Vicenda “banche allegre” arriva una sospetta pace istituzionale
Vicenda “banche allegre” arriva una sospetta pace istituzionale
Tutti i giorni si parla di banche e di sistema bancario malato con ammanchi miliardari, un crimine colossale dove i vertici ancora sopravvivono.
Nonostante la commissione d’inchiesta abbia effettuato tutte le convocazioni e ascoltato tutte le persone
ritenute responsabili la polemica continua.
Intanto ad oggi i piccoli risparmiatori non sono stati rimborsati e nel contempo gli italiani stanno aspettando la lista dei grandi debitori, insolventi che hanno ricevuto prestiti senza dare alcuna garanzia.
Sono uscite solo liste parziali e relative ad alcune banche.
Non si conoscono con esattezza le grandi somme che hanno ricevuto ma si sa soltanto che si tratta di 120-150 miliardi di euro complessivi.
La polemica tende a salire tutti i giorni e a tutti i livelli.
Anche dopo le audizioni dei giorni scorsi dove sono state chiamate in causa tutte le autorità, organismi di vigilanza, sembra che tutto finisca in polemica e senza il minimo accenno a dare del colpevole verso chi lo è stato, si ha l’impressione che il gioco dello scaricabarile sia l’esercitazione preferita da parte di tutti.
I protagonisti di questa bella storia, politici, mondo economico e finanziario, le autorità, organismi di vigilanza
e annosa per i risparmiatori, conoscono e conoscevano perfettamente ciò che è successo. Sicuramente ogni passaggio si è svolto in sintonia e in un clima di concertazione dove tutte le parti erano a conoscenza.
La polemica non è finita, continuerà fino a marzo inoltrato e i partiti politici strumentalizzeranno questa situazione bancaria a scopo elettoralistico.
Comunque vada c’è una verità incontestabile. I creditori aspettano i loro risparmi, i vertici sono stati salvati, tenendo conto che Banca Italia ha commissariato Banca Etruria.
Insomma la commissione voluta da Renzi è stato un autentico boomerang politico .
di FP
Immagine dal sito www.liberoquotidiano.it