) facendo un vero e coraggioso discorso al popolo ripristinando la democrazia.
Ieri migliaia di persone sono scese in piazza aderendo allo sciopero proclamato dal governo politico della Catalogna in seguito ai tafferugli successi il primo di ottobre 2017 in occasione del referendum.
Il popolo catalano si è ribellato per protestare contro le violenze subite da parte della polizia spagnola presso i seggi elettorali e per le strade.
Allo sciopero generale hanno aderito la Federazione Calcio Barcellona, il sindacato Cgt, Intersindacal Csc e Co, i dipendenti delle Università, dei trasporti, del porto di Barcellona, il personale della Sagrata Familia. Complessivamente i dimostranti hanno superato 300 mila unità. Non hanno aderito invece le due principali confederazioni sindacali la Ugt e le Commissioni Obreras sottolineando che in nessun caso avalleranno posizioni che diano copertura a una dichiarazione unilaterale di indipendenza. E’ necessario dialogare e negoziare politicamente per risolvere i conflitti politici in atto. I sindacati hanno chiesto al governo di non procedere a nessuna misura unilaterale,in particolare nella dichiarazione di indipendenza. Intanto per il governo di Madrid la Ue non riconoscerà una dichiarazione unilaterale di indipendenza della Catalogna perché poi per l’Europa significherebbe un pasticcio di grandi proporzioni e una simile dichiarazione secondo il governo spagnolo non avrebbe nessun effetto politico.
Il sindaco di Barcellona Ada Colan ha definito il discorso del re FelipeVI”irresponsabile e indegno di un Capo di Stato”.Un discorso senza alcuna soluzione. Nessun accenno ai feriti e nessun appello al dialogo. Ad oggi secondo ciò che si è visto e sentito il discorso del Re difficilmente potrà portare la Catalogna al dialogo. Si è poi avvertita l’incapacità di Rajoy di dare una risposta politica alla crisi scegliendo di mandare la polizia a caricare i votanti catalani presso i seggi. Ad ogni buon conto i giorni passati sono da considerare giorni di grande riflessione per Rajoy come per Puigdemont. Il premier è stretto tra il partito politico Ciudadanos che chiede di applicare l’art.155 della Costituzione per commissariare la Generalitat e dall’altra parte i socialisti che premono per ritornare al dialogo con Barcellona mentre Puigdemont è realmente deluso perchè non ha trovato l’appoggio della Ue alla quale aveva nei giorni scorsi una mediazione.
Il re attraverso il suo discorso di fatto ha dichiarato che i giudici spagnoli e il governo potrebbero decidere di ristabilire l’ordine costituzionale in Catalogna mediante l’art.155 della Costituzionale che prevede la sospensione dell’autonomia catalana anche se finora il governo conservatore di Mariano Rojoy ha escluso per il momento di applicare l’articolo citato perché la mossa non sarebbe appoggiata dal Partito Socialista il Psoe e avrebbe probabilmente poco sostegno popolare.Nel contempo il Presidente catalano Puigdemont ha dichiarato l’indipendenza.
Nell’insieme il panorama politico è piuttosto confuso . Le possibilità in futuro potrebbero essere che il governo spagnolo sospenda l’autonomia della Catalogna o potrebbe aspettare prima di muoversi che cosa deciderà il governo catalano lasciando cosi tutta la responsabilità sulle spalle del Presidente catalano Puigdemont. Rojoy potrebbe in questo caso essere in ritardo e con il rischio di fare una figuraccia politica per il resto del mondo contrari all’indipendenza della regione catalana.

Immagine dal sito www.ansa.it

di FP