Pubblichiamo con piacere le riflessioni di Teodora Giusti, saggia e fedele elettrice.
Pubblichiamo con piacere le riflessioni di Teodora Giusti, saggia e fedele elettrice.
Il diritto al voto ce lo siamo sudato, non potevo non votare!
Ho novantotto anni ma proprio non potevo non venire a votare….. Ero una ragazza di 25 anni quando il 2 giugno del 46 andai a votare. Da quattro anni ero maggiorenne e, quindi finalmente potevo votare. Mussolini aveva promesso il suffragio universale dalla nascita del fascismo e noi Giovani Italiane come ci chiamavano, aspettavamo ma il voto non venne mai . Ci dicevano ” il Duce ne parla spesso ma i nobili non vogliono perché il voto di un analfabeta é pesante quanto quello di uno loro” Poi il Re sotto Badoglio dovette firmare un decreto nel febbraio che concedeva non a tutte le donne e non per tutte le votazioni, il diritto al voto. Ma finalmente il 2 Giugno non solo tutte votammo ma potevamo pure essere elette. Mi ricordo Memena Delli Castelli un’amica maestra di vicino Pescara che fu eletta nella DC e per non far sbagliare le vecchiette ripeteva fino allo spasimo mi raccomando “ croce su croce così vai in Paradiso”
Mbè pure oggi ho votato!
Speriamo che vincano giovani italiani bravi . . . bisogna rinnovare tutto!
di Teodora Giusti